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Di Fusco, Scozzafava, Arpaia, Padovan, Galdi e Fabbroni a Radio Napoli Centrale

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Di Fusco: “Giocatori decisivi troppo stanchi, non è normale a questo punto della stagione”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto l’ex calciatore e allenatore Raffaele Di Fusco: “In Champions ora è tutto molto più difficile, ma se il Napoli gioca da Napoli è tutto possibile. Il problema è che non vedo il vero Napoli. Troppi giocatori sono stanchi e non stanno rendendo come dovrebbero. A questo punto della stagione mi aspetterei più brillantezza. Quando si è stanchi il margine di errore si alza tantissimo. Penso agli errori di McTominay. Peccato perché l’Eintracht è una squadra sicuramente alla portata, e non basta dire che si sono chiusi a catenaccio. Lang non ha fatto male, ma gli altri non riuscivano a superare l’avversario nell’uno contro uno. Hojlund ieri non c’era, e nemmeno McTominay. Di Lorenzo e Anguissa non hanno sostituti naturali. Nonostante ciò il Napoli è primo in classifica e ha la possibilità ancora di qualificarsi in Champions”.

Scozzafava: “Conte vede che la sua squadra ha le gambe pesanti. Ha lanciato un messaggio anche a se stesso”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto la giornalista del Corriere della Sera Monica Scozzafava: “Il Napoli poteva fare qualcosina in più anche senza rischiare troppo. Nell’area avversaria ci sono arrivati, ma senza precisione. È evidente che questo è un momento difficile per gli attaccanti. Scelte sbagliate e mancanza di precisione. E poi non c’è chi rifornisce Hojlund. Così diventa tutto più complicato. Qualcosa in più il Napoli doveva fare. Conte sa perfettamente cosa non gli sta dando questa squadra. Le parole dell’allenatore sugli impegni ogni tre giorni? È la prima volta che il Napoli affronta la Champions con questa nuova formula e con la gestione che vorrebbe Conte. Quel suo “dobbiamo crescere” è un messaggio indirizzato a tutti, anche a lui stesso. Forse si sta accorgendo che la squadra ha gambe pesanti e forse serve qualcosa di più da parte di tutti, per questo ha lanciato un messaggio anche allo staff medico e tecnico”. 

Arpaia: “Elmas piace molto a Conte: è un giocatore più maturo rispetto a quello che se ne andò al Lipsia”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Gennaro Arpaia de “Il Mattino”: “Il Napoli lo scorso anno ha vinto lo scudetto segnando poco, ma faceva un calcio con delle caratteristiche precise, sfruttando una tipologia di gioco che oggi non può essere fatto. L’esperimento Neres centravanti è andato bene con l’Inter ma non si può utilizzare sempre. C’è un trend sicuramente negativo ma ci sono anche delle occasioni che devono essere sfruttate. Il Napoli in Europa ha fatto vedere delle cose migliori, eppure ha soltanto quattro punti. Elmas? Avevamo capito che era piaciuto molto a Conte e con l’Eintracht ha fatto la sua parte. Oggi è più maturo e più pronto rispetto a quello che abbiamo lasciato andare al Lipsia. Si è calato bene nel ruolo di esterno alto a sinistra, ma a questo Napoli manca un elemento fondamentale come De Bruyne, che era entrato nel 60% dei gol segnati dal Napoli. Conte lo ha spiegato bene: questo percorso va seguito con coerenza provando a risolvere le problematiche che ci sono”. 

Padovan: “Conte deve capire che società e tifosi si aspettano qualcosa di più. Qualche volta può fare autocritica”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Giancarlo Padovan: “Al Napoli manca brillantezza, quella che non si è vista nemmeno col Como. Quando Conte dice che sarà un anno difficile non ha torto, ma deve capire che la piazza è diventata più esigente, il presidente ha speso tanto e si aspettava una Champions diversa. Tanti critici come me da Conte si aspettano sempre qualcosa di più, quindi appunto l’allenatore qualche critica deve aspettarla. È vero che il Napoli è in testa in campionato, ma potrebbe avere qualche punto in più sia in Europa che in Serie A. Diventa difficile fare le rotazioni se si escludono dei giocatori. Il Napoli ha tante competizioni, e essere grandi significa attrezzarsi da grandi. Conte non deve sorprendersi se qualcuno gli chiede di più. Gli manca un po’ di autocritica. Lui è un’ottima persona e un bravo comunicatore, ma dopo quella disastrosa partita di Eindhoven mi sarei aspettato parole diverse. Lui ha un credito enorme a Napoli, e per questo può permettersi di fare qualche volta anche autocritica. Io non vedo il Napoli di Conte”. 

Galdi: “Napoli squadra più di pensiero che di fatti. In Champions occhio alla differenza reti”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto la giornalista della “Gazzetta dello Sport” Guendalina Galdi: “Il problema del Napoli è l’attacco. Due tiri in porta contro l’’Eintracht sono pochi. Se il Napoli avesse preso gol sarebbe stato grave. Gli azzurri hanno rischiato anche di perdere. La corsa ai playoff per me resta possibile, ma evitando di fare calcoli. Avere il Chelsea all’ultima giornata è un vantaggio. La squadra di Conte dovrà capitalizzare al massimo le gare in trasferta. Bisogna però mettere mano alla fase offensiva, perché in Europa bisogna fare sicuramente di più. Bisogna fare attenzione alla differenza reti. Lo scorso anno alla Dinamo Zagabria non bastarono gli 11 punti che hanno portato altre squadre a passare il turno. In quel caso fu fatale la differenza reti. Doppio centravanti? L’importante è mantenere alta la produzione offensiva, ma nel caso del Napoli questa produzione va creata in qualche modo. Questa squadra mi pare più di pensiero che di fatti”. 

Fabbroni: “I tifosi mugugnano perché non vedono la proposta di gioco che era stata prospettata”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “Il Napoli ha il tempo di migliorare la classifica Champions e passare il turno. Ma se ci fermiamo all’evento, ossia la partita contro l’Eintracht, bisogna dire che gli azzurri sono stati largamente insufficienti. I tedeschi sono venuti a fare le barricate, dando la sensazione di non voler vincere il match. Il Napoli ha creato delle palle gol, ma nemmeno troppo chiare. Si apre ora un problema di gestione: lo 0-0 contro il Como può anche soddisfare, ma in Champions è stato un risultato deludente. Secondo me Conte non può dire che il Napoli si sta abituando solo ora a giocare ogni tre giorni. La squadra ha fatto per 14 anni l’Europa, anche ad alti livelli. Va bene crescere, ma il comandante di questa crescita è lui. La società ha soddisfatto Conte al 100%, spendendo tanto e dandogli i giocatori che voleva. Se la tifoseria mugugna e non si identifica in questa squadra sta alla società riscattarsi e trovare la strada giusta per una proposta di gioco che fino ad ora si è vista molto raramente”. 

 

RADIO NAPOLI CENTRALE

 

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