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Ha un malore in piazza e muore: Mattioli era figura nota del judo

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Sorpreso da un attacco di cuore nel parcheggio di piazza Donatori di Sangue, muore tra le braccia dei soccorritori.

Massimo Mattioli, 71 anni, dirigente del Dipartimento nazionale judo, era appena uscito dal b&B “Il treno dei sogni”, dove aveva pernottato per due giorni dopo essere arrivato in treno da Roma.

Il giorno prima aveva partecipato ad un raduno sportivo regionale al palazzetto dello sport Morelli a Conselve.

Lunedì mattina stava per ripartire verso la capitale quando è stato colto da un improvviso malore in piazza Donatori di Sangue, a pochi passi dal b&b, dal quale era appena uscito per incontrare il suo accompagnatore, Livio Boscaro, allenatore della Green Fit di Conselve, che doveva riaccompagnarlo fino alla stazione di Rovigo.

Mattioli invece, percorse poche decine di metri, si è sentito male e si è accasciato a terra.

La zona è molto frequentata e fra i primi testimoni accorsi in piazza immediatamente è scattata la richiesta di soccorso. Nell’attesa dell’ambulanza, dal vicino laboratorio analisi Epta Nord alcuni dipendenti sono usciti con il defibrillatore e hanno praticato il massaggio cardiaco.

Intanto era arrivato anche Boscaro che, formato per il primo soccorso, si è alternato alle altre persone, tra cui un volontario della Croce Rossa.

Inizialmente Mattioli era cosciente ma in seguito ha perso i sensi e non si è più ripreso. All’arrivo dell’ambulanza e dell’automedica del Suem 118 il personale sanitario ha continuato a praticare a lungo il massaggio cardiaco finché non ci sono state più speranze e al medico non è rimasto che dichiarare la morte del 71enne.

Il triste epilogo ha scosso tutte le persone che avevano prestato soccorso e avevano atteso con il cuore in gola. Mattioli era una vera e propria istituzione, aveva iniziato a praticare judo nel 1963 ed era arrivato ai vertici nazionali della Federazione.

Nel fine settimana era arrivato a Conselve per partecipare all’atteso incontro degli atleti veneti con il campione olimpico di judo Matteo Piras.

Un evento organizzato dall’associazione Green Fit di Conselve in collaborazione con la Mikage Dojo di Santa Caterina d’Este insieme al comitato regionale veneto Fijlkam.

Mattioli aveva incontrato Piras il giorno prima insieme ai dirigenti della Mikage con i quali era stato accolto in municipio dal sindaco Tiberio Businaro.

«Sabato sera eravamo stati a cena insieme con Piras e gli atleti» ricorda il presidente della Mikage Davide Galletto «e in quell’occasione avevamo conosciuto Mattioli, una splendida persona, con la quale è stato un onore confrontarsi». Domenica mattina il dirigente nazionale ha premiato Piras nella palestra Morelli e ha assistito agli allenamenti con decine di atleti.

«È stata una bella giornata di festa», ricorda il consigliere delegato allo sport Luca Bissacco «Mattioli ci aveva detto che era contento di sapere che c’erano così tanti ragazzi che praticano judo. Aveva scambiato due parole anche con il nostro sindaco e mai avremmo pensato ad un simile epilogo. Siamo tutti molto dispiaciuti ed esprimiamo il nostro cordoglio».

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