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Pagelle Milan – Pisa 2-2

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Alla fine del primo tempo ho pensato: “Finalmente potrò scrivere nella pagelle che sono finiti i tempi in cui non si poteva dominare l’Empoli a San Siro”. Non ho nemmeno terminato di formulare la frase, nel mio cervello, che è iniziato il secondo tempo e abbiamo ammirato i nostri eroi entrare con il braccino corto e la presunzione di averla già vinta.

Pochi giorni fa scrivevo che prima o poi i nodi vengono al pettine. Stasera abbiamo avuto la dimostrazione che la nostra rosa ha molte delle seconde linee completamente inadeguate non solo alla serie A, ma al giuoco del calcio in generale.

Ha ragione Allegri a dire che è ancora lunga e che ci sarà parecchio da lavorare. Mercoledì ho avuto modo di ammirare la cifra tecnica esibita dal Real Madrid contro la Juve. Ecco, ad oggi parecchi dei nostri possono pensare di giocare in quel modo solo alla PlayStation.

E per sopperire alla mancanza di tecnica ti serve la garra e la concentrazione. Cose che oggi ci sono state per troppo poco tempo, perchè dal 46esimo all’80esimo abbiamo avuto un black-out le cui avvisaglie si erano già viste domenica scorsa.

Solo che stavolta il Dio del Calcio ha ben pensato che era già troppo il goal concesso ad Athekame, e quindi lo slalom di Saelemakers doveva uscire a lato.

Questa squadra deve capire che, purtroppo, è troppo fragile per pensare di segnare il primo e gestirla senza colpo ferire. Soprattutto se ad un certo punto per far rifiatare qualcuno sei costretto a buttare nella mischia Athekame. A questo si aggiunga che per ora Nkunku è un equivoco tattico non indifferente (chissà di chi sarà la colpa, qualcuno ha detto nano?) ed è facile presumere che appena rientrato Pulisic lo sarà anche Leao.

Nel post partita l’allenatore ha parlato di percorso di crescita, speriamo di farlo in fretta perchè sarebbe un vero peccato sprecare quanto di buono costruito finora.

Maignan: 6 – Incolpevole sui goal subiti. Prova a tenere in ordine la difesa e si fa trovare pronto quando la palla sibila vicino alla sua porta. Per il resto è ordinaria amministrazione.

De Winter: 5 – Passa la partita a tirare per le braccia o per la maglia l’avversario che gli capita davanti. Sembra essere sempre in difficoltà, soprattutto quando deve marcare l’avversario più prestante fisicamente. Chiude la sua prestazione con il rigore causato da un braccio largo e da un rimpallo forse sfortunato.

Gabbia: 6 – Buona partita del centrale italiano, gli attaccanti pisani non combinano praticamente nulla e lui si fa trovare sempre pronto e attento. Ci prova anche davanti con un colpo di testa su calcio d’angolo neutralizzato da Semper. L’unica pecca difensiva è il mezzo svarione nel secondo tempo su cross di Tourè che fa venire i brividi a tutti. Peccato per quel placcaggio che gli impedisce di rincorrere Nzola nell’occasione del 2-1.

Pavlovic: 6+ – Solita partita di presenza, sostanza e impegno. Attento dietro, morde le caviglia di chiunque gli passi davanti. Si propone spesso in sortite offensive, avercene come lui.

Saelemakers: 6,5 – Ci mette sempre tutto quello che ha, ad oggi è uno degli imprescibili di questa squadra. Combina le due fasi, magari bisticcia con il pallone, ma te lo ritrovi sempre a recuperare posizione e avversario. Se fosse entrato quel tocco di futsal dopo averne dribblati 4 al 98esimo sarebbe venuto giù San Siro e si sarebbe preso la palma del migliore.

Fofana: 6 – Corre, si impegna, contrasta. Se cercate l’atletismo e la garra avete trovato il vostro uomo. Se cercate invece i piedi buoni potete tranquillamente guardare altrove. Indovina un assist di tacco spettacolare per Leao che però decide di scheggiare la traversa. La sufficienza la raggiunge con l’intelligenza di spostarsi che permette al pallone di Athekame di finire in porta.

Modric: 6,5 (il migliore) – Inizia la partita sbagliando due passaggi. Poi però sale in cattedra e te lo ritrovi sempre in difesa a dare una mano ai compagni, a proporsi per avere un porto sicuro in cui scaricare il pallone. Quando poi ha la palla tra i piedi, sai che può sempre scaturire il passaggio illuminante, in spazi che altri non vedono. Pregevoli stasera 3-4 palloni per i compagni non sfruttati. Prova anche a mettersi in proprio, ma esagera perdendo palla. Senza Pulisic e Rabiot è l’unica luce per i compagni. E’ suo il pallone che Athekame trasforma nel 2-2.

Ricci: 5,5 – Io ancora non ho capito cosa dovrebbe fare in campo. E’ vero che spesso la palla passa dai suoi piedi, è vero che resiste al pressing avversario e ci mette il fisico, ma alla fine nell’economia della partita cosa ha dato? Per me poco e niente.

Bartesaghi: 6+ – Una buona prestazione che fa molto ben sperare per il futuro. E’ attento in fase difensiva, davanti piazza un paio di cross ben tagliati e non disdegna una sortita offensiva saltando l’avversario. Dal 76′ Athekame: 5+ – Un goal, tra l’altro secondo me molto fortunoso, non può valergli la sufficienza. Soprattutto per via del fatto che tiene in gioco Nzola e se lo perde non facendo la diagonale sul 2-1 del Pisa. In generale sembra non essere pronto per questi livelli. Verranno tempi migliori (speriamo).

Leao: 6 – Sicuramente passerò per essere accanito nei suoi confronti, ma parto sempre dal presupposto che dal più pagato della rosa ti aspetti molto. Un goal che a me è sembrato più un regalo di Semper che altro. Il resto della partita lo passa a provare a trovare lo spazio decisivo per il guizzo. Si vede che agendo da ala è molto più a suo agio che quando gli si chiede di fare la punta. Un ottimo assist per Nkunku, ma il pallone di Fofana deve per forza buttarlo dentro, soprattutto se prende 7 milioni netti all’anno.

Gimenez: 5,5 – Stasera il messicano è sembrato essere in difficoltà praticamente ogni volta che ha avuto il pallone tra i piedi. I movimenti sono molte volte quelli giusti, da 9. Crea anche un sacco di spazio per i centrocampisti e per Leao, ma da un 9 ti aspetti anche che appena avuta una palla, magari l’unica della partita, al 90% la butti dentro. Invece lui ci bisticcia troppo spesso. Dal 76′ Nkunku: 5 – Non sa nemmeno lui quale sia la sua posizione in campo. Entra da prima punta, permettendo a Leao di poter continuare a fare la seconda punta\esterno. Lo stesso portoghese gli fornisce un assist delizioso che però lui spreca facendosi rimontare dai difensori pisani. Vale per lui quanto detto per Gimenez e Leao, se di mestiere fai l’attaccante queste palle devono finire in porta.

Allenatore Massimiliano Allegri: 6 – Io non conosco il motivo della sua decisione di intestardirsi sul 3-5-2 senza cambiarlo in corsa. Potrebbe essere perchè pensa che la squadra viva di un sottile equilibrio e non vuole toglierle certezze. Potrebbe dipendere dal fatto che una volta che decide di cambiare modulo si gira e in panchina vede solo ragazzini che fino a 2 giorni fa giocavano in D (tra l’altro vincendono 3 su 7 giocate). Potrebbe invece dipendere solo dal fatto che si è incaponito e non vuole ammettere di aver sbagliato. Fatto sta che tra Cremonese e Pisa abbiamo buttato via 5 punti che spero non risultino decisivi a Maggio. In mezzo a tutti questi dubbi ed attenuanti gli lascio un 6 di fiducia.

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