Hockey pista: Italia, un bronzo di carattere agli Europei. Differenze minime fra le Top 4
Una settimana bollente. Gli Europei 2025 di hockey su pista si sono conclusi a Paredes, lasciando spazio alla kermesse femminile, e come sempre dopo il termine di un torneo così importante per le nazionali che vi hanno partecipato è tempo di bilanci.
L’Italia di Alessandro Bertolucci ha chiuso il suo percorso al terzo posto confermando il bronzo della rassegna continentale del 2023 e il medesimo risultato ottenuto anche ai Mondiali di Novara nel 2024.
Un “non cambiamento” sulla carta, ma al Pavilhão Rota dos Móveis nulla è rimasto fermo. Gli azzurri infatti hanno aperto la settimana, dopo essere arrivati agli Europei con un carico mentale negativo non indifferente visto il pessimo GoldenCat disputato, battendo con merito 3-2 il Portogallo. Poi però sono arrivati due ko: il primo contro la Spagna (1-3), nella quale gli iberici hanno mostrato un certo dominio, e il secondo contro la Francia (1-2), in una partita in bilico decisasi a favore dei transalpini per un lampo nel finale.
A quel punto la formalità dei quarti di finale (10-0 nello specifico per l’Italia contro la Svizzera) ha rimesso le pretendenti di fronte: nelle semifinali è stato Italia-Francia e Portogallo-Spagna.
Va detto, la Francia dei fratelli Di Benedetto ha interpretato al meglio la gara vincendo 9-5 grazie alla rapidità del suo gioco offensivo e alla capacità di limitare al minimo le conclusioni di Ipinazar, gli spunti di Verona e Compagno e il fiuto del gol di Malagoli, al netto del fatto che Giulio Cocco – pur non in perfette condizioni – sia stato l’ultimo a mollare dando un barlume di speranza a un certo punto alla squadra.
Una delusione, certo. L’Italia però è stata brava a ricomporsi nella finale 3-4° posto, contro una Spagna che ha pagato dazio alla stanchezza e all’emotività dopo aver perso ai rigori l’altro incrocio con un Portogallo destatosi al momento giusto del torneo.
Vittoria per 3-1 contro i campioni del mondo in carica delle “Furie Rosse”: organizzazione, volontà, precisione e anche un pizzico di cinismo per ribaltare le sorti di un incontro che sembrava deciso.
Questo bronzo, con il Portogallo oro e la Francia argento, diventa quindi un nuovo punto di ripartenza. Ora il focus dev’essere giocoforza spostato sui Mondiali, dove sicuramente ci sarà un’Argentina in più da battere ma, come si è capito in questi Europei, gli ordini di gerarchia e grandezza si sono assottigliati e quindi sarà tutto possibile.