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Tu chiamale, se vuoi….

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Libidine! Libidine pazzesca! Siamo stati aiutati dalla fortuna? Sì, non c’è dubbio. La dea bendata ha operato in sinergia con Mike. Mamma mia, cos’ho provato sul gol di Pulisic! E ancora di più sul rigore. Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Cosa vuoi che sia “ Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi ritrovarsi a volare”, Lucio? Nulla, in confronto all’ebbrezza di vedere le rete gonfiata da Christian. Una quisquilia rispetto a quel senso di precarietà vertiginosa che mi ha fatto venire la pelle d’oca. Eh sì, Lucio mio, lo devi ammettere. Cosa cantavi? “ E sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare un sottile dispiacere”. Una bazzecola, di fronte all’esplosione di gioia sul rigore parato da Magic. Una meraviglia doppia, visto il balzo fatto per impedire a Calha di irrompere sulla prima respinta. Nessuna traccia di sottili dispiaceri. Altro che il volo dell’airone. Qui si vola nell’ incanto della magia. Qui i sogni mettono le ali e si va a cogliere stelle nelle azzurre praterie del cielo, come fossero fiori. L’immagine della faccia di Calha seduto in panchina dopo la sostituzione non ha prezzo. E’ un frammento di gioia allo stato puro per i cuori rossoneri. Devo mettere per un momento da parte la mia naturale modestia e appropriarmi di meriti che mi spettano. Inutile che mi guardiate con sufficienza, ragazzi. C’ho le prove! Più solide di quelle che aveva Libero nel “Ciclone” sull’esistenza di Dio. Vi ricordate il pezzo precedente? Ho ingannato la dea Eupalla, facendole credere che io tifassi per gli Orrendi. E lei c’è cascata! Sono una faina! Eh, che volete. Faina si nasce.

Mamma mia! Mamma mia! Mamma mia! Cos’ha fatto Mike anche sul colpo di testa di Thuram e su quel tiro di Lautaro a colpo sicuro, deviato miracolosamente sul palo. Saele è stato grande. Commovente. Ottimo Pulisic. Rabiot non poteva essere al meglio. Ma si è fatto sentire. E come! Bravo pure Bartesaghi. Lo confesso, ragazzi, non credevo alla vittoria. Sì, cullavo una flebile speranziella, quasi vergognandomene. Ma avrei firmato con il sangue per il pareggio. E, se fossi stata costretta a scommettere una grossa somma, Dio mi perdoni, avrei puntato sugli Orrendi. Sono loro i grandi favoriti, dico tra me e me, nella mia Domenica. Però…. Le cose dal lato sportivo cominciano molto bene. Il Mantova, dopo lo svantaggio iniziale, travolge lo Spezia. 4 a 1 il risultato finale. E vinciamo la Davis! A dire il vero me la prendo con Volandri. Insomma, Cobolli ha dato tutto nell’incredibile maratona mozzafiato con Bergs. Ne è uscito vincitore, ma stremato sia fisicamente che mentalmente. Adesso non ne avrà più. Metti Sonego, no? No. Il primo set dà ragione a tutte le mie paure. Flavio sembra svuotato. Non guardo il secondo set. Ormai è andata. Speriamo nel doppio. Certo che sono proprio una sensitiva! Rimetto un attimo su Rai 1, convinta che la partita sia ormai finita con la sconfitta. Invece… Siamo al Tie- break e Cobolli lo vince! E poi la spunta per 7 a 5 nel terzo. Le indovino tutte, eh! Bravo, Volandri! Ti perdono per avermi costretta ad usare nei tuoi confronti parole poco carine, derogando dalla mia naturale finezza. Ho proprio una una faccia di bronzo.

Goooolllll!!!!!!

Insomma, emozioni a gogo anche dalla serie B e dal tennis. Le prendo come un buon viatico per la serata. E’ il derby che mi cattura tutta. Non ho buone sensazioni. Speriamo vada come per la Davis. Mi piacerebbe tanto essere una sensitiva al contrario. Caro Lucio, io di notte non passo con lo sguardo la collina, per scoprire dove il sole va a dormire. No, stanotte guardo il mio Milan con il cuore in tumulto. Capire tu non puoi, Lucio mio. Tu chiamale, se vuoi, emozioni. E che emozioni! Pur sapendo bene che il marcio è nella Società, io me la sono presa anche con gli allenatori. Secondo me Pioli, Fonseca e Conceiçao sono scarsi in modo imbarazzante. Mai una volta che condividessi la formazione iniziale, l’assetto tattico. A me sembrava scriteriata la disposizione in campo di gente che non sapeva cosa fare, che non aveva un’organizzazione. Per questo non ho mai attaccato i giocatori. Sono una contestatrice a prescindere? Una tifosa di serie B? Un’incontentabile rompiscatole? Me la sono presa pure con Volandri… Però…..ora non me la prendo con Max, anche quando perdiamo punti con le piccole. Anche se non proponiamo un gioco scintillante. Vedo le grandi difficoltà a cui si trova di fronte e penso che si dia da fare per affrontarle con pragmatismo. Poco da dire sulla formazione. Mi rinfranca la presenza di Rabiot, pur capendo che Adrien non può essere in buone condizioni atletiche. Approvo la scelta di Bartesaghi al posto di Estupinian, anche se Davide, purtroppo, non è un fulmine di guerra. Impalerei chi ha voluto disfarsi a tutti i costi di Theo. Mi preoccupa Fofana. Sta facendo veramente male. Jashari non è pronto? Io metterei Ricci. Si comincia e sono molto tesa. Il cuore mi pulsa nel petto. Loro giocano meglio. Paratona di Mike su Thuram. Traversa di Acerbi. Miracolo di Magic che manda sul palo il tiro di Lautaro. Noi? Poca cosa. Il tiro mal riuscito di Bartesaghi, sul quale non arriva per un soffio Pulisic. E la splendida conclusione a giro di Christian. Finisce il primo tempo. Abbiamo sofferto. Siamo stati aiutati da Mike e dalla buona sorte. Comunque abbiamo resistito. Adesso vediamo il secondo tempo. La ripresa è stata un vulcano di violente emozioni, che al fischio finale sono esplose in colate incandescenti e in lapilli di pura felicità.

Magic! E ho detto tutto.

Cosa volete che sappiano i cicisbei che ci possiedono e ci dirigono di emozione, di passione? Di un amore senza fine? Cara Ornella, eri milanista anche tu. Che la Terra ti sia lieve. Cavalcando l’onda dell’euforia per la vittoria sugli Orrendi, vorrei essere gentile con chi so io. Ogni tanto, per disorientarlo. Ma come faccio? Lo sciagurato Gerry pensa alla NBA. Furlanette non ha rinnovato a Mike, tradendo la parola data. Come volete che Magic possa avere voglia di sedersi al tavolo con questa gentaglia? Eh, aveva giocato male alcune partite. Giusto avere un ripensamento sulle cifre, ho sentito dire da un giornalista, o pseudo tale, in orbita Milan. Perdere a zero un campione e dover spendere per sostituirlo con un portiere che varrà si e no la metà è un’operazione da deficienti. Da malvagi. O da interisti. Loro gongolano, pensando che non si troveranno più di fronte Mike l’anno prossimo. Io, invece, divento matta. Furlanette, presidente di ‘sta ceppa, leone spelacchiato, direttore tecnico dei miei stivali, volate bassi, che in alto volano schiaffi. Invece di preoccuparvi della prova costume, preoccupatevi della prova cervello, somari.

Ma non voglio guastarmi la mia felicità, pensando a certi individui. Tornando alle nostre emozioni, Lucio, a me non interessa uscir dalla brughiera alla mattina dove non si vede ad un passo. Mi emozionerebbe vedere passi fatti dal Milan verso la dimensione che gli compete. Il derby mi ha regalato squarci di Paradiso, brandelli di infinito. Arbitraggio e Var non mi sono piaciuti. Lautaro continua a godere di impunità. Può sgomitare, scalciare a suo piacimento. Non accade mai niente. Manco un giallo. Mai! Leao, invece, viene ammonito per un normale fallo di gioco. E sulla tirata di capelli che gli ha rifilato Acerbi mica è intervenuto il Var. E adesso? Godiamoci la nostra felicità e da domani pensiamo alla Lazio. Batterla sarà tutt’altro che facile. Lo facessimo, diventerebbe febbrile l’attesa di Roma Napoli. Abbiamo vinto nonostante la prestazione non brillante di Leao. Bene. Rafa giocherà meglio le prossime, anche se quello di centravanti non è il suo ruolo. Questo significa che abbiamo margini di miglioramento. E spero che un upgrade ce lo possa dare anche Jashari, al posto di uno spento Fofana. Rabiot crescerà di condizione. Nkunku? Purtroppo… Quaranta milioni sull’unghia hanno dato al Chelsea, senza fiatare, i nostri speculatori. La logica che sta sotto questa operazione non può essere calcistica. Che dire ancora della tempesta di emozioni che ha frustato ogni fibra del nostro essere in una dolce notte novembrina? Tu chiamale, se vuoi, emozioni. Io le chiamo così, perché…. Je suis Paolo Maldini. Je suis Zvonimir Boban.

Chiara

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