Gasperini non si accontenta e rilancia: «Troppi errori, col Napoli serve di più»
È un martello pneumatico la Roma di Gasperini che continua a vincere e aggiunge la classifica d'Europa League. Una vittoria di misura - la ventesima del 2025, meglio solo il Real Madrid con 23 - che però ha fatto arrabbiare più del solito l'allenatore che si aspettava qualcosa in più: «È un successo che migliora anche di molto la nostra posizione, ma non abbiamo fatto una gran partita, perché siamo andati in vantaggio subito e mi aspettavo potessimo fare meglio sul piano tecnico. C'erano tutte le condizioni per farlo, però è anche vero che giochiamo tanto e non sempre si riesce» . E la testa va già al big match di domenica contro il Napoli : «Dovremo fare molto meglio. Avremo bisogno di recuperare le energie e fare un altro tipo di partita. La gara col Napoli è molto attesa ed è giusto che sia così. Però penso sempre che il modo migliore per preparare le gare sia giocare bene e impegnarsi fino alla fine e non vedere l'ora di andare sotto la doccia. Incontreremo una delle migliori squadre del campionato e dobbiamo vedere se siamo cresciuti. Contro Milan e Inter abbiamo giocato un buon calcio, ma non siamo riusciti a vincere ». In dubbio c'è Manu Koné che ieri è uscito dopo appena venticinque minuti a causa di un duro colpo subito alla caviglia destra. Nelle prossime ore svolgerà gli esami strumentali e Gasp pre- ferisce non esporsi: «Non sembra particolarmente preoccupante, ma vedremo…». (...) Contro il Midtjylland è arrivato l'esordio dal primo minuto per Ghilardi . Fino alla gara di ieri aveva giocato solamente sette minuti tra campionato ed Europa League, ma ha strappato applausi da oltre 60mila dell'Olimpico. Gasperini ha commentato la sua prova: «Ha fatto una buona prestazione, è in ottima condizione atletica, era molto motivato, ci teneva molto perché ha sofferto parecchio fino ad adesso, nel senso che ha giocato poco. Però è un ragazzo che cresce, ha fatto una buona partita. Può migliorare ancora sul piano tecnico, perché qualche passaggio un po' pericoloso l'ha sbagliato». (...)
(Il Messaggero)

