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La partita del tifo (Avellino)

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Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Match di quasi metà classifica quello che si svolge oggi, sabato 22 novembre alle h. 15, valevole per la tredicesima giornata del campionato italiano di calcio di Serie B 2025/2024, al “Partenio-Attilio Lombardi”, con un meteo davvero da Lupi, così come vengono chiamati gli irpini, cioè pioggia per buona parte della gara, che si svolge davanti comunque a 8.967 spettatori ufficiali, di cui 1.556 paganti e 7.411 abbonati.

Empoli che sbanca Avellino con pieno merito conquistando la seconda vittoria consecutiva, senza discussioni, dimostrandosi in crescita, sostanzialmente rinfrancato dalla “cura Dionisi”, chiudendo per la seconda volta di fila la partita con zero gol subiti e dimostrandosi nettamente superiori agli avversari, che adesso sono in crisi nera e che hanno ascoltato i primi fischi del “Partenio” in un clima pesante. Mister Biancolino sabato prossimo a Bolzano rischia il posto. L’Empoli timbra il primo gol al 17° con Elia di testa su cross di Moruzzi; al 47° del primo tempo è Saporiti a illuminare la scena con un perfetto tiro a giro dal limite dell’area che si infila all’incrocio più lontano; all’ultimo secondo è Pietro Pellegri che torna al gol a due passi dalla porta chiudendo la partita. Da rimarcare la buona prova di un po’ tutti i singoli, soprattutto, ancora una volta, del portiere Andrea Fulignati, oltreché del redivivo Saporiti.

E’ di 117 il numero esatto degli empolesi che affrontano questa trasferta in Campania. Avellino non è certo dietro l’angolo, la città irpina dista da Empoli circa 530 chilometri, e, anche se la classifica è un po’ migliorata ultimamente, non si può dire certo che sia esaltante. Quindi si può dire che la partecipazione alla trasferta sia buona. Poi sono anche belli da vedere, molto compatti, con quei bandieroni e quei vessilli continuamente agitati, tanto da sembrare anche di più. I cori si sentono abbastanza bene con almeno due secchi “Empoli! Empoli!”, misti ad altri prolungati, ad esempio “Empoli alé siamo sempre insieme a te…siamo gli empolesi…non vi lasceremo mai…”, “E quando andiamo in trasferta portiamo dietro il nostro orgoglio, di essere empolesi, di essere empolesi…” e “Siam sempre qui insieme a te per l’Empoli combatterem…”. Il settore ospiti, con l’Empoli in doppio vantaggio è su di giri e riceve una forte scarica di adrenalina al bellissimo gol di Saporiti a fine primo tempo, mentre fischia inesorabilmente il resto del “Partenio-Lombardi”. Gli empolesi sono molto carichi e fanno partire tanti cori del loro vasto repertorio, comunque pressappoco gli stessi di sempre. All’ultimo secondo Pellegri torna a iscrivere il suo nome nella tabella dei marcatori e gli empolesi presenti fanno doppia festa: per lui, che ricomincia a vedere la luce dopo quasi un anno da quell’8 dicembre 2024 a Verona, e per la squadra, che vince con un rotondo 0-3, festeggiando poi, dopo il triplice fischio del sicuro arbitro signor Forneau di Roma, sotto il settore ospiti insieme ai tifosi. La prestazione della Maratona “Emiliano Del Rosso” in trasferta può definirsi quest’oggi su livelli piuttosto buoni.

La Curva Sud di Avellino è molto compatta ma anche critica nei confronti della squadra. Parte con cori tipo “Eh oh eh oh eh oh eh oh eh oh eh oh eh oh ah…Avellino dai noi non ti lasceremo mai…dai lotta e vinci insieme a noi…” e “Avellino olè! Non mollare perché c’è la curva che canta per te!”. Da segnalare che sono molto belli gli striscioni “Lioni” e “Veterani”, e la pezza “Andrea e Virgilio con noi, nei Distinti superiori. Sullo 0-2, alla fine del primo tempo, sono molti i mugugni. Poi la Curva Sud riprende il tifo con “Avellino olé Avellino olé”, “A quel punto un grido si alzerà Avellino vinci ancora per gli utrà…” ed “Oh oh oh oh oh oh oh Avellino…”. I cori degli avellinesi sono anche piuttosto originali e nel bel mezzo di questi cori, verso la metà del secondo tempo, viene srotolato un bandierone copricurva che ricorda l’anniversario del forte terremoto avvenuto esattamente alle 19,34 del 23 novembre 1980, 45 anni fa. Sul copricurva sono impressi dei bambini che giocano tra le macerie in bianco e nero, con in cima esposto lo striscione “E mai chinammo il capo ai colpi della sorte…”, e ai piedi l’altrettanto bello “Rincorrendo la vita, superando la morte”. Uno spettacolo applaudito da tutto lo stadio, compreso il settore empolese ovviamente. Il “Partenio” canta “Irpinia! Irpinia!” e “Lupi! Lupi!”, e sono momenti davvero da brividi. Nel finale, nonostante lo 0-2, gli avellinesi cantano molto, cercando di onorare l’anniversario del terremoto del 1980. La squadra di casa però, pur avendo alcune occasioni propizie, non gioca bene, ed è quindi l’Empoli ad avere nettamente la meglio. Con il pubblico del “Partenio” che fischia quindi sonoramente, e in modo impietoso, dopo il finale. La curva avellinese sventola alcuni bandieroni ma nel complesso non è molto colorata, forse anche perché infastidita dalla pioggia. La prestazione del tifo avellinese si può considerare su livelli piuttosto buoni.

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