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PEnsieri Azzurri | In cerca di conferme…

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Quello di Alessio Dionisi sulla panchina azzurra è stato un impatto tutt’altro che semplice, segnato da un calendario immediatamente impegnativo. Nei pochi giorni a disposizione per prendere in mano la squadra, dopo l’esonero di Guido Pagliuca circa una settimana fa, il nuovo tecnico empolese si è ritrovato subito di fronte due tra le formazioni più forti e accreditate di questa Serie B. Dopo il pareggio positivo contro il Venezia, archiviato con soddisfazione, stasera arriva la trasferta del “Braglia” contro il Modena, attuale capolista del campionato. Una sfida importante, utile per valutare i primi effetti del lavoro aggiuntivo svolto in questi giorni da Dionisi, ma che non può e non deve essere considerata una “prova del nove”. È evidente che il tempo avuto dal tecnico per incidere sia ancora limitato: servirà pazienza per vedere con chiarezza la sua mano, con la prossima pausa per le nazionali che rappresenterà il momento più indicato per plasmare in modo più profondo la squadra. Tuttavia, il match di stasera offrirà senza dubbio diversi spunti di riflessione. Quando arriva un cambio in panchina, si sa, c’è sempre una scossa inevitabile: è spesso proprio questa la ragione principale di una svolta tecnica. E la storia insegna come la prima gara con un nuovo allenatore sia più che altro vissuta di pancia, sull’onda emotiva. Per questo, rimandando le valutazioni più specifiche, è lecito attendersi da stasera delle conferme sul piano prestazionale. Contro il Venezia si è visto un’Empoli più sereno, più tranquillo nella gestione della partita e dei momenti di difficoltà, e questo dovrà ripetersi anche a Modena, magari con ulteriori passi avanti. Questa è una squadra che ha qualità, al di là della posizione che potrà occupare a fine stagione. È giovane, certo, ma dentro il gruppo non mancano elementi di esperienza, calciatori che la Serie B l’hanno vinta e altri che, a dirla tutta, sembrano persino “stretti” in questa categoria. L’aspetto mentale sarà quindi decisivo: è uno dei punti su cui si attende la crescita più evidente. È ciò che è mancato sotto la precedente gestione, ma che si è già intravisto con Dionisi al debutto. La lucidità, soprattutto nei momenti in cui ci sarà da soffrire, difendere o ripartire, sarà un fattore chiave. A Modena, poi, l’ambiente sarà particolarmente caldo: l’entusiasmo attorno ai canarini è alle stelle e c’è la percezione che la squadra di Sottil possa davvero riscrivere la propria storia dopo più di vent’anni. Per loro, la sfida contro l’Empoli sarà un test di maturità per capire se il primo posto è frutto di un momento o di una forza reale. L’Empoli dovrà saper gestire anche questo aspetto, ma già nelle precedenti trasferte in stadi importanti — come Reggio Emilia e Pescara — la squadra aveva mostrato di non soffrire la pressione ambientale. Le difficoltà, in quei casi, erano arrivate in corso d’opera, non certo per un calo mentale legato al contesto. E questo, di per sé, è già un segno di crescita.

C’è grande curiosità anche nel capire quale sarà l’undici che Alessio Dionisi deciderà di mandare in campo questa sera, anche se — come lo stesso tecnico ha spiegato alla vigilia — non ci si attendono particolari stravolgimenti né tattici né negli uomini. L’Empoli, infatti, è ripartito dalle conoscenze acquisite fin dal ritiro estivo, mantenendo un assetto che oscilla tra il 3-5-2 e il 3-4-2-1. Considerando il poco tempo che Dionisi ha avuto a disposizione, appare difficile immaginare cambi radicali che rischierebbero, più che portare benefici, di creare confusione e togliere certezze. La rosa, comunque, è ampia e ricca di alternative. L’unica assenza certa resta quella di Nasti, ancora alle prese con problemi fisici che lo terranno fuori anche questa sera. Per il resto, Dionisi può contare su un gruppo completo, una “margherita” folta da cui scegliere i petali migliori nel corso della partita. In un calcio moderno dove le cinque sostituzioni possono cambiare il volto di una gara, disporre di una panchina lunga e di qualità rappresenta un’arma fondamentale. Spesso, infatti, non è solo la partenza a fare la differenza, ma il modo in cui si chiude la partita. L’Empoli ha le risorse per poter incidere anche a gara in corso, qualora le cose non dovessero andare nel verso giusto. È per questo che, pur non aspettandosi rivoluzioni nell’undici iniziale, qualche ballottaggio resta aperto: uno in difesa e forse un paio di situazioni da valutare a centrocampo. Il resto, con ogni probabilità, sarà nel segno della continuità. Non va dimenticato, poi, che il calendario impone un ritmo serrato. Dopo la gara di questa sera, martedì si tornerà subito in campo contro la Sampdoria, una squadra in difficoltà ma reduce da un cambio in panchina, e dunque da non sottovalutare. Sabato prossimo, invece, gli azzurri faranno visita alla Virtus Entella, su un campo che porta sempre delle insidie. In questo contesto, Dionisi dovrà essere abile anche nella gestione delle energie, nel dosare forze e rotazioni, nel muovere con intelligenza le sue pedine. Ma più di ogni altra cosa, ciò che conterà davvero sarà vedere un Empoli vivo, capace di esprimere quel calcio propositivo e coraggioso che ci si attende da questa squadra. Dopo un periodo di involuzione, l’obiettivo è tornare a fare passi avanti importanti. E, chissà, magari per la legge dei grandi numeri, contro una squadra ancora imbattuta…

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