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IL PUNTO DEL LUNEDÌ - FERRETTI: "La realtà sta presentando il conto alla Roma" - CARMELLINI: "Se si vuole finire in alto la società deve intervenire nel mercato"

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Dopo la sconfitta contro il Cagliari, sulle colonne dei quotidiani odierni si analizza la situazione giallorossa, in particolare quella offensiva. "Per una dozzina di partite Roma è riuscita a sopperire alla mancanza dei gol di un attaccante centrale, ha conquistato punti su punti attraverso le magie di Gasp e i numeri a colori di qualche protagonista inaspettato, forse è andata oltre le proprie possibilità, ma ora la realtà le sta presentando il conto", scrive Mimmo Ferretti sul Corriere dello Sport. Così invece Andrea Sorrentino del Il Messaggero: "Per consunzione, nel finale, arriva la quinta sconfitta (su cinque) per 1-0, terza negli ultimi cinque turni. Allarme. Quel Baldanzì centravanti è un'assurdità se vogliamo leggerla al primo livello, ma salendo di un gradino la vediamo per quella che è: una muta ma assordante richiesta di aiuto di Gasperini al presidente Friedkin"

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

S. VERNAZZA - LA GAZZETTA DELLO SPORT

(...) Seconda sconfitta consecutiva per la Roma, un punto nelle ultime due giornate per il Bologna. Roma e Bologna si stanno sfilando dalle posizioni di testa. Al di là della nuda cronaca, dell'inferiorità numerica per l'espulsione di Celik e dei focolai di risse, colpisce che Gasperini a Cagliari abbia riproposto Baldanzi centravanti. Più che una mossa o una soluzione ci sembra un grido di dolore, un appello a procedere sul mercato di gennaio. Il Bologna, a casa Lazio, si è preso un punto logico e accettabile. (...)

P. CONDO - CORRIERE DELLA SERA

(...) Nove delle sue quattordici partite sono finite 1-0: quattro Gasparini le ha vinte, cinque le ha perse compresa quella di ieri a Cagliari, e così la sosta a quota 27 si è allungata a due turni dopo il k.o. col Napoli. Le gare dellA Roma sono ossi di seppia, essenziali ed essiccate, contese equilibrate. In attesa che uno sbaglio — la bravura sta nel provocarlo — ne decida la direzione. Ieri gli errori sono stati due, entrambi giallorossi: l'espulsione di C,ellic ha rotto quell'equilibrio e lo stazione dl Ghilard i ne ha timbrato la conseguenza. La Roma mantiene la miglior difesa della Serie A, e dunque il reparto non merita il banco degli Imputati: si sbaglia, amen. Ciò che colpisce è l'assenza di progressi nel gioco offensivo, frutto di un problema strutturale che non potrà non venire corretto a gennaio — la pazienza con Ferguson va esaurendosi —ma che obbligherà In prospettiva ad altre decisioni. Dybala in dosi così omeopatiche è un lusso che si può concedere al Real Madrid, nel senso di rosa composta davanti da sei/sette campioni, non un club costretto a tesaurizzare ogni mezza chance. La disponibilità di Baldanzi a pigliar botte è encomiabile, ma la sua fragilità consiglierebbe di arretrarlo in regia bassa piuttosto che avanzarlo in area di rigore. Soulé è un diversivo di valore, ma non può recitare da pericolo pubblico numero uno. La Roma resta comunque aggrappata al treno della Champions anche grazie ai languori di chi la insegue. (...)

T. CARMELLINI - IL TEMPO

Nella Capitale due indizi fanno una prova. Da una parte Roma che sta sulle gambe e perde di nuovo. Dall'altra la Lazio che fatica in casa contro il Bologna: alla finestra ad un punto ma poteva anche finire peggio (pure meglio eh…). Entrambe chiudono la gara in dieci uomini ed entrambe avranno bisogno di tornare sul mercato a gennaio per rimettere dritta la rispettiva stagione. Per la Roma dalla complessa trasferta di Cagliari arriva la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Un passo indietro nel gioco, nel fisico, ma soprattutto nella testa per i giallorossi che tornano a casa con qualche certezza in mezzo e la consapevolezza che per poter contare in campionato non si possono giocare partite di questo tipo: a tratti inguardabile. E il bilancio va fatto al netto dell'espulsione di Celik che ha lasciato i suoi in dieci praticamente per un tempo intero: stavolta non c'era nemmeno l'alibi dell'impegno di coppa. Però sui cambbi Gasp poteva fare meglio, questo va detto. Una sconfitta che fa male alla Roma ma forse anche bene, perché a tre partite dalla fine dell'anno solare (in calendario Como, Juve e Genoa) il segnale è chiaro: se si vuole finire in alto la società deve intervenire nel mercato di gennaio. Friedkin è avvertito. Un passaggio a parte lo merita lo scontro verbale tra Hermoso e Folorunsho: romano del Cagliari e noto laziale. Ora, a prescindere dalla fede calcistica che ogni giocatore può avere per nascita o a vecchie passioni, quando si tirano in ballo le mamme e antichi mestieri non è mai una cosa bella. In un mondo nel quale la televisione spacca il pelo, pensare di poter passare inosservati mentre si da della bagascia alla madre di un av-versario, appare piuttosto complicato: oltre che indelicato. Insomma, è una questione di intelligenza: bene le scuse anche se tardive. (...)

T. DAMASCELLI - IL GIORNALE

(...) Nel pomeriggio quinta sconfitta per la Roma di Gasperini. Quella di ieri è conseguenza delle scelte singolari dell'allenatore nella formazione iniziale, errori ribaditi anche nei cambi, l'ingresso di un fantasma che porta il nome e cognome di Paulo Dybala, un lusso da otto milioni di salario per rare apparizioni da narciso. La partita di Cagliari entra in cronaca anche per il raffinato scambio di botte e di parole tra Folorunsho e Hermoso, il var televisivo ha mostrato il chiaro labiale dell'italiano che ha ricordato al provocatore spagnolo le qualità morali delle madre e le relative prestazioni ad personam, il raffinato linguaggio ha fatto tornare alla mente l'elegante confronto mondiale tra Materazzi e Zidane, ieri è mancata la capocciata di reazione ma tutto fa brodo, come i vaffa continui di molti allenatori. Trattasi di cafoni e sguaiati, però smascherati dal Grande Fratello televisivo. (...)

M. FERRETTI - CORRIERE DELLO SPORT

Attenzione: seconda sconfitta di fila, per la Roma. Che dal primo posto in solitaria alla vigilia della partita contro il Napoli adesso, cioè dopo il ko in casa del Cagliari (zero gol in due appuntamenti consecutivi), si ritrova ai confini della zona Champions. Passo falso brutto assai e molto pesante per la classifica, con una prestazione assolutamente insufficiente confezionata già prima del rosso a Celik che ha costretto la squadra di Gasperini a giocare praticamente un tempo con l'uomo in meno. Una Roma fin dall'inizio senza idee chiare in ogni zona del campo e con le gomme sgonfie. Troppi elementi al di sotto del loro standard, troppa gente senza la testa giusta per affrontare un avversario disposto a tutto pur di vincere la partita. Le mosse di Gasperini, sia quelle iniziali sia le altre in corso d'opera, stavolta non hanno inciso sulla prova della Roma, apparsa tutto tranne che una squadra. (...) Per una dozzina di partite Roma è riuscita a sopperire alla mancanza dei gol di un attaccante centrale, ha conquistato punti su punti attraverso le magie di Gasp e i numeri a colori di qualche protagonista inaspettato, forse è andata oltre le proprie possibilità, ma ora la realtà le sta presentando il conto. Questo vuol dire soltanto una cosa: serve muoversi, e bene, sul mercato. Non esistono altre strade per arrivare a fine campionato tra le prime quattro della classifica.

G. D'UBALDO - CORRIERE DELLO SPORT

Non si può giocare senza centravanti. Gasperini lo sa e senza una prima punta di quelle che ce ne sono poche quest’anno in serie A finora aveva fatto miracoli, inventandosi di tutto, utilizzando in quel ruolo prima Dybala, poi preferendo gli Rai danzi, dopo aver bordato sia Dovbyk che Ferguson. La più brutta Roma della stagione ha perso a Cagliari, che non vinceva in casa dal 13 settembre e si allontana dal primo posto, che aveva accarezzato e che aveva creato pericolose illusioni e lo ha fatto nella partita in cui per la prima volta si è rivelata inferiore all’avversario dal punto di vista atletico. È stato evidente il calo fisico rispetto al passato. Chi era in possesso della palla non riusciva a fare gioco, a trovare il compagno smarcato. Palestra e Folorunsho sono stati imprendibili, hanno costretto Gasperini a cambiare marcature e al Cagliari è riuscito tutto, con Svilar ancora una volta determinante, a evitare un passivo peggiore. (...) La Roma ha perso la seconda partita di fila, era accaduto solo una volta a inizio stagione e non capitava da un anno che restasse a secco per 180 minuti. Ma contro Napoli e Cagliari ha avuto una sola occasione da gol, quella di Baidanzi nel finale contro i campioni d’Italia. Pellegrini, rilanciato da Gasperini, non è mai entrato in partita, Soulé ha girato al largo, Dybala quando è entrato ha confermato di attraversare un periodo di involuzione, ma è stata una prestazione sotto tono di tutta la squadra. Pochi palloni recuperati e nel finale è subentrato il nervosismo che denota quando una squadra è alle corde. Senza dinamismo nessun giocatore è riuscito a smarcarsi e il gol incassato nel finale ha evidenziato ancora una volta le lacune della difesa. Gasperini deve correre ai ripari in attesa del mercato che verrà.

A. SORRENTINO - IL MESSAGGERO

Il calendario dei campionato lunare dà la Roma calante, il Napoli crescente insieme allìnter, la Juve il solito pianto, e stasera c'è il Milan. Ma la XIV giornata è quella degli insulti a Cagliari Folorunsho rovescia su Hermoso una tale pioggia di bassezze, da far sembrare un'educanda il provvido Mate-razzi con Zidane a Berlino. (...) Ma la ve ra notizia è la seconda caduta di fila della Roma e la sua improvvisa» preoccupante fievolezza atletica, Sotto il maestrale dell'sola urla e biancheggia solo il Cagliari, mentre i gasperinianì hanno le gambe in croce, zero tiri in porta, addirittura peggio che contro il Napoli, Per consunzione, nel finale, arriva la quinta sconfìtta (su cinque} per 1-0, terza negli ultimi cinque turni. Allarme. Quel Baldanzì centravanti è un'assurdità se vogliamo leggerla al primo livello, ma salendo di un gradino la vediamo per quella che è: una muta ma assordante richiesta di aiuto di Gasperini al presidente Friedkin (...)

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