Quattro chiacchiere con… Alessandro Marmugi (Radio Lady)
Abbiamo scambiato alcune battute con il collega Alessandro Marmugi (Radio Lady) per provare a fotografare il momento degli azzurri.
Momento indubbiamente difficile per i colori azzurri questo. La società era partita a fari spenti, la costruzione della squadra è stata lenta, complessa e rivoluzionaria ma, ti chiedo se ti saresti mai aspettato dopo undici gare questo tipo di risultati e di non evoluzione sul piano del gioco?
“Beh, sicuramente ad inizio stagione non ci saremmo aspettati una classifica del genere anche se bisogna essere onesti, a memoria non c’è un anno post retrocessione che sia filato liscio, a partire dalla prima serie A degli anni 80. Forse l’unica eccezione è l’anno targato Mario Somma. Purtroppo le retrocessioni lasciano sempre delle scorie. Qualche difficoltà era fisiologica, soprattutto con una squadra completamente rivoluzionata. Certo è, che in questo momento qualcosa non funziona per il verso giusto. Ora come ora bisogna pensare solamente a togliersi da questa zona pericolosa e nient’altro. Gli obiettivi passati, futuri non devono interessare. Al momento i valori espressi sono questi e l’Empoli deve cercare il prima possibile di dare una spallata alla classifica, sapendo che sarà una stagione, comunque vada, di lotta e di sofferenza”.
Si parla di problema mentale, questo anche quanto dichiarato da Dionisi dopo la gara di Chiavari. Premesso che noi non siamo nè allenatori, nè psicologi, ma come si può uscire a tuo avviso da questo momento?
“Sicuramente c’è un problema mentale da affrontare, oltre ad alcuni problemi tecnico-tattici da eliminare. Il lavoro quotidiano è la prima medicina per uscire da queste situazioni e poi sicuramente la squadra deve trovare quella leggerezza che Dionisi chiede. Su questo gruppo credo pesi molto la mancanza di esperienza, ma soprattutto di figure in grado di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà. Sia da un punto di vista tecnico che di leadership in senso assoluto. Ok Fulignati, ma parliamo di giocatori di movimento. Ci sono ragazzi che si stanno dando molto da fare in questo senso, che arrivano da promozioni importanti, ma hanno pur sempre 25/26 anni. A mio avviso la mancanza di figure esperte si sente non solo a livello mentale, ma di gestione in campo: profili più esperti possono aiutare tantissimo anche i tuoi giovani in rosa a crescere. Anche solo a capire un movimento, una lettura di una situazione o di un momento della partita. Nella gestione dei momenti negativi. Non essendoci un numero importante di queste figure, i ragazzi in questo momento devono prendersi la responsabilità di prendere in mano l’Empoli e non devono vivere questo come un problema ma come un’opportunità. Il rischio in questo momento è di avvertire pesantezza. Credo che il mister e la società debbano aiutare la squadra a cambiare la prospettiva: l’Empoli non deve vincere, l’Empoli vuole vincere. Se parli con un gruppo di gente esperta puoi ragionare in un certo modo, se parli con un gruppo giovane devi ribaltare il paradigma”.
Si discute molto di possibile cambio tattico, soprattutto di un ritorno ad una difesa a quattro. Credi che questa squadra, ad oggi, abbia le caratteristiche per questo e, sempre secondo te, dove si annidano i problemi tecnici maggiori?
“Mi sembra chiaro che una squadra che prende gol ad ogni gara debba rivedere qualcosa. Penso che Dionisi, lavorerà su una possibile variante, magari un 4-2-3-1 o 4-2-4. Non aspetterei la sosta per apportare questo cambiamento, ma proverei già da sabato. Il problema è che ripartire da zero è un’incognita e rischi di togliere le poche certezze che la squadra ha maturato, ma è un rischio che l’Empoli si deve prendere. Credo che la strada da intraprendere sia quella dei concetti semplici, pochi messaggi, chiari e soprattutto di mettere in condizione i singoli di tirare fuori i loro valori e le loro doti migliori. Credo che la chiave di questa squadra si trovi a centrocampo, dove al momento è difficile immaginarsi un terzetto definito. In questo momento credo che si debba puntare più sulla fisicità che sul palleggio, sulla possibilità di vincere i duelli, di dominare le seconde palle. Problema che purtroppo accompagna la squadra sin dall’inizio della stagione.”
Indubbiamente a Dionisi va dato tempo. Possiamo però dire che la “scossa” non è arrivata…
“Dionisi è arrivato e intelligentemente ha cercato di calarsi nella realtà mettendo a punto qualche modifica di base. Squadra corta tra i reparti e compatta, più equilibrio nella fase difensiva e mi sembra di vedere che ha anche cercato di lavorare molto da un punto di vista fisico. A mio avviso sono letture corrette, ma quella che in gergo si chiama scossa non arriva solo dal cambio tecnico, deve anche essere il moto d’orgoglio di un gruppo, che però se è molto giovane, alle volte fatica a calarsi in determinate dinamiche. Magari non le ha mai vissute, non sa come rapportarsi proprio come gruppo a certe difficoltà, semplicemente perché non ci ha mai avuto a che fare. Io più che nelle scosse, che alle volte danno la botta di elettricità e poi fanno saltare la corrente, perdonami la battuta, credo nelle lampadine a led, che partono con la luce tenue e poi si riscaldano piano piano fino a illuminare tantissimo. Ecco Dionisi deve provare a fare questo, costruire un’identità e arrivare al risultato, anche se il tempo in questo momento non è dalla sua parte”.
Adesso con il Catanzaro diventa quasi imperativo fare risultato pieno, magari convincendo… andare alla sosta in altro modo sarebbe deleterio…
“Non mi illudo che i problemi si possano risolvere in una settimana, soprattutto giocando contro una squadra come il Catanzaro che vive un momento di forma strepitoso. I punti però sono fondamentali, credo che si possa trovarli solo con una squadra che va in campo libera, senza paura, nel suo stadio, tra la sua gente. Niente obblighi, solo la voglia di giocare a calcio, di rischiare la giocata, fare una corsa in più per il compagno. Una squadra così giovane, come sostiene Dionisi, deve essere spensierata e libera mentalmente. Solo così si può sperare di invertire il trend negativo e rimettere a posto le cose”.
L'articolo Quattro chiacchiere con… Alessandro Marmugi (Radio Lady) proviene da PianetaEmpoli.

