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Bucchioni, Padovan, Scozzafava, Castellacci, Vettosi e Fabbroni a Radio Napoli Centrale

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Bucchioni: “Tra Conte e De Laurentiis un rapporto costruttivo. Il presidente se lo tiene stretto”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Enzo Bucchioni: “Conte ha prevenuto una possibile crisi, che devo dire non è mai partita. La settimana per così dire sabbatica è stato un segnale forte. Ha fatto capire che poteva andare via, ma si è riposato e ha chiarito le idee. Il Napoli è ripartito nonostante i gravi problemi di organico. Ora Conte si è reinventato la difesa a tre e ha trovato giocatori come Lang e Neres che sono diventati subito determinanti. De Laurentiis? Non mi meraviglia di come stia gestendo il rapporto con Conte. Ha capito che l’allenatore ha una personalità forte come la sua, ma soprattutto ha una mentalità uguale. Vuole vincere e ha la stessa ambizione. Non cerca lo scontro ma il confronto. È un rapporto costruttivo. Io penso che il confronto tra i due ci sia stato, ma con una dinamica dialettica positiva. È evidente che il loro obiettivo è comune. Non dico che De Laurentiis se lo coccola ma mi fa capire che vuole tenerselo stretto”. 

Padovan: “Rientrato il caso Conte, ma resta il problema infortuni: la preparazione atletica andrebbe rivista”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Giancarlo Padovan: “Non si se la burrasca in casa Napoli sia finita, una sconfitta in casa della Roma potrebbe riaprire qualche problematica. Conte ha fatto capire di non avere più la squadra in mano e di non voler accompagnare il morto. Ho trovato opportune le parole del presidente De Laurentiis sulla squadra ripresa in mano, così come la domanda sul famoso “morto” che poi Conte ha negato. Credo che i giorni di riposo siano stati un suggerimento di De Laurentiis, e ora siamo contenti che questo Napoli non sia mai morto. Se da un lato il fumantino Conte ha fatto rientrare qualche tensione, ma resta il problema degli infortunati. Tolgo traumi e pubalgie, ma credo che i problemi muscolari sono frutto di una preparazione atletica non corretta. Vedo il Napoli favorito in campionato, seguito dall’Inter. La Roma non è affatto la miglior squadra della Serie A. A me il Napoli non ha fatto impazzire nel secondo tempo con l’Atalanta e nella ripresa col Qarabag”.

Scozzafava: “Il Napoli oggi ha ritrovato una fame che non sembrava più avere”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto la giornalista del Corriere della Sera Monica Scozzafava: “Qualche problema tra Conte e la squadra c’era. Stare lontani per un po’ ha aiutato a metabolizzare e a razionalizzare. Lo spettro del 2023 in qualche modo si stava riaffacciando. Oggi è una squadra che mi pare abbia una fame che prima non sembrava avere. Non so se Conte volesse andare via, ma di certo è uno stratega. La famosa energia di cui Conte parla sta tornando. E ora arriveranno un po’ di verifiche molto importanti. De Laurentiis ha capito che Conte doveva fare sempre un passo indietro. Abbiamo visto come ha cambiato la sua comunicazione con parole più semplici e inequivocabili. L’ego di De Laurentiis? Si alimenta con le vittorie. Per questo Conte è l’uomo giusto”. 

Castellacci: “Pubalgia problema difficile da risolvere. Infortuni? Arriveranno i preparatori personalizzati”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il professor Enrico Castellacci, medico sportivo: “Mi fa sorridere che Gilmour debba andare in Inghilterra per farsi curare una pubalgia. In Italia ci sono fior di specialisti che possono curare benissimo questo problema. Questo infortunio può dipendere da vari fattori, di solito è l’infiammazione dei tendini adduttore che si attaccano sull’osso del pube. Si può creare un’infiammazione che colpisce sia i tendini che l’osso. La definizione di pubalgia spesso è erronea, significa generalmente dolore. Di solito nasce tutto dall’infiammazione di questi tendini. Serve un po’ di lavoro di postura, perché spesso è di difficile guarigione. Un allenatore dovrebbe sempre invocare l’aiuto e l’intervento dei medici, anche solo per spiegare i problemi. I dottori si invocano solo quando ci sono le difficoltà, e spesso non vanno elogiati dopo le vittorie. Il lavoro dei medici è fondamentale per prevenire gli infortuni. Deve esserci un colloquio continuo tra preparatori e staff tecnico. Ben venga che un tecnico chieda ai medici un supporto costante. Le partite sono aumentate in maniera esponenziale. Il calcio è uno show e un mercato. Si guarda tutto e meno che alla salute di un calciatore. È indubbio che bisogna stare attenti alle preparazioni. Secondo me si arriverà a preparazione settoriali, ossia giocatore per giocatore a seconda delle loro attitudini”. 

Vettosi: “La Figc riduce i costi del lavoro dei calciatori, ma il vero nodo restano le plusvalenze”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto l’economista Fabrizio Vettosi: “Il tema della riduzione del costo del lavoro è un tema che tratto da molti anni, e poi è diventato un parametro fondamentale per iscriversi ai campionati. Si tratta di costi che riguardano l’area tecnica, vale a dire lo stipendio del calciatore più la quota di ammortamento, quello che una volta si chiamava “cartellino”. Il costo spalmato negli anni delle prestazioni sportive. Non si possono avere questi costi superiori ai ricavi, altrimenti la strada sarebbe il fallimento. Nel calcio questo fattore viene imposta con una norma dell’ordinamento federale. Questo parametro era dello 0.8%. Questo parametro è sceso dal’80% al 70% ed è più rigido. La norma serve a obbligare le società a gestire meglio gli aspetti aziendali. Sono esclusi gli under 23 da questi parametri, e questa è una cosa potenzialmente a rischio. Mi riferisco a mistificazioni, per questo eviterei le plusvalenze dai ricavi. Il player trading non dovrebbe essere il focus principio delle società calcistiche. Le plusvalenze sono un terreno grigio. Questo dovrebbe essere la creazione di uno spettacolo con equilibrio finanziario. L’obiettivo è non incentrare gli equilibri economici sulle plusvalenze, altrimenti si rischia di alimentare un enorme buco”. 

Fabbroni: “Hojlund fuori con la Roma? Solo se non dovesse essere al top fisicamente”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “La teoria della preparazione atletica personalizzata mi piace, secondo me può essere una soluzione per limitare il numero di infortuni. ci sono giocatori che hanno una maggiore fragilità muscolare. Giusto, quindi, personalizzare i carichi di lavoro. La Roma giocherà senza centravanti, e quindi senza punti di riferimento. E poi ha un portiere molto forte che ha regalato parecchi punti. Il nuovo modulo di Conte non penso che sarà toccato. Deve essere adattato a questa situazione, prevedo molti duelli uomo su uomo. Penso si possa provare a sfuggire a questo duello perenne. Per me la chiave tattica che il Napoli potrebbe introdurre è il controllo del pallone e della manovra. Per questo credo che sarà interessante l’utilizzo di Politano, che può offrire varie soluzioni tattiche. Una possibile esclusione di Hojlund? Sì, ma solo se non dovesse essere nelle migliori condizioni. Lui deve ritrovare la via del gol, ed è la miglior medicina visto che non segna in Serie A da quasi due mesi. Una rete su azione lo rimetterebbe in pista”. 

RADIO NAPOLI CENTRALE

 

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