Morto di Covid-19 il guru del judo Murata, fu a Pnlegge nel 2012

PORDENONE. Ha fatto in un attimo il giro del mondo la notizia della morte, per coronavirus, del grande maestro giapponese di judo (cintura nera ottavo dan) Naoki Murata.

E tra l’infinità di appassionati di arti marziali che piangono la scomparsa di un vero “guru” planetario di questo sport, ci sono anche quelli della Polisportiva Villanova Libertas. Murata, classe 1949, era stato l’ospite d’onore dei Mondiali di judo kata 2012, organizzati a Pordenone proprio dal sodalizio di Villanova. Un’occasione, quella di otto anni fa, che aveva reso per alcuni giorni la città sul Noncello capitale mondiale del judo kata.

Sempre in quei giorni, inoltre, Murata aveva preso parte a Pordenonelegge, presentando il volume da lui realizzato “La mente prima dei muscoli”. La pubblicazione, fra le numerose del maestro giapponese, che era anche scrittore, raccoglieva l’importante testimone dell’inventore del judo moderno Jigoro Kano, che nel 1882 fondò il Kodokan di Tokio, culla e punto di riferimento mondiale di questa disciplina.

Nato a Tokorozawa, Murata è stato un judoka di altissimo livello oltre che un uomo di cultura. Dopo aver studiato alla facoltà di Educazione fisica, all’Università di Tokyo, conseguì la laurea specialistica in all’età di 24 anni, ottenendo poi una cattedra come assistente all’Università di Kagawa. Il suo libro più popolare, quello che fece universalmente riconoscere la sua competenza tecnica, fu proprio il volume presentato a Pordenonelegge nel 2012, poi tradotto praticamente in ogni lingua del globo.