Roma in volo. E il meglio deve ancora venire
A Roma la fantasia non va mai in pausa. E così, mentre la classifica racconta una squadra che guarda tutti dall’alto, in città spuntano murales e soprannomi: Gasperini è già diventato “San Piero”. È il simbolo di un entusiasmo che cresce di settimana in settimana, alimentato dai risultati e da un’identità che ormai ha preso forma.
Il tecnico, reduce dal rosso esagerato di Cremona che potrebbe costargli due giornate di squalifica, non si nasconde più. «Il terzo gol di Wesley è stata una svolta, ora abbiamo più sicurezza anche in fase offensiva», ha detto dopo l’ultima vittoria. Dichiarazioni che trovano conferma nei numeri, perché questo primo terzo di stagione è impressionante: la Roma, insieme all’Arsenal, vanta la miglior difesa d’Europa, mentre l’attacco ha iniziato a spaventare davvero la concorrenza.
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I giallorossi hanno segnato 9 gol nelle ultime 5 partite, quasi 2 reti a gara, il doppio rispetto alla media registrata nelle prime 11 giornate (11 gol totali). Un salto di qualità evidente, accompagnato anche da un segnale importante sul fronte infortuni: Dybala e Bailey si sono allenati parzialmente in gruppo e puntano la sfida contro il Napoli.
Il vero carburante, però, viene da una crescita che si muove su tre binari. Il primo è mentale: la squadra segue Gasperini in tutto e per tutto, e da questa sintonia nascono i boom di rendimento di Mancini, Svilar, Wesley, Koné e Soulé, oltre alle rinascite di Celik, Cristante, Hermoso e Pellegrini.
Il secondo riguarda la parte atletica. La Roma corre, e corre per 90 minuti, senza cali. Quando gli avversari rallentano, i giallorossi accelerano. Il preparatore Borelli ha calibrato il lavoro per avere il picco tra novembre e febbraio: secondo lo staff, il meglio deve ancora arrivare.
Infine c’è il fronte tattico. Dopo quattro mesi, la squadra ha metabolizzato il gioco di Gasperini, migliorando prestazione dopo prestazione e mantenendo gli stessi parametri difensivi costruiti negli anni con Mourinho e Ranieri. Lo conferma anche Gianluca Mancini, premiato ieri alla 42ª edizione del Beppe Viola: «Se siamo a questo punto è perché lo meritiamo. Ce le sudiamo le partite. Roma-Napoli sfida scudetto? È presto per dirlo, c’è ancora tanta strada».
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Fonte: Leggo
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