La partita del tifo (Sampdoria)
Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Una gara che alla vigilia veniva indicata da quasi tutti gli addetti ai lavori come uno scontro al vertice e che invece stasera, martedì 28 ottobre 2025, alla decima giornata di questo campionato italiano di calcio di Serie B 2025/26, somiglia molto più ad una sfida-salvezza dando un’occhiata alla bassa classifica delle due squadre. Si gioca alle 20,30, con meteo pressoché perfetto, davanti ad un pubblico certo non numeroso. Gli spettatori ufficiali sono infatti 5.927, di cui 1.421 paganti.
Un pareggio tutto sommato giusto in una partita davvero brutta, con nessun tiro in porta nel primo tempo, male interpretata da entrambe le squadre. Tantissimi errori da una parte e dall’altra, diversi i problemi da risolvere per ambedue le compagini. L’Empoli gioca gli ultimi 25 minuti in inferiorità numerica per l’espulsione, causa doppia ammonizione, di Elia. Poi, piuttosto casualmente passa in vantaggio con Popov al 77°, su disattenzione della difesa doriana. Palla al centro e la Sampdoria pareggia con l’azione più bella della partita: Barak mette al centro per Cuni che devia di testa a due passi da Fulignati e insacca all’80°. Gabriele Guarino, sicuramente uno dei migliori in campo, almeno da parte empolese, per poco verso la fine sfiora il vantaggio azzurro. A tempo ormai scaduto espulso anche Ferri della Sampdoria.
Sono soltanto 61, esattamente, i tifosi della Samp presenti stasera al “Carlo Castellani”, sistemati al quarto spicchio partendo dalla Maratona. Tra le poche pezze blucerchiate anche due del “Sampdoria Club Certaldo”. Potrebbero essere stati sicuramente una marea in più i doriani se non ci fosse stato il divieto di trasferta, il divieto di acquistare quindi il biglietto, per i tifosi della Doria della città di Genova e provincia. Ovviamente in questo caso vale (varrebbe) il principio di “o tutti o nessuno”. I motivi sono da ricercare nei disordini causati a Chiavari dai tifosi sampdoriani prima e dopo il match Virtus Entella-Sampdoria di venerdì 17 ottobre 2025, che hanno incrinato definitivamente i rapporti tra le due tifoserie. Dopo il triplice fischio del derby ligure, alcuni tifosi chiavaresi che erano dentro la loro sede della Gradinata Sud, sono stati sorpresi da un gruppo più numeroso di doriani che avrebbe tentato di fare irruzione all’interno e compiere dei danni. Poco dopo nelle chat e sui social c’è stata una larga diffusione di immagini, video e soprattutto di audio che ricostruivano l’accaduto parlando di devastazione alla casa del gruppo organizzato della Virtus Entella, e di tifosi feriti all’interno, ma i diretti interessati biancocelesti hanno smentito questa versione dei fatti. Non si può ovviamente giudicare, mancando ogni parvenza di gruppi ultras, il tifo sampdoriano. Voto: n.g.
L’Empoli gioca col lutto al braccio per la morte di Silvano Bini, per ben 49 anni, dal 1947 al 1996 nell’Empoli Football Club, dove ha ricoperto in pratica ogni incarico, da Vice Segretario a Segretario, da Direttore Sportivo a Direttore Generale, fino a Presidente, ed è stato un grande talent scout. La Maratona gli dedica durante la partita gli striscioni “Ciao Silvano” ed “Un pezzo di storia se ne va ciao Silvano”. Il cuore caldo del tifo azzurro parte subito con un buon tifo e, nonostante vi siano larghi vuoti, non manca certo il colore, con diversi bandieroni e stendardi, nonché numerose pezze. Ne spiccano alcune verso la Curva Sud come “Fab Empoli”, “Disagio Sociale” ed “Empoli 1920. I primi cori ad essere alzati sono “Alé forza azzurro alé, alé forza azzurro alé, alé forza azzurro alé, alé forza azzurro alé, ohohohoh…”, con annessa sciarpata, e “Forza azzurro vinci per noi, forza azzurro vinci per noi!”. La partita è noiosa ma la Maratona è piuttosto in forma e non si fa condizionare dallo scialbo spettacolo. Viene scandagliato un po’ tutto il repertorio dei cori abituali del tifo azzurro. Si va da “Alé alé forza l’azzurro alé, combatti con il cuore e vinci per gli ultrà…”, a “Quando l’azzurro segnerà, la Maratona esploderà, in un boato che farà tremar la terra e il mar…”, da “Empoli alé alé, canto solo per te, sempre ti sosterrò, e mai ti lascerò…”, a “Questa è la lotta che noi sosteniamo contro diffide e per la libertà, in ogni stadio ovunque ci siamo, e forza azzurro vinci per gli ultrà…”. Tra le pezze spesso presenti in casa e in trasferta, non scordiamoci quella dei “Cannoli Azzurri”, tifosi siciliani ma che tifano Empoli. Segue poi “Sacrifici e chilometri, diffidati liberi…ovunque andrai io ti seguirò e per l’Empoli combatterò…”. A ridosso dell’intervallo si sente purtroppo male una persona, per fortuna poi non è niente di grave. Si riparte col tifo andando nel classico: “Alé alé ohoh, alé alé ohoh, e forza azzurro alé, gli ultrà son qui con te, lotta per vincere…” e “Siam sempre qui insieme a te per l’Empoli combatterem…”. Viene poi srotolato dal gruppo principale “Desperados Empoli” lo striscione “Per sempre Skrondo”, al secolo Andrea Vinti, morto purtroppo improvvisamente il 28 ottobre 2008, durante una vacanza in Brasile, a soli 35 anni, uno dei fondatori degli “Ingrifati Perugia”. Segue il coro “Onoriamo gli ultras scomparsi!”. Si cantano molti cori ancora in Maratona, soprattutto quando l’Empoli rimane in 10 per l’espulsione di Elia. Ad esempio “Forza azzurro alé alé non mollare sai perché quando in campo scenderai non ti lasceremo mai lotta e vinci insieme a noi…”. Empoli in vantaggio con Popov sul coro “E forza azzurro Empoli ti ama tutta la settimana io penso solo a te…”. Il vantaggio dura solo due minuti ma il tifo non si scoraggia e riparte subito con “E’ la mia vita è per sempre insieme a te…ovunque andrai non ti lascerò mai…”. C’è tempo per un altro paio di cori prima del fischio finale del signor Piccinini di Forlì. Nello stadio si sentono tanti fischi, ma anche qualche coro di incoraggiamento classico come “Forza ragazzi!” ed “Empoli! Empoli!”, ovviamente da parte della Maratona inferiore. La prestazione del tifo azzurro sarebbe su livelli davvero buoni, ma va ovviamente, sicuramente, considerato che mancava la controparte, l’opposizione, per così dire, per cui leviamo qualcosina alla prestazione generale. Voto: 8-.
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