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Harakiri Roma

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IL TEMPO (L. PES) -  Serata da incubo per la Roma all'Olimpico , come non capitava da tempo in campo europeo. I giallorossi cadono contro il Lille dopo la bella vittoria a Nizza e non muovono la classifica della fase campionato del torneo. Decide il gol di Haraldsson dopo sei minuti ma Gasperini può recriminare parecchio, al di là della prestazione, per i tre errori consecutivi dal dischetto di Dovbyk (due volte) e Soulé che condannano la Roma al primo ko in Europa dopo diciassette mesi: era il 2 maggio 2024 e il Bayer si aggiudicò l'andata della semifinale. Passo indietro importante a livello di gioco e intensità per i giallorossi che approcciano male al match e non riescono mai a tornare in partita, creando, di fatto, una sola vera opportunità per il pari, rigori a parte. Squadra lenta e prevedibile nella manovra e disordinata in difesa, centrocampo in enorme difficoltà e una coppia di centravanti che in novanta minuti non combina nulla. Gasp opta per quattro cambi rispetto all'undici schierato col Verona. Hermoso al posto di Mancini, con N'Dicka a fare il centrale, Tsimikas torna dall'inizio e Koné lascia spazio ad El Aynaoui. Davanti c'è Ferguson con la conferma del tandem Pellegrini-Soule. Roma subito in svantaggio dopo un grave errore di Tsimikas che regala il pallone a Felix Correia che premia l'inserimento di Haraldsson, bravo a freddare Svilar. Da lì in poi la gara si mette in discesa per il Lille, con la Roma incapace di aumentare i ritmi. N'Dicka in difficoltà, Hermoso non brilla ed El Aynaoui è un fantasma . Anche i quinti non sfondano salvo qualche tentativo di Wesley. Ma la fatica maggiore della squadra di Gasperini si conferma la creazione di occasioni da gol con Ferguson tra i peggiori in campo. Poco dopo la mezz'ora l'unica vera chance la sprecano Tsimikas prima ed El Aynaoui dopo. Nella ripresa la musica non cambia, Gasperini inserisce Rensch (stranamente schierato a sinistra) per un deludente Tsimikas , poi il doppio cambio con Mancini ed El Shaarawy per Hermoso e Pellegrini. A mezz'ora dalla fine c'è il grave errore del direttore di gara che anzichè ammonire Verdonk (che sarebbe stato espulso) mostra il giallo a Bouaddi sanzionando l'infrazione sbagliata . Tanti errori tecnici da parte dei giallorossi e il Lille che spreca in ripartenza, ma a dieci dalla fine l'episodio che potrebbe regalare il pari alla Roma: braccio largo di Mandi su sviluppo di corner, il Var richiama l'arbitro che assegna correttamente il rigore. Poi, però, il pasticcio. Dovbyk (entrato al posto di Ferguson) sbaglia il primo che viene ripetuto per invasione del portiere, che para anche il secondo all'ucraino sempre varcando la linea di porta. Si presenta Soulé la terza volta ma sbaglia anche l'argentino e Ozer diventa l'eroe di serata. Alla fine la Roma perde meritatamente una partita giocata male e buttata via con tre incredibili errori consecutivi dal dischetto (unico precedente in un Lazio-Napoli del 1984). Si riparte da Firenze prima della sosta: serve subito una reazione.

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