Dona 1 sorriso sbarca  negli Usa.  Da Crosby a Oveckin, l’hockey Nhl per la lotteria

Dona 1 Sorriso sbarca in America. Letteralmente. Alberto “Ibou” Dalla Corte e Mauro “Piz” Rosso lo scorso ottobre sono saliti su un aereo con destinazione Stati Uniti. In concomitanza di un viaggio programmato, avevano infatti un’agenda ricca di appuntamenti, da concentrare nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le immense distanze di un continente che sembra quasi non conosca confini. Meritava la sfaticata, però, la ventesima edizione dell’appuntamento benefico in grado di distribuire sinora ben 561 mila euro a famiglie e associazioni bisognose del territorio.

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Non intendono infatti mai fermarsi gli organizzatori della kermesse che vivrà il proprio clou da venerdì 5 a domenica 7 luglio, nell’abituale location di Baita Pian dei Castaldi, sopra l’abitato di Barp di Sedico. Allo scopo di rendere sempre più attrattiva la lotteria dei cimeli sportivi e puntando ad aumentare la somma da consegnare ai destinatari scelti in questo 2024, a “Ibou” Dalla Corte è venuta in mente un’idea in grado di unire Dona 1 Sorriso e il magico mondo degli sport americani.

Dell’NHL nello specifico, ossia la lega professionistica americana di hockey.

«Lo scorso luglio a Cortina abbiamo conosciuto l'head coach dei Philadelphia Flyers, John Tortorella», racconta. «Stava svolgendo allo stadio “Olimpico” un camp dedicato ai giovani, così ci siamo fatti introdurre dall’allenatore dell’Hafro Cortina, Giorgio De Bettin. Tortorella ha compreso in pochi minuti bontà e genuinità del nostro operato, invitandoci in autunno nel centro sportivo dove saremmo dovuti andare. A quel punto è iniziata una lunga fase organizzativa e un susseguirsi di messaggi e contatti che si materializzavano man mano, dandoci l’opportunità di raggiungere non solo Philadelphia, ma anche Boston, Washington e Pittsburgh».

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A ottobre, Ibou e Piz vanno dieci giorni a spasso per il Nord America, tra migliaia di chilometri percorsi in auto, qualche dormita in macchina e svariati… hamburger.

«Abbiamo percorso 2 mila miglia - circa 3200 chilometri - attraversando otto stati, visitando sei grandi città e andando a conoscere ben quattro formazioni NHL: Boston Bruins, Philadelphia Flyers, Washington Capitals e Pittsburgh Penguins. Avremmo avuto la possibilità di trovare anche altri due team, tuttavia le distanze e il tempo non coincidevano. In ogni caso un’esperienza incredibile».

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Non sono mancati alcuni inconvenienti, vedi il contatto di Buffalo sparito all’improvviso che ha vanificato quattro ore di strada.

«Ma ci siamo consolati gustando alette di polli piccanti e guardando una partita dei Sabres», scherza “Ibou”.

Pazienza, soprattutto perché il bottino di cimeli è stato a dir poco clamoroso: una maglia dei Penguins autografata da Crosby e una dei Capitals firmata da Oveckin, tra i più forti giocatori di questo sport. E ancora, svariate stecche usate e firmate, così come dischi.

«Abbiamo conosciuto un mondo magico, dove però riesci ad accedere solo se sei davvero credibile».

A questo punto però, perché accontentarsi... «Esatto. Abbiamo già il focus rivolto alle leghe americane di basket e baseball. La nostra intenzione infatti è allargare la platea di sportivi in tutti il mondo che conoscono Dona 1 Sorriso».

D’altronde, si sa, il cuore di Dona 1 Sorriso è grande. Grande come l’America.