Bellinazzo, Marangio, Uccella e Fabbroni a Radio Napoli Centrale
Bellinazzo: “Il Napoli si misura con l’indice di liquidità in un momento particolare. Sarà fondamentale fare attenzione in futuro”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista esperto di economia Marco Bellinazzo: “L’indice di liquidità subirà un’ulteriore stretta, passando dall’80% al 70%. Questo implica che i club non potranno destinare a ingaggi, ammortamenti dei cartellini e compensi agli intermediari più del 70% del giro d’affari. Va inoltre considerato che le plusvalenze saranno prese in esame solo nella media triennale. Con le verifiche completate dalla nuova commissione al 30 settembre, si è tenuto conto di questi parametri basati sull’80%. Tuttavia, entro il prossimo 31 marzo, la soglia scenderà al 70%. Per il Napoli, così come per molti altri club che attualmente superano questa percentuale, sarà fondamentale prestare maggiore attenzione per evitare vincoli nel calciomercato estivo, salvo interventi diretti dei proprietari tramite ricapitalizzazioni atte a coprire eventuali discrepanze rilevate. Questa nuova regolamentazione Squad Cost Rule, ispirata dalle norme finanziarie UEFA e applicata in sostituzione dell’indicatore di liquidità, ha generato situazioni paradossali. Un caso emblematico è proprio quello del Napoli: nonostante la gestione virtuosa dal punto di vista economicamente sostenibile, il club risulta penalizzato. L’analisi è infatti basata su un intervallo temporale particolarmente favorevole per il club (fine settembre 2025 e i dodici mesi precedenti, fino al 30 settembre 2024). Durante questo periodo, il Napoli ha registrato un considerevole incremento di spese legato al mercato, oltre a un approccio che concentra gli ammortamenti nei primi anni, diversamente da molti altri club. Questa combinazione di fattori ha finito per mettere in difficoltà una società che, pur rispettando criteri virtuosi nella gestione finanziaria, si trova a scontrarsi con l’applicazione rigida di nuovi parametri che non tengono conto del contesto specifico”.
Marangio: “Ho visto il confronto tra Hojlund e Baschirotto da pochi metri. Il danese ha dominato”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Christian Marangio: “Lo stadio Zini di Cremona, pur essendo di dimensioni ridotte, offre un’esperienza unica: permette di vivere le partite da una prospettiva ravvicinata, cogliendo dettagli che in stadi più grandi, come il Maradona, spesso sfuggono. A Cremona puoi percepire meglio gesti, sguardi e persino frammenti di dialoghi che alimentano il gioco. Proprio questa vicinanza mi ha lasciato impressa una scena specifica: il duello fisico e verbale tra Rasmus Hojlund e Baschirotto. Quel confronto è stato l’anima della partita, un continuo botta e risposta durato per tutti i 90 minuti. Personalmente, me lo sono goduto soprattutto nel primo tempo, dato che si svolgeva proprio a pochi metri dalla mia postazione. È stato un vero spettacolo. Hojlund ha dominato non solo attraverso il confronto diretto, ma anche grazie alla sua abilità nel trascinare la squadra: lo si vedeva costantemente impegnato a farsi trovare pronto per ricevere il pallone, richiedendolo con convinzione. C’è stato un momento interessante anche sul piano del coordinamento tra i compagni di squadra, in particolare con Politano. I due si sono ritrovati inizialmente in difficoltà a connettersi nel modo giusto, con Politano che appariva quasi frustrato dai movimenti poco sincronizzati di Hojlund. Tuttavia, si sono confrontati, hanno discusso sul campo, si sono stretti la mano e hanno corretto il tiro. Da quel momento la sintonia è cresciuta, e il match ha preso una piega positiva, culminando con un risultato eccellente. Quei piccoli aggiustamenti e quell’intesa ritrovata hanno letteralmente cambiato il corso della gara, rendendola ancora più godibile sia per i giocatori che per chi era sugli spalti”.
Uccella: “Napoli si gioca contro Milano la Final Eight: sarebbe un obiettivo preziosissimo”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista di Canale 21 Davide Uccella, per il consueto punto basket: “Per Napoli c’è ancora un obiettivo importante da raggiungere, motivo per cui per me non sembra che tutto finisca tra due giorni. La sensazione è che il punto di svolta arrivi più avanti, dopo la prossima partita contro Varese e anche quella contro Milano. In effetti, contro Milano in casa si deciderà una parte fondamentale dell’obiettivo stagionale: l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia. Analizzando il recente passato, è evidente che Milano è una squadra assolutamente battibile in casa. Tuttavia, se devo scegliere, preferirei ottenere un risultato positivo già contro Varese. Questo perché, grazie alla vittoria di ieri, il Napoli si trova in una buona posizione di classifica, con un margine rassicurante di due punti sulle inseguitrici. In questo “gruppone”, che include anche Varese, Napoli ha il vantaggio negli scontri diretti con quasi tutte le squadre, a eccezione di Udine. Una vittoria domenica significherebbe lasciare Varese a quattro punti di distanza, mettendoli virtualmente fuori dalla corsa. Certo, il calendario non sarà clemente: chiudiamo con una sfida impegnativa contro Milano, ma avremo il vantaggio del fattore campo. Allo stesso tempo, nemmeno i nostri avversari avranno appuntamenti facili nel finale. Dunque, se dovessimo vincere contro Varese domenica, questa fase cruciale si riaprirebbe completamente per noi. A quel punto, le probabilità di tornare a Torino—dove, quasi due anni fa, abbiamo vissuto una delle più grandi sorprese della storia dello sport—diventerebbero molto concrete”.
Fabbroni: “Il nuovo modulo con gli ultimi accorgimenti ha reso la difesa del Napoli quasi impenetrabile”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbronit: “Il Napoli ha segnato il terzo 2-0 consecutivo in poco tempo, dimostrando una solidità notevole. La squadra appare ben organizzata, specialmente in difesa, al punto che raramente è stata davvero messa sotto pressione. Milinković-Savić, per esempio, nelle ultime tre partite è stato quasi uno spettatore, limitandosi a interventi basilari come colpi di testa o controlli di petto, compiti piuttosto insoliti per un portiere. Di fatto, ormai il portiere serbo ricopre un ruolo quasi da libero nel Napoli. Per quanto riguarda la fase offensiva, Conte ha sollevato un’osservazione interessante: il Napoli crea moltissimo, ma fatica a concretizzare. In quest’ottica, forse ci si aspetta un passo avanti da Oilund in termini di incisività sotto porta, oppure un contributo maggiore da parte degli esterni e dei centrocampisti nella finalizzazione. A dire il vero, il Napoli ha già compiuto due significativi miglioramenti. Il primo riguarda il passaggio al modulo con tre difensori, che ha portato a una serie positiva di cinque vittorie consecutive. Tuttavia, dopo il calo evidenziato nella sfida contro l’Udinese, Conte ha effettuato un’ulteriore ridefinizione tattica. Ha ridistribuito le posizioni tra Di Lorenzo e Politano e schierato i tre interpreti con Neres sulla stessa fascia”.
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