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PEnsieri Azzurri | A Pescara per crescere…

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L’Empoli ha voglia di crescere, di dimostrare passo dopo passo il proprio valore e di lanciare un messaggio forte a questo campionato. L’obiettivo dichiarato è quello di mantenere la categoria, ma la volontà di recitare un ruolo da protagonista è evidente. Perché, inutile girarci intorno, quando ti chiami Empoli e partecipi a un torneo come la Serie B sei inevitabilmente considerato una delle squadre da battere. In questo percorso di crescita gli azzurri dovranno affrontare un esame tutt’altro che banale, una gara insidiosa che nasconde più di un trabocchetto. Domani, allo stadio Adriatico, l’Empoli sarà di scena contro il Pescara: una sfida che, letta sulla carta, analizzando le rose e i valori delle due squadre, vede i nostri partire nettamente favoriti. Non è certo un testa-coda, ma la sensazione diffusa è che i ragazzi di Pagliuca abbiano tutte le credenziali per recitare il ruolo di candidati principali alla vittoria. Ed è proprio questo l’errore da evitare. Guido Pagliuca e i suoi giocatori ne sono consapevoli. A Pescara servirà massima attenzione, perché Vincenzo Vivarini – ex tecnico azzurro, rimasto nel cuore di Empoli nonostante la breve parentesi nel 2017 – conosce bene come impostare una partita di sacrificio e aggressività. L’allenatore abruzzese proverà con ogni probabilità a sporcare la gara, lavorando sulle marcature a uomo, una chiave tattica che lo stesso Pagliuca ha indicato come punto cruciale in conferenza stampa. Per uscirne indenni serviranno qualità, intelligenza e soprattutto la capacità di imporre il proprio gioco. L’Empoli troverà di fronte uno stadio caldo, una piazza che dopo quattro anni di Serie C ritrova il calcio che conta con entusiasmo e fame. Anche l’aspetto ambientale avrà quindi un peso, ma la squadra ha già dimostrato a Reggio Emilia di poter reggere certi contesti: in undici contro undici, prima degli episodi che hanno cambiato il match, gli azzurri avevano infatti dominato.

Il tecnico azzurro lo ha ribadito anche lontano dai microfoni: quella di domani sarà una gara da attenzionare in ogni dettaglio, un test utile a misurare realmente lo stato del lavoro e a capire a che punto si trovi la crescita del gruppo. Con il mercato chiuso da settimane, Pagliuca ha ora finalmente a disposizione una rosa definita, al netto di qualche assenza che accompagna l’Empoli sin dall’inizio della stagione. Non a caso, lo stesso allenatore ha confessato un piccolo rammarico: non aver potuto lavorare fin da subito con questo gruppo già completo. L’estate azzurra è stata lunga e complicata, ma da adesso in avanti si potrà lavorare con continuità e precisione. Sul piano tattico, sembra che l’Empoli versione trasferta continuerà a presentarsi con il 3-4-2-1, modulo già visto a Reggio Emilia e capace di garantire equilibrio e propositività, mentre al Castellani si è preferito il 3-5-2. L’undici titolare dovrebbe ricalcare quello visto in Emilia, con l’unica differenza legata all’impiego di Michele Ghion, all’epoca ancora tesserato con il Sassuolo. In difesa rientrano dalla squalifica Guarino e Obaretin: con loro e con Lovato – ormai identificato come perno centrale del reparto – dovrebbe completarsi il terzetto davanti a Fulignati. Guarino, che inizialmente aveva ricoperto il ruolo di centrale salvo poi chiudere la sua ultima gara con un’espulsione, sarà probabilmente spostato a braccetto di sinistra, anche se nella testa di Pagliuca resta qualche dubbio sulla possibile conferma di Curto. Non ci sarà invece Marco Nasti. L’attaccante ha terminato la lunga squalifica di tre giornate che gli ha fatto saltare l’inizio del campionato, ma un piccolo fastidio muscolare ne rinvia il debutto ufficiale in maglia azzurra.

Ovviamente non è ancora arrivato il tempo dei giudizi definitivi, né in positivo né in negativo. È però chiaro che il calcio d’agosto, quello estivo e inevitabilmente carico di incertezze, è ormai sempre più lontano. Si entra nel vivo della stagione: domani sarà già la quarta giornata di campionato e, soprattutto, si apre un ciclo di impegni ravvicinati che metteranno a dura prova l’Empoli. Giovedì prossimo gli azzurri scenderanno in campo a Marassi contro il Genoa in Coppa Italia, poi sarà la volta della Carrarese in campionato, quindi il turno infrasettimanale con il Monza e, infine, la trasferta a Bolzano. Un calendario fitto, che richiederà una gestione accurata delle energie fisiche e mentali. È proprio in questi momenti, quando gli impegni si condensano, che emergono il valore reale di una rosa e la capacità di uno staff tecnico. L’attenzione, però, non può che essere rivolta al presente: la sfida di domani allo stadio Adriatico contro il Pescara. Una squadra che veste gli stessi colori dell’Empoli e che, con ogni probabilità, ci vedrà scendere in campo con la nuova terza maglia. I biancazzurri di Vivarini sono un avversario arcigno, determinato a complicare la vita agli azzurri. Scenderanno in campo senza nulla da perdere, consapevoli di non partire con i favori del pronostico ma con la voglia di ribaltarlo. Ed è esattamente con la stessa mentalità che dovrà approcciarsi l’Empoli: non come “squadra da battere”, ma con la fame, l’intensità e la determinazione di chi rincorre un obiettivo. Questo campionato ha già dimostrato quanto possa essere difficile e quanto nulla sia scontato. I risultati di oggi lo confermano. Quello di domani sarà dunque un test significativo, capace di raccontarci qualcosa in più su questa squadra completamente rivoluzionata, che rispetto allo scorso anno mantiene come unico filo di continuità soltanto i colori sociali. Una squadra nuova, ma che insieme a tutta la sua gente ha voglia di crescere e, perché no, di sognare.

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