LE INTERVISTE – Conte: “Vento contrario, ma il Napoli non molla. Difenderemo lo scudetto con il lavoro e la testa”
Antonio Conte analizza la sconfitta del Napoli in conferenza stampa, soffermandosi sui momenti chiave del match, sulle difficoltà mentali della squadra quando la gara gira male e sulla necessità di restare uniti, dentro e fuori dal campo. Un intervento lucido, diretto, che guarda già avanti tra rientri importanti e la volontà di difendere lo scudetto.
Come spiega quei 20 minuti del secondo tempo che hanno cambiato la partita?
“Penso che l’analisi rispecchi molto l’andamento della gara. Non è stato un problema di approccio, che anzi è stato importante contro una squadra molto fisica. Nel primo tempo non abbiamo concesso nemmeno un tiro in porta e potevamo sfruttare meglio le occasioni. Il problema è che quando il vento inizia a girare contro facciamo fatica a gestire queste situazioni“.
Dove nasce esattamente il momento di difficoltà?
“I primi 20 minuti del secondo tempo sono stati brutti. È iniziato tutto da un fallo laterale con dei rimpalli, lì ci siamo un po’ intorpiditi. Non è giustificabile, ma da quel momento abbiamo avuto 20 minuti in cui abbiamo fatto veramente fatica“.
Eppure la squadra ha creato anche in quel frangente.
“Sì, ci sono stati due gol annullati e una traversa. Poi, quando abbiamo ricominciato a giocare, abbiamo avuto anche le occasioni per segnare, ma non ci siamo riusciti”.
Quanto conta l’aspetto mentale in queste situazioni?
“Conta tantissimo. Dobbiamo lavorare su questo. In certe fasi bisogna usare mestiere e astuzia. Serve che i ragazzi, soprattutto i più grandi, capiscano il momento e sappiano indirizzare il mare in tempesta“.
È un problema che si ripete soprattutto in trasferta?
“Noi giochiamo nella stessa maniera in casa e fuori, ma spesso in trasferta, quando il vento è contrario, non gestiamo bene quei momenti. Le statistiche sono chiare e i ragazzi lo sanno“.
Nonostante tutto, sembra difficile muovere critiche alla squadra.
“Faccio fatica a criticare perché vedo come lavorano i ragazzi. Stanno facendo tutto, nonostante difficoltà oggettive. Ho detto loro di continuare, sono encomiabili. L’annata è difficile, ma non dobbiamo scoraggiarci: dobbiamo difendere lo scudetto vinto l’anno scorso“.
I cambi non hanno dato l’effetto visto in altre partite, come contro il Qarabag?
“Il cambio di Politano è offensivo, abbiamo spostato Di Lorenzo centrale per avere l’uno contro uno anche a destra. I cambi servivano a dare una sveglia perché ci eravamo abbassati troppo e non riuscivamo più a uscire“.
Politano lasciato inizialmente in panchina è stata una scelta obbligata?
“Sì, perché non ho tanti cambi offensivi. Se poi mi volete dare suggerimenti li accetto. È una gestione che abbiamo fatto anche in altre partite, non abbiamo inventato nulla di diverso“.
Che tipo di soluzioni avete cercato nella ripresa?
“Abbiamo provato a dare più palleggio con Elmas al posto di Lang alto. Abbiamo cercato di fare il possibile, anche attraverso cambi e rotazioni. I ragazzi stanno dando tutto“.
Il messaggio finale qual è, anche per l’ambiente?
“Sappiamo che l’annata sarà spesso con il vento contrario. Noi non vogliamo accettare questa situazione e lotteremo. Cercheremo di migliorare mantenendo alto l’entusiasmo. Anche l’ambiente deve dare una mano, perché ci sono cose oggettive che non si possono ignorare.”
Tra le note positive ci sono i rientri di alcuni giocatori.
“Sì, è rientrato Lobotka, che aveva saltato Juve e Benfica per un problema non grave ma complicato dal giocare ogni tre giorni. È tornato anche Gutierrez, quindi aggiungiamo due giocatori nuovi rispetto a quelli che non avevamo“.
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