Curva Ospiti | I tifosi del Bari
Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Gruppo principale: Seguaci della Nord.
Altri Gruppi esistenti: Bulldog 1991 (nati nel quartiere San Paolo), Re David (nati nel quartiere San Pasquale, in via Giuseppe Re David), I Ragazzi della Nord.
Un po’ di storia: Il movimento ultras a Bari nasce nella seconda metà degli anni ’70, con la costituzione del gruppo “Ultras 1976” (o “U.C.N.”, ossia Ultras Curva Nord). Anche se forse il primo gruppo più o meno organizzato sono stati gli “Ultrà Bari Commando”, da un’’idea di Franco “Florio” Marvulli, che divenne presto il capo degli U.C.N., una federazione unitaria di tanti gruppi ultras. L’idea di Florio era quella di seguire le orme e la tipologia di tifosi che componevano la Curva “Maratona” del Torino. Rimastone capo per circa 10 anni, Florio mise le basi per quella che sarebbe stata la storia ultras della Curva Nord. Gli U.C.N., chiamati pure “Teschi alati” per via del loro stemma, di stampo destroide e nazionalistico, ma non molto schierati politicamente, mantengono unità d’intenti per più di 30 anni. Oltre agli U.C.N. nel tempo si sono affiancati decine di gruppi, tra cui “Alcool Bari”, l’anno dopo il clamoroso raggiungimento di Serie A e Semifinali di Coppa Italia, cioè il 1985, gruppo che si rivela un’ottima spalla per gli “U.C.N.; “Viking”, “Kaos”, “Stonati”, “Gioventù Biancorossa”, “Kuei Vekki Ultras”, Strani”, ”Incorreggibili” (nati sul finire degli anni ’80, distinguibili per i loro bomber e la loro vena rivoluzionaria, nel 1994 cambiano nome in “Baresità Estrema”), “Istinti Mercantili”, “080”, “Rione Libertà 1993”, “Banda Bassotti”, “Floriano Ludwing”, “Gruppo Corato”, “Arditi”, “Brigate Biancorosse”, “Clan Bari”, “Legione”, “Panthers”, “Nucleo 1993”, “Sconvolts”, “Viking Kaos”, “Armata Rock”, “Vecchia Guardia”, tutti gruppi legati alla Curva Nord e agli ordini del gruppo primario; “Estrema Guardia”, fondata nel 1999 dalla fusione di “Estremo Sostegno” e “Nuova Guardia”, con acronimo E.G., gruppo ultras della Curva Sud scioltosi nel 2007 alternativo agli U.C.N., dopo essersi anche spostato in Curva Nord. Come altri gruppi ultras italiani, negli anni 2000 e 2010 quelli biancorossi criticano fortemente il “Calcio moderno” e la “Tessera del tifoso”. Nel agosto 2012 si sciolgono gli Ultras Curva Nord. Nel 2014 nascono i “Seguaci della Nord”. Nel 2016 la Curva Nord vuole fare una sottoscrizione in favore dei terremotati di Amatrice (Rieti). Sul finire degli anni ’10 e per alcuni anni ancora sono stati esposti al primo anello della Nord “Sappiatela custodire e guardatela sempre con occhi innamorati” ed “Idea assoluta, amor di eterna valenza del nostro credo sei l’essenza”. Dal 31 luglio 2018 il presidente del Bari è Luigi De Laurentiis, produttore cinematografico, come il papà Aurelio, presidente del Napoli. Luigi ha centrato una promozione in Serie C nel 2019 e una in Serie B nel 2022.
Gemellaggi: Il gemellaggio più duraturo degli ultras biancorossi è quello con la –Salernitana, che ebbe come prologo uno scambio di lettere di reciproca amicizia tra i “Granata South Force” e gli “U.C.N., celebrato il 25 settembre 1983 allo stadio “Delle Vittorie” di Bari. Dal 1988 è in vigore il gemellaggio con la –Reggina, nata tra gli UCN e i “Boys Reggina”, favorito dalla reciproca amicizia coi salernitani e la rivalità coi messinesi. Nell’aprile 2006, in occasione di un Cremonese-Bari, si è concretizzato quello con la –Sampdoria, preceduto da anni di amicizia tra i relativi gruppi.
Amicizie: Rapporti di forte amicizia con: –Parma, –Vicenza, –Triestina, –Spezia. In Puglia amicizia o buoni rapporti con: –Fidelis Andria, –Barletta, –Monopoli, –Martina, –Casarano, questi ultimi ostili agli Ultras del Lecce. –Campobasso: in seguito agli incontri della stagione di Serie C 2021/22 è nato un rapporto di reciproco rispetto e stima nei confronti della tifoseria molisana.
Ex-gemellaggi trasformatosi poi in rivalità: –Lazio: primo gemellaggio attuato da baresi, nato nella prima metà degli anni ’80 e durato fino al 1993. L’amicizia, instaurata con gli “Eagles Supporters”, si trasformò in rivalità quando questi furono soppiantati dagli “Irriducibili”. –Torino: l’amicizia durò poco, dalla metà degli anni ‘80 al 1991, ma fu veramente forte, anche grazie allo stesso spirito che accomunava le due tifoserie. –Inter:gemellaggio nato in occasione di Inter-Groningen (5-1), 16.mi di finale di Coppa Uefa, del 2 novembre 1983, coi nerazzurri che giocano in campo neutro. I baresi aiutarono con la loro spinta l’Inter a schiantare gli olandesi, in una sfida pazzesca. Nella gara casalinga a San Siro successiva a tale incontro, gli interisti esposero lo striscione “I Boys ringraziano i tifosi del Bari”. Il furto dello storico striscione “Boys San”, sul finire degli ’90, pone fine al rapporto.
Rivalità: Le rivalità più fortemente sentite in passato, accese da odio acerrimo, sono con: –Lecce, la più forte, caratterizzata spesso da scontri violenti; –Taranto: si sono rincontrati sul campo nel 2021 dopo 28 anni. –Foggia. Tutti e tre sono odi territoriali, quattro squadre della stessa regione che per attaccamento alla loro città odiano gli altri. Tutte nate per ragioni simili, ma acuite nel tempo più per ragioni cittadine che calcistiche; spesso si è andati oltre, con scontri molto duri. Delle altre squadre meridionali si ricordano le rivalità con –Napoli, –Avellino, dovuta anche al gemellaggio dei biancorossi con i salernitani, acerrimi rivali degli avellinesi; –Palermo, i siciliani sono gemellati coi leccesi quindi c’è rivalità. Particolarmente tesi i rapporti con –Pescara, non buoni quelli con gli ultras di –Roma, –Juventus, –Inter (vedi sopra), –Hellas Verona, –Genoa, quest’ultimo anche perché nemico di Spezia e Sampdoria, amici baresi.
Curiosità: -Ora è ufficiale: cambio sulla panchina del Bari, il 26 novembre 2025 esonerato il mister Fabio Caserta, arriva Vivarini. -Come sappiamo il presidente del Bari Luigi De Laurentiis è figlio di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, tutt’e due produttori cinematografici, e quindi trattasi di una multiproprietà calcistica, che la tifoseria barese non gradisce affatto. Se il Bari dovesse andare in Serie A, dovrebbe per forza cambiare Società, logicamente. -Il prossimo lunedì 8 dicembre i tifosi del Bari si raduneranno in Piazza Prefettura di mattinata. Sul volantino che è stato appositamente stampato sono state scritte le parole “Nessuna scusante, tutti in piazza contro la multipropretà! Uniti decisi e compatti contro questa Società. Per la nostra città!”. -Nei giorni scorsi sono stati esposti fuori lo stadio gli striscioni “Magalini fuori dai coglioni!” (Giuseppe Magalini, direttore sportivo del Bari dal 2024, inviso dalla piazza) e “Caserta vattene”. -Per l’anniversario della morte di Gabriele Sandri, ucciso nel 2007 dall’agente di polizia Luigi Spaccarotella nell’Area di Servizio di Badia al Pino sull’A1, esposto fuori lo stadio lo striscione “11 novembre: Bari ricorda Gabriele Sandri. -Diverse le scritte polemiche esposte in Bari-Mantova dello scorso 26 ottobre, tipo “Ogni anno stesso copione…colpa della ‘pressione’”, “Presidente assente, presenti incompetenti”, “Magalini? Vai in pensione!”, “Sempre colpa dell’allenatore…ma il problema è non avere ambizione. Vendi e vattene”. -Fino all’ultimo di un confronto, di una riunione che si è svolta in pieno agosto 2025 tra i vari gruppi organizzati, c’era il dubbio di una diserzione totale della curva che, al contrario, ha optato per un approccio meno drastico. I capi ultras hanno garantito la presenza costante al San Nicola ma senza striscioni né bandiere, finché non arriverà qualche segnale dalla Società. Il messaggio degli Ultras: “La squadra, composta da tanti volti nuovi, merita il nostro sostegno. La presidenza sarà invece oggetto di contestazione. In trasferta continueremo a seguire ovunque il Bari. Se l’attuale proprietà si farà da parte torneranno bandiere e striscioni. Vogliamo persone che abbiano a cuore squadra e città. S’è deciso di sottoscrivere l’abbonamento ed entreremo al San Nicola, ma la curva resterà priva dei nostri colori: niente bandiere né striscioni fino a quando non ci saranno cambiamenti in Società. L’unico simbolo esposto sarà il grande tricolore con la scritta “Bari” e lo striscione “Per la nostra città”. -Il 10 ottobre 2024 se n’è andato Francesco Palmi per chi non lo conosceva fuori dal tifo, “Lallà” per gli amici di sempre. Non cercava la ribalta, stava lì, nel cuore del gruppo, a tenere alta la voce, a tenere viva la fede. La Nord e il suo gruppo, i Bulldog Bari 1991, l’hanno salutato come si salutano i fratelli di curva: torce accese, cori che tagliano la sera, occhi lucidi, braccia verso il cielo. -Sempre esposta la pezza “Diffidati presenti”.
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