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Karate, gli Europei e la tappa di Premier League a Rabat saranno recuperati nel 2021 e saranno validi per il Ranking Olimpico

Come è noto ormai da tempo, le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state rinviate all’estate prossima a causa della pandemia di coronavirus. Chiaramente questa decisione ha avuto delle ripercussioni sui meccanismi di qualificazione dei singoli sport, tra cui anche il karate. La World Karate Federation è stata dunque costretta a mettere a punto un nuovo sistema di qualificazione olimpica, al fine di normalizzare la situazione e preparare il terreno verso la rassegna nipponica. Andiamo a vedere quali sono state le decisioni prese in seno alla WKF.

Davide Benetello, membro del Comitato Esecutivo della WKF, della Commissione Olimpica WKF e Presidente della Commissione Atleti WKF, è stato intervistato dalla FIJLKAM e ha illustrato le revisioni apportate, che sostanzialmente rimettono in ballo il discorso qualificazione attraverso il ranking olimpico. La scelta è stata infatti quella di recuperare nel 2021 la tappa di Premier League di Rabat e gli Europei (che non saranno più a Baku, ma a Goteborg), eventi che saranno entrambi validi ai fini del ranking, mentre il torneo di qualificazione diretta di Parigi si terrà regolarmente, con ogni probabilità a giugno dell’anno prossimo. Di seguito le dichiarazioni integrali di Benetello alla Federazione italiana.

“Cominciamo da lontano, dalla Premier League di Salisburgo 2020, dopo la quale inizia per il mondo un periodo molto complesso. L’ultima Premier League valevole per l’Olympic Standing WKF, quella di Rabat, è stata annullata per la pandemia. Dopodiché anche gli Europei, programmati un paio di settimane dopo a Baku, sono stati annullati. Questi Europei sarebbero stati validi per il punteggio olimpico. In tutta questa situazione, fino ad aprile inoltrato, il CIO ha dato indicazioni chiare a tutti sul fatto che le Olimpiadi si sarebbero tenute. Di conseguenza era necessario per la WKF chiudere l’Olympic Standing e mantenere la possibilità per le nazioni rimaste fuori dalla classifica olimpica di iscrivere i propri atleti all’evento di qualificazione diretta di Parigi che avrebbe dovuto essere la prima settimana di maggio. Purtroppo però, la pandemia è peggiorata, non si poteva viaggiare e il CIO, d’accordo con il Comitato organizzatore di Tokyo 2020, ha deciso di rimandare le Olimpiadi di 365 giorni esatti. Di conseguenza si è aperto un’asse temporale di un anno in cui è possibile recuperare gli eventi validi per la qualificazione tramite ranking: la Premier e gli Europei.

Questo però significa che gli atleti già qualificati matematicamente, ad esempio per l’Italia Busà, Bottaro e Busato restano qualificati grazie al punteggio olimpico, invece per il nostro Angelo (Crescenzo) si riapre il discorso qualificazione. Cosa è successo in questo periodo? Perché la WKF insieme alla Commissione Olimpica e alla Commissione Atleti WKF, che è stata molto attiva, ha preso questa decisione? Ci sono state molte lettere di protesta da parte degli atleti che avrebbero potuto qualificarsi attraverso le due gare che sono state cancellate ed anche una segnalazione, nessuna pressione ma soltanto una segnalazione, da parte della Commissione Atleti del CIO, di fare attenzione a questa cosa e di tenerla in dovuta considerazione. Cosa che noi, come Comitato Esecutivo WKF e come Commissione Olimpica WKF, abbiamo considerato proprio in vista della possibilità di riorganizzare questi due eventi.

Personalmente capisco la delusione di alcuni atleti, non solo di Angelo. Però guardando la situazione in maniera oggettiva, nei diritti di tutti gli atleti del mondo, crediamo che la decisione sia corretta. Non è stato toccato l’evento di qualificazione diretta che si terrà nelle prime due settimane di giugno del prossimo anno. Ci sono arrivate anche proposte da qualche atleta e da qualche Federazione in vista di una riduzione del numero dei qualificati attraverso l’evento unico di Parigi, da 3 a 2, in favore di un aumento di un qualificato attraverso il Ranking, da 4 a 5. Abbiamo però deciso di non percorrere questa strada perché il Torneo di Qualificazione Diretta di Parigi è l’unica possibilità che hanno le Federazioni e gli atleti con meno possibilità economiche di partecipare alle varie Premier League e tornei validi per il Ranking Olimpico. Non ci sembrava dunque corretto abbassare il numero dei qualificati tramite l’evento unico proprio per proteggere queste Federazioni che, nel circuito mondiale, sono la maggior parte”.

antonio.lucia@oasport.it

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Foto: WKF

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