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Milan-Pisa presentazione

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Tante discussioni su Leao e alla fine lui risponde con una doppietta. Come dovrebbe fare chi si vuole prendere in mano una squadra, come dovrebbero fare i giocatori su cui una squadra deve contare. Sono felice dei gol, d’altronde hanno fruttato tre punti al Milan, così come della prestazione del portoghese. Dopo un avvio di stagione complicato causa infortunio e dopo due partite (gli spezzoni contro Napoli e Juventus) dove l’atteggiamento non mi è sembrato all’altezza dei suoi compagni, il numero 10 ha risposto presente. E a mio avviso dice più della sua prestazione il coraggio e il modo in cui è stato calciato il rigore, più che la rete dell’1-1. Dopo quello sbagliato da Pulisic a Torino e (forse soprattutto) i due rigori parati da De Gea un anno fa non era banale prendere il pallone e spiazzare lo spagnolo. Quindi bene. Nessuno è mai immune da critiche e lui non fa differenza: è importante il modo in cui si reagisce.

Domenica sera si è molto parlato del rigore concesso al Milan. Si è discusso dell’intensità del contatto, di Gimenez “simulatore”, del fatto che l’arbitro sia stato richiamato al VAR, adducendo a una o più di queste motivazioni il perché il penalty non dovesse essere concesso. Punto 1: uno sgambetto in area è meno intenso di un tackle sullo stinco, per questo non viene forse fischiato rigore in quel caso? Certo che no, viene assegnato eccome. Perché in questa situazione dovrebbe essere diverso? Doveva essere una pizza alla Bud Spencer l’unico tocco al volto punibile? E come la calcoli l’intensità del tocco? E come valuti quale intensità di tocco è concessa e quale no? No, il tocco o c’è, o non c’è. Se c’è, e procura un danno, è rigore, sennò no. Punto 2: Gimenez ha fatto bene a cadere. Poteva rimanere in piedi nonostante il tocco sicuramente gli avesse fatto perdere decimi di secondo utili per raggiungere il pallone prima di Ranieri? Sì. In quel caso sarebbe stato fischiato rigore? Probabilmente no, magari nemmeno sarebbe intervenuto il VAR. È un po’ come l’uovo e la gallina: i giocatori si tuffano perché così l’arbitro concede fallo o l’arbitro concede fallo se il calciatore si butta? L’una non esclude l’altra, sono due facce della stessa medaglia. Se un fallo per essere valutato e riconosciuto deve essere accentuato, allora è più che naturale accentuarlo (e Gimenez non mi pare sia l’unico a farlo). Punto 3: non conosco il regolamento, quindi è possibile sia stata sbagliata la chiamata del VAR, ma l’on field review dovrebbe servire ad aiutare l’arbitro a vedere ciò che non ha visto e ad evitare errori del direttore di gara. Non vedo perché usarla solo per le prime casistiche. Questa clausola, più l’incompetenza di arbitro e VAR, ci ha privato di un rigore contro il Bologna, tra le altre cose. Non concedere il rigore sarebbe stato sbagliato, il VAR ha riparato al potenziale danno: mi pare si sia andati nella direzione giusta, almeno a logica. Se il regolamento non prevede la correzione dell’errore dell’arbitro è sbagliato il regolamento.

Del Pisa so poco e nulla, quindi formazione a parte posso dire pochissimo sui prossimi avversari. Piuttosto prendiamoci del tempo per parlare di Davide Bartesaghi. Non mi aspettavo potesse essere un buon tornante. Non mi sembrava avesse un buon passo, né un buon piede. Mi sembrava una sorta di primo De Sciglio, molto attento difensivamente e non molto altro. In questi ultimi impegni ha invece dimostrato di potersela giocare eccome con Estupinan, sicuramente più esplosivo ma anche molto meno disciplinato. Continuo a pensare che Davide potrebbe essere un eccellente braccetto difensivo, come Terracciano (che sta dimostrando di poter giocare lì a Cremona), ma come tornante non sta comunque sfigurando, anzi. Rimane tuttavia la curiosità di vederlo impiegato nella difesa a tre: se il prossimo anno dovessimo avere anche l’impegno europeo infrasettimanale e dovessimo continuare con il 352 non sarebbe male poter contare su di lui (e Terracciano) come alternative a Tomori e Pavlovic. Insomma, un bel coltellino svizzero.

Nel Milan recuperati Loftus-Cheek e Nkunku, che dovrebbero partire dalla panchina. Formazione per il resto confermata, con il solo Athekame che non partirà dal 1’ (al suo posto Gimenez con Saelemaekers che torna a destra). Nel Pisa panchina per Tramoni, Albiol a guidare la seconda peggior difesa della A. Occhio all’interista Akisanmiro a metà campo.

Milan (352): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Ricci, Bartesaghi; Leao, Gimenez.

Pisa (352): Semper; Canestrelli, Albiol, Caracciolo; Tourè, Akisanmiro, Aebischer, Marin, Leris; Moreo, Nzola.

Giochiamo per primi, con la possibilità di andare momentaneamente a +4 su Napoli e Inter, che si affronteranno al Maradona. Sfruttiamo l’occasione e poi testa all’Atalanta per l’infrasettimanale e dopo ancora alla Roma. Forza Milan!

Fab

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