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Addio Ciampi, maestro di judo dei ragazzi del rione Scala

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Addio Ciampi, maestro di judo dei ragazzi del rione Scala

/ pavia

Una vita per il judo: Giorgio Ciampi, 85 anni, è morto al Santa Margherita dopo una carriera da campione e poi maestro di tanti bambini al judo Club del rione Scala, tra i pochi centri di socialità del quartiere. «Ai piccoli diceva sempre che il judo è come l’acqua: si adatta al contenitore. Può essere un torrente in piena o un lago calmo». È il ricordo di Luigi Migliavacca, presidente del judo Club di piazzale Salvo d’Acquisto, dove Ciampi ha insegnato negli anni di vita a Pavia. Periodo impresso nella memoria di tanti: «riposa in pace maestro», ha scritto un anonimo sul quaderno posato vicino la salma, esposta fino a ieri alla casa fueraria di via Ciapessoni. «Il Judo per lui era tutto, amava insegnarlo ai bambini» racconta Maria Teresa Bongiovanni (per tutti Lalla) la compagna stretta dalla solidarietà del mondo sportivo, con messaggi di cordoglio arrivati anche dal Giappone.

«ha risollevato la palestra»

Ciampi, classe 1938, ha vissuto gli ultimi anni a Pavia dopo una carriera di successi: tre volte campione italiano con le Fiamme oro della polizia (1963, ’64 e ’71), 14 titoli vinti dagli atleti di Cinisello Balsamo (Mi) di cui è stato maestro, un lavoro di ricerca sulle arti marziali che l’ha reso famoso a livello internazionale: «È stato addestratore della polizia, contribuendo a inventare un metodo adottato da tutto il corpo» ricorda Angelo Raggi, poliziotto in pensione e storico maestro del Gymnasium judo di Pavia. «Ciampi era amico del mio maestro. Io l’ho conosciuto a Brescia nel 1978, durante un corso di specializzazione per l’antiterrorismo: in quegli anni difficili, anche alcune polizie europee mandavano allievi per imparare da lui». L’atleta ha ideato anche il metodo Mga (metodo globale di autodifesa) riconosciuto dalle federazioni di settore.

Negli ultimi anni il trasferimento in città: «Viveva in viale Gorizia da una quindicina d’anni – aggiunge Migliavacca – la nostra palestra aveva perso lo storico maestro Luigi Fiocchi, e allora Ciampi si era reso disponibile: ha fatto rifiorire il judo Club. I bambini lo adoravano perché era autorevole ma sensibile, un vero judoka che ha fatto promozione sociale con lo sport. Lascia un vuoto in palestra e nel quartiere».

«Un san siro per lui»

Nicola Niutta (Fratelli d’Italia) conserva il ricordo di un uomo vulcanico: «Ha portato in città la sua enorme conoscenza delle arti marziali – racconta –. Ci siamo conosciuti quando ero all’opposizione e da lì siamo diventati amici: È riuscito a fare del judo Club un riferimento del quartiere. Qualche che sia il mio ruolo politico nel 2024, mi impegnerò anche da semplice cittadino a candidarlo per la benemerenza di San Siro alla memoria. Ciampi merita un riconoscimento pubblico per il suo contributo alla città». —

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