EDITORIALE POST SUPERCOPPA – Neres e Hojlund affossano il Milan e portano il Napoli alla finale della competizione tricolore
Editoriale post Supercoppa. Continua l’altalenante comportamento della squadra azzurra che alterna risultati negativi e positivi da un giorno all’altro. Dopo la cocente sconfitta di Udine, il Napoli si è pienamente riscattato, battendo il Milan per 2 a 0, grazie alle reti di Neres e Hojlund, quest’ultimo migliorein campo, nella prima semifinale di Supercoppa italiana. Finalmente il tabù trasferta non ha funzionato, stavolta. Questa sera gli azzurri conosceranno l’avversaria da affrontare nella finalissima di lunedi sera, ancora a Riad, che uscirà dal confronto dell’altra semifinale fra Bologna e Inter. Antonio Conte si è preso una bella rivincita sul suo collega milanista, restituendogli pan per focaccia, in virtù del ko, in campionato a San Siro, sconfitta, peraltro, immeritata. I suoi ragazzi, ieri, hanno ampiamente meritato il successo che avrebbe potuto essere molto più largo, qualora Elmas e McTominay non avessero mancato delle facili occasioni gol e se Maignan non avesse compiuto un paio di interventi miracolosi. In Arabia, si è rivisto quel Napoli che aveva inanellato cinque vittorie di fila tra campionato e Coppa Italia. Quella di Riad si è rivelata una formazione concentratissima, aggressiva, vogliosa e e detrminata a portare a casa la finale. Una gara altisonante del danese Hojlund che ha fatto andare di matto l’ex difensore genoano De Winter. Il piano tattico del mister azzurro è riuscito perfettamente. Con il rientro dello slovacco, abbiamo notasto un McTominay, di nuovo dominante nella zona mediana del campo, però, stranamente, impreciso sotto rete. Da sottolineare pure l’ottima prestaziione del reparto arretrato con un Rrahmani monumentale ed un Juan Jesus che, malgrado l’età, sembrava il difensore che conoscemmo anni fa, all’Inter ed alla Roma. Antonio, Conte, già prima della partita, era cxonvinto do poter battere Max Allegri e guadagnare il passaggio al match successivo che assegnerà il prezioso trofeo che Il Napoli ha già vinto due volte, nel 90 e nel 2014 e perdendo, con l’Inter, di misura nell’ultima finale disputata. I partenopei sono stati anche più forti dell‘arbitro Zufferli; molto negativa la sua prestazione, per aver permesso ai rossoneri di picchiare impunemente e selvaggiamente gli avversari, :infatti Rabiot e Maignan meritavano l’espulsione per i violenti fe ripetuti falli commessi. Lunedì sera, nell’atto conclusivo, sicuramente, Di Lorenzo e company daranno l’anima, per ritornare, dall’Arabia, con un trofeo, da non disprezzare, tra le mani. Ovviamente, non sarà semplice vincere ma, in ogni caso, il Napoli c’è. Allorquando occorre combattere e sacrificarsi, questo gruppo non si tira giammai indietro. Per finire, voglio menzionare una curiosità: Prima di David Neres, l’unico altro brasiliano a segnare nella Supercoppa Italiana era stato Antonio Careca, mitico centravanti del secondo scudetto, i il quale mise a segno una meravigliosa doppietta nel 5 a 1 rifilato alla Juventus, in gara secca, al San Paolo, il primo settembre del 1990. Inoltre, nessun brasiliano aveva segnato contro il Milan nel torneo nazionale.
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