Roma, tutto nel primo tempo: Soulé e Pellegrini, 2-0 ai Rangers
LEGGO (F. BALZANI) - La Roma riprende quota anche in Europa. A Glasgow la squadra di Gasp si impone senza troppi problemi chiudendo la pratica scozzese nel primo tempo e gestendo giusto con qualche patema iniziale la ripresa.
I giallorossi hanno preso subito in mano il copione del match grazie alla regia di Cristante e alla ritrovata vena di Pellegrini . E proprio sull'asse della vecchia guardia nasce il vantaggio dopo 13 minuti. A mettere la ceralacca è Soulé che di testa trova il suo primo gol in Europa League . L'argentino ci riprova una manciata di minuti dopo ma trova la parata di Butland . Così come a San Siro la Roma impone gioco e condizione fisica nei primi 40 minuti. E stavolta segna pure. Al 36' azione perfetta: palla tagliata di Mancini , stop e assist di Dovbyk e piatto delicato di Pellegrini che ammutolisce l'Ibrox Park. La Roma prova a chiudere i giochi ma prima Soulé fa la barba al palo poi è Cristante a sparare alto.
Nella ripresa i Rangers provano a fare la voce grossa e ci vuole il talento di Svilar per impedire i tentativi di rimonta. L'approccio a Gasp non piace, così ecco l'ingresso di Koné ed El Shaarawy . Da quel momento in poi i giallorossi gestiscono bene andando ancora vicini al tris con Celik che si divora il gol a un centimetro dalla porta sguarnita. La Roma risale la classifica e si porta a 2 punti dalle prime otto, il che vorrebbe dire accesso sicuro agli ottavi. Intanto si gode la crescita di gioco e personalità che si era vista anche a San Siro.
«Prova convincente - ammette Gasperini -. vincere in questi campi e con questi ambienti non è mai facile. Sul piano atletico è stata impegnativa. Stiamo crescendo dal piano della prestazione anche se non sempre otteniamo il risultato. Credo sempre che queste prestazioni diano convinzione».
Felice anche Pellegrini. «Ho passato un'estate difficile, ci voleva questo gol - ammette il numero 7 -. Sono molto contento e mi sento più libero di testa, Gasp è un tipo esigente ma ha capito quali sono le corde giuste da toccare. E' per me un piacere da giocatore e da tifoso che sia lui l'allenatore della Roma».

