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Karate, Premier League Madrid 2019: una grandiosa Silvia Semeraro conquista la finale, Clio Ferracuti in corsa per il terzo posto

Anche quest’oggi giornata molto positiva per la spedizione azzurra nella settima e ultima tappa di Premier League 2019 di karate. Presso la “Pabellón Multiusos Arena” di Madrid, se ieri era stato il kata a regalare soddisfazioni agli appassionati italiani, oggi è stato il kumite femminile a generare i risultati migliori: nello specifico, da segnalare le prestazioni di Silvia Semeraro, che ha conquistato la finale per il primo posto nei -68 kg, e di Clio Ferracuti, che domani combatterà per il gradino più basso del podio nei +68 kg.

Nel kumite femminile -68 kg una grandissima Silvia Semeraro si è guadagnata l’accesso alla finalissima di domani, nella quale affronterà l’azera Irina Zaretska, numero 1 del ranking olimpico nella categoria +61 kg. Percorso netto per la giovane tarantina, che ha vinto la propria pool sconfiggendo la danese Katrine Pedersen (2-0), la dominicana Tanya Rodriguez (3-0) e la francese Alizee Agier (2-1). La “belva umana”, soprannome attribuitole per la sua feroce determinazione, ha completato poi l’opera battendo in semifinale la svizzera Elena Quirici. Quest’ultima combatterà per il terzo posto contro la sopracitata Aligier, mentre nell’altra finale per il gradino più basso del podio si affronteranno Melissa Bratic (Canada) e Halyna Melnyk (Ucraina). Proprio costei ha eliminato nel secondo round l’altra italiana in gara, Emma Pecirep.

Risponde presente anche Clio Ferracuti, che nel kumite femminile +68 kg ha ottenuto la chance di giocarsi la finale per il terzo posto, in cui se la vedrà con la spagnola Maria Torres Garcia. La ventitrenne, numero 9 del ranking olimpico nei +61 kg, nella propria pool si è arresa al terzo round alla kazaka Sofya Berultseva (0-3), la quale giocherà domani la finalissima contro la greca Eleni Chatziliadou. Ai ripescaggi, però, Ferracuti si è ampiamente rifatta, dominando le sfide contro l’ungherese Nikola Bartha (10-2) e la giapponese Yusuki Sawae (7-2) e accedendo alle finali di domani. L’altro scontro per la terza piazza sarà tra Ayaka Saito (Giappone) e Hamideh Abbasali (Iran). Eliminata al primo round l’altra italiana presente, Alessia Coppola Neri. Nei -61 kg, invece, le tre azzurre iscritte, ossia Laura Pasqua, Sara Brogneri e Daria Pitta, sono state estromesse tutte al primo turno. Pasqua, numero 11 del ranking olimpico, ha avuto la chance di partecipare al ripescaggio, nel quale ha vinto facilmente il primo match contro la brasiliana Erica Santos (4-0), ma poi è stata nettamente sconfitta dalla francese Gwendoline Philippe (0-3). In finale sono approdate la russa Nailya Gataullina e la cinese Xiaoyan Yin.

Per quanto riguarda il kumite maschile, nella categoria +84 kg bella prestazione per Simone Marino, che è giunto piuttosto vicino alla finale per il terzo posto. Il ventunenne toscano ha vinto i primi tre incontri della propria pool, superando nell’ordine l’azero Shahin Atamov (1-0), il russo Alexander Pshenitsyn (5-3) e il bielorusso Aliaksei Vodchyts (1-0), prima di essere sconfitto dal francese Dnylson Jacquet (0-2). Ai ripescaggi Marino è stato messo al tappeto dall’iraniano Mahdi Ashouri Garmjani (0-3). L’altro azzurro in gara, Raoul Santarelli, si è invece fermato al primo turno. La finale di domani vedrà contrapposti il sopracitato Jacquet e l’iraniano Sajad Ganjzadeh. Nei -84 kg, invece, Michele Martina non ha superato il secondo round, dove si è arreso per 0-2 al turco Ugur Aktas, che domani disputerà la finale contro il kazako Daniyar Yuldashev. Ai ripescaggi il brindisino non ha avuto sorte migliore, cedendo per 0-1 all’egiziano Nabil Ech-Chaabi. L’altro nostro portacolori in questa categoria, Christian Ferrara, non è andato oltre il primo round.

Quest’oggi nessuna soddisfazione per la spedizione azzurra sul fronte kata. Nell’individuale maschile, ad approdare alla finale per il primo posto sono stati il padrone di casa Damian Hugo Quintero Capdevila (26.34) e il turco Ali Sofuoglu (25.74), rispettivamente secondo e terzo del ranking olimpico. Due derby giapponesi decreteranno gli atleti che potranno stabilirsi sul gradino più basso del podio: da un lato, Arata Kinyo contro Takuya Uemura, e dall’altro Issei Shimbaba contro Kazumasa Moto. Per quanto riguarda gli italiani, quello che si è spinto più lontano è stato Alessandro Iodice, giunto fino al terzo round, dove ha fatto però registrare il punteggio più basso della pool (22.94). Non hanno superato il secondo turno Mattia Busato, Samuel Stea, Gianluca Gallo e Gabriele Petroni, mentre Daniele Petrillo è stato eliminato al primo. Invece, per quanto concerne il kata a squadre femminile, il terzetto composto da Clio Ferracuti, Valeria Bernardi e Sofia Garofoli, ha fermato la propria corsa al secondo round, dove non è bastato il punteggio di 23.88, mentre il trio formato da Lisa Pivi, Francesca Reale e Carolina Amato è stato eliminato al primo. La finale per il primo posto sarà tra Giappone e Portogallo, mentre si contenderanno la terza posizione Perù e Spagna1 da un lato e Marocco e Spagna2 dall’altro.

antonio.lucia@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Silvia Semeraro
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