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De Giovanni, Fabbroni, Di Fusco, Nenci, Buscaglia e Zille a Radio Napoli Centrale

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De Giovanni: “Maradona avrebbe potuto dare ancora tanto a tutti noi. A Napoli non sarebbe mai morto da solo”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto lo scrittore Maurizio De Giovanni: “Maradona avrebbe compiuto solo 65 anni, ed è già morto da 5 anni. È una cosa tristissima. Pensiamo a quanto altro avrebbe potuto dare. Abbiamo perso tanto, il suo lato umano è stato spesso sottovalutato. Le conversazioni con lui erano sempre interessanti. Sono addolorato al pensiero che sia morto da solo: a Napoli non sarebbe mai successo. Largo Maradona? La città ha scelto questo luogo e ne ha fatto un tempio. Un punto di riferimento dedicato a una persona con la quale condividere la nostra identità. Credo che lui in quel largo non ci sia mai stato, ma ormai questo luogo è diventato emblematico e deve essere conservato. Grandissimi personaggi del calcio sono andati lì, perché è lì che Maradona viene ricordato. Questo non vuol dire che non debba essere preservata la legalità e la sicurezza. È una problematica comune ai centri storici delle grandi città. Bisogna attrezzarsi e mettere a posto le cose. Di certo non può essere chiuso”. 

Fabbroni: “Como squadra europea, non facciamoci ingannare dal nome”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “Il Como è una squadra che gioca a calcio, una delle poche che punta sui giovani e non sui nomi altisonanti. Contrasta bene con il calcio triste che vediamo in Italia. Al “Maradona” arriverà una squadra al quinto posto e piena di energia, che già oggi è saldamente in Europa. Al di là del nome si tratta di un’avversaria abbastanza pericolosa. Non parlo di un impatto come l’Inter, ma anche il Como ha delle caratteristiche che possono mettere in difficoltà il Napoli così come altre squadre. Il Napoli non deve lasciare il pallino in mano agli avversari. Gli azzurri devono spezzare i loro triangoli e togliergli il pallone. Sarà difficile fare la partita. Serve un Napoli attento e pronto a pungere”. 

Di Fusco: “Diego un paladino per i napoletani. Come lui non ne nasceranno altri”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto l’ex calciatore Raffaele Di Fusco: “Compleanno di Maradona? Da un lato è bello festeggiare questa data, ma dall’altra è un pensiero triste, perché Diego se n’è andato troppo presto. È venuto a mancare prematuramente un grande uomo, e chi lo ha conosciuto usa queste parole. Lui ha sempre e solo fatto male a se stesso, e mai agli altri. Non voglio parlare dell’atleta e del professionista, ma della persona. Il ricordo per noi napoletani è sempre vivo per questo super eroe. Quando arrivò la notizia del suo arrivo non ci credevo. I super eroi sono immortali e lui lo sarà sempre. Un altro come lui? Diego era un genio, e come lui non ne nasceranno più. Possiamo parlare di grandissimi calciatori, ma non di geni come lui. Diego era immancabile, e le sue mosse erano impossibili da prevedere. Quello che abbiamo visto in campo era la metà di quello che si vedeva negli allenamenti, faceva cose impressionanti. Come lui non ne nasceranno più. Lui è stato un paladino per tutti i napoletani”.

Nenci: “Il Como non è solo Paz e Fabregas, è una grande realtà”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista de “La Provincia di Como” Nicola Cenci: “Si parla del Como come una realtà nuova, e questo è sicuramente vero. Ma sulle copertine ci vanno soltanto Paz e Fabregas, però il Como è molto di più. Questa è una grande realtà, ormai concreta. È un progetto. La tifoseria è pronta al fatto che prima o poi si arriverà in Europa. Questo club lavora bene. Pur avendo disponibilità finanziare sta dimostrando di azzeccare le scelte dal punto di vista calcistico, senza buttare via soldi. Ecco perché c’è la sensazione che questo Como può davvero arrivare lontano. La squadra è stata costruita con competenza, e già oggi si può parlare di una realtà che penso abbia pochi paragoni”. 

Buscaglia: “Il Como vale una big. Nico Paz uno dei cinque giocatori migliori in Italia”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista e telecronista di Dazn Ricky Buscaglia: “De Bruyne? È chiaro che il Napoli abbia perso un giocatore rilevante. È stato l’uomo dell’estate. Ho sempre visto Conte molto felice di avere De Bruyne dalla sua parte, anche se l’adattamento del belga in un calcio diverso stava richiedendo tempo. Ma penso che sarebbero stati raggiunti alti livelli, ed è un peccato perdere adesso un giocatore così importante. Il Napoli deve rinunciare a un valore aggiunto molto importante. Nico Paz non in grande spolvero? Il Como andrà in Europa a occhi chiusi. Oggi vale una grande del campionato e può solo migliorare. Nico è uno dei cinque giocatori più forti del campionato e un allenatore che farà parlare di sé. Questa partita per il Napoli vale un big match, sarebbe un errore folle sottovalutare questa che è una squadra fortissima, che può solo migliorare e a gennaio può spendere più di tutti”. 

Zille: “De Bruyne mai stato un problema, ma il 4-3-3 è il modulo forse più equilibrato per il Napoli”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto la giornalista di Dazn Federica Zille: “L’Inter contro la Fiorentina è entrata in campo un po’ contratto, ma poi si è presa i tre punti con merito. La Fiorentina in questo momento è un’avversaria complicata da comprendere. Di certo per i nerazzurri è stata una settimana complicata. Prima la sconfitta a Napoli e poi l’incidente che ha coinvolto Martinez. Le strategie mentali di Antonio Conte sono andate a buon fine. Non è un caso che l’allenatore abbia innescato il nervosismo di Dumfries. Da lì si è statenato il parapiglia. Forse aveva capito che sul 2-1 la partita poteva davvero riaprirsi. Il tema di un’Inter nervosa è venuto fuori, e credo che Conte sia stato molto incisivo anche nel dopo partita con le sue dichiarazioni. Infortunio De Bruyne? Non penso che ci sia stata una questione di moduli o di atteggiamenti. Non penso che possa essere considerato un problema, ma la coesistenza con tanti giocatori di peso a centrocampo ha creato degli equilibri nuovi che l’allenatore stava cercando. Abbiamo visto come McTominay si muove meglio nel 4-3-3, ma questo non vuol dire che il problema era De Bruyne. Forse il 4-3-3 è il modulo più bilanciato”.

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