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Rigore assurdo che compromette la partita, Conte si dimentica che nel 2019…

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L’Inter non centra l’ottava vittoria di fila cadendo al Maradona per tre a uno. Una gara ricca di polemiche e – purtroppo – anche di infortuni. Dato però il pareggio interno del Milan contro il Pisa la classifica rimane corta e la possibilità di giocare già mercoledì – data in cui tornerà finalmente a spingere anche il tifo organizzato -, da ai ragazzi di Chivu una possibilità di riscatto immediato.

Rigore assurdo che indirizza la gara

Il gol che sblocca la partita nasce dal contatto Mkhitaryan-Di Lorenzo, in cui secondo i più autorevoli esperti in ambito di moviola è il difensore napoletano ad allargare la gamba per procurarsi il rigore. L’arbitro Mariani inizialmente lascia andare l’azione, ma dopo 30 secondi (probabilmente su segnalazione del quarto uomo) torna sui suoi passi ed assegna il rigore! Il Var incredibilmente non interviene.

Fino a quel momento erano stati i nerazzurri a giocare un calcio nettamente superiore ai padroni di casa. De Bruyne, realizza il rigore ed esce poi per infortunio. Nel giro di un minuto la partita perde due protagonisti fondamentali nei due scacchieri tattici.

Il Napoli inserisce Oliveira, per l’Inter dentro l’ex Zielinski. Ma le polemiche non finiscono qua, prima un’incomprensione su una possibile doppia ammonizione di Gilmour nel finale di primo tempo.

L’Inter non reagisce

L’Inter nel secondo tempo però non reagisce, anzi è ancora il Napoli a segnare con Mctominay. Un lampo arriva con il rigore di Calhanoglu, a cui segue il battibecco Lautaro-Conte che riattiva qualche ruggine dal passato. Ma di fatto la reazione nerazzurra si esaurisce qui. Il Napoli senza ancora con Anguissa al 66esimo e chiude di fatto la partita. L’Inter non riesce mai a far male. Chivu prova il triplo cambio della disperazione, togliendo Barella, Calhanoglu e Dumfries e inserendo Frattesi, Luis Henrique e Sucic, ma la squadra non ha la forza per cambiare la partita.

Post gara infuocato

Sul rigore ovviamente si è discusso tanto nel post gara con addirittura il Presidente Marotta che prende il microfono:

Episodio determinante, l’arbitro non può farsi condizionare da un assistente – al di là del rigore che sicuramente ha condizionato la partita, il Napoli ha ha meritato la vittoria

Sull’episodio anche Conte:

“L’Inter appena può manda Marotta, a noi vengo io a parlare. Secondo me una grande squadra deve fare le corrette valutazioni e capire perché oggi ha perso, e non appellarsi a questo perché crei degli alibi ai calciatori e all’ambiente. Io da allenatore non l’avrei mai permesso ad un mio dirigente”

Ma lo stesso Conte forse, si è dimenticato che nel 2019 fu proprio lui a invocare una presa di posizione del proprio dirigente (all’epoca allenava proprio l’Inter.

Chivu tra il percorso di crescita e il rammarico per la gara

L’allenatore dell’Inter invece non cerca alibi

“Voglio parlare di calcio e della partita. Di quello che di buono nel primo tempo abbiamo fatto. Siamo stati in partita, abbiamo preso quasi due pali, abbiamo poi forzato la reazione nel secondo tempo e abbiamo perso equilibrio per riprendere la partita sempre”.

Sul rigore:

“Non possiamo chiedere a nessuno, aspettiamo la spiegazione. Non dobbiamo trovare scuse o alibi, dobbiamo pensare al nostro gioco, e pensare a non farci colpire dalla frustrazione. Bisogna essere sempre propositivi, tanto le decisioni non possiamo cambiarle”.

Infine sulle parole di Conte:

“La società ha il diritto di fare ciò che pensa sia giusto, io per mantenere la coerenza non verrò mai a lamentarmi qui, ho un approccio diverso di vedere il calcio rispetto ad altri e lo manterrò fino alla fine”.

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