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Milan-Hellas Verona presentazione + LIVE

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Altri due punti che gridano vendetta. Sì, stendiamo un velo pietoso sulla Supercoppa, terminata mestamente al primo match, perso 2-0 contro il Napoli. Contro il Sassuolo un altro 2-2 che fa male, frutto di una partita iniziata male e poi recuperata per i capelli con la doppietta di Bartesaghi. Un match che entra nel filone di Milan-Cremonese, Milan-Pisa, Parma-Milan e Torino-Milan. Sì, anche Torino-Milan, l’unica storia a lieto fine tra quelle in elenco, ma comunque una partita tribolatissima. Il dato agghiacciante è quello delle reti subite per mano di queste squadre, un totale di 10 in 5 match, una media di 2 a partita. Il totale delle reti prese dai rossoneri finora è 13, giusto per dare maggiore contesto a questa statistica. Il motivo per questo rendimento? Probabilmente è figlio dell’invece incoraggiante ruolino di marcia contro le grandi: nel senso che nei big match il Milan è la “piccola”, o almeno gioca come tale. Non tatticamente o tecnicamente, ma con lo spirito di chi vuole lottare su ogni pallone e sovvertire i pronostici. Ecco, contro le piccole la situazione si rovescia. La soluzione? Più cattiveria. Se vogliamo vincere il campionato, lo dobbiamo fare di settimana in settimana, non solo nelle partite di cartello. Quest’anno lo Scudetto lo vincerà probabilmente chi pareggerà meno, non chi perderà meno. Teniamolo a mente.

Davide Bartesaghi ha segnato in Serie A più gol di Camarda e Pio Esposito, e ha segnato una doppietta prima di loro. Giusto per dimostrare quanto le statistiche sui due giovani attaccanti di Milan e Inter lascino un po’ il tempo che trovano. Se si faranno o meno lo capiremo nel futuro. Intanto concentriamoci su El Barto, che sta diventando giorno dopo giorno un gioiellino. Provocazione con vista 2026/2027: costruire la coppia di giovani laterali finora migliore della A: Palestra a destra, Davide a sinistra, con Saelemaekers da impiegare in mezzo al campo. Non sarebbe male. Oppure, ma questo sarebbe un peccato viste le sue prestazioni come tornante, pensare di trasformarlo in braccetto della difesa a tre di Allegri per avere più opzioni in fase di costruzione, visto il suo piede buono. Insomma, la cosa importante è non farselo scappare, rinnovare il contratto e blindarlo per il futuro. Ma soprattutto, proteggiamolo dai futuri errori e momenti no che arriveranno, perché arriveranno. Non deve diventare il nuovo Santon o il nuovo De Sciglio, e per evitarlo va preservato, soprattutto psicologicamente.

Ecco con un altro trappolone. Squadra di fondo classifica che non ha nulla da perdere e che ha buoni elementi in grado di mettere in difficoltà la difesa rossonera. In più si chiama Hellas Verona. La squadra di Zanetti sta raccogliendo meno di quanto la rosa potrebbe rendere soprattutto a causa di un attacco che, nonostante i vari Giovane e Orban, fatica a decollare. La ragione è la poca fantasia a metà campo, causa di una mediana impegnata più a proteggere che a costruire. Attenzione comunque alla coppia davanti: non numeri strabilianti finora, ma comunque molto buoni sia in termini di reti, sia di assist. Probabile formazione (352): Montipò; Unai Nunez, Nelsson, Bella-Kotchap; Cham, Gagliardini, Serdar, Bernede, Bradaric; Giovane, Orban.

Nel Milan ancora out Leao, così come Gabbia. Saranno sostituti da Nkunku e De Winter, deludenti finora quando impiegati: speriamo si riscattino oggi. Per il resto dovrebbe rientrare Fofana, la cui fisicità è mancata nei match precedenti. Probabile formazione (352): Maignan; Tomori, De Winter, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Nkunku.

Torniamo a vincere. Nessun’altra opzione. Forza Milan!

Fab

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