LE INTERVISTE – Rabiot dopo il match di Supercoppa: “Niente alibi, dobbiamo ritrovare compattezza. Il Milan crescerà”

La delusione è ancora viva, ma lo sguardo resta rivolto in avanti. Adrien Rabiot analizza a caldo l’eliminazione del Milan dalla Supercoppa contro il Napoli, toccando temi chiave come la fase difensiva, la gestione dei momenti difficili, l’episodio del mancato cartellino rosso e la crescita di un gruppo giovane. Un’intervista lucida, senza alibi, che racconta lo stato d’animo rossonero e la voglia di ripartire.

Dopo questa sconfitta, c’è un problema strutturale nel Milan?
“No, non penso ci siano problemi strutturali. Abbiamo segnato anche quando mancava Leão, quindi davanti creiamo. Il vero tema è che dobbiamo ritrovare compattezza: prendiamo troppi gol e siamo stati leggeri difensivamente.”

Quanto pesa uscire in una semifinale così importante?
“Dispiace molto, perché era una partita importante e so quanto conta questa competizione. Però dobbiamo stare tranquilli e continuare il percorso che stiamo facendo.”

Hai parlato di leggerezza difensiva: è lì che il Milan deve crescere di più?
“Sì, assolutamente. Questa partita dipendeva da noi, potevamo fare meglio. Non siamo stati abbastanza solidi e in gare di questo livello lo paghi.”

Il tuo intervento su Politano poteva essere rosso diretto?
“Secondo me non c’era rosso diretto e ha fatto bene a non espellermi. L’arbitro poteva fare però meglio, ma non cerco scuse: non è colpa dell’arbitro. In questo momento non stiamo facendo benissimo e dobbiamo guardare a noi stessi.”

C’è il rischio che questa sconfitta lasci strascichi mentali?
“No, non crolla il mondo. Dobbiamo switchare subito. Il campionato è bello, stiamo facendo bene e dobbiamo restare sereni.”

Che messaggio senti di mandare ai tifosi?
“Dobbiamo crescere. Ci sono tanti giovani che stanno imparando e non è facile giocare partite così. La stagione è lunga, il lavoro continua e sono convinto che questo gruppo migliorerà.”

Il Milan cade, ma non si smarrisce. Dalle parole di Rabiot emerge un messaggio chiaro: niente alibi, solo lavoro e crescita. La Supercoppa è un’occasione persa, ma il percorso resta aperto. E in una stagione lunga e piena di snodi decisivi, la vera partita inizia adesso.

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