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LA STORIA DEGLI ALTRI | Il PADOVA

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SOCIETA’ – CRONISTORIA – LA PROPRIETA’

Nome: CALCIO PADOVA

Sito: https://www.padovacalcio.it/

L’Associazione Calcio Padova viene fondata il 29 gennaio 1910 nella sede della Rari Nantes Patavium, in Piazzetta delle Garzerie a Padova. Dopo i primi anni di partecipazione a Campionati regionali, nel 1914-1915 partecipa al Campionato di Prima Categoria. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale fermò il calcio che riprese nel 1919 anche se su base regionale ed il Padova partecipò al Campionato dell’Alta Italia e poi a quello che sarebbe stato chiamato nel 1929 Serie A. Al termine però della sua prima Stagione nella massima serie il Padova retrocedette in Serie B. Gli anni ’30 furono per la maggior parte anni tra la Serie B e la Serie C anche se ci furono pure due stagioni in Serie A tra il 1933 ed il 1934. Gli anni ’40 furono prevalentemente anni di Serie B (a parte l’interruzione 1942-43 per la Guerra)  culminati nel 1947/48 con un’altra promozione in Serie A. E Serie A fu il decennio degli anni ’50 se si escludono 3 Stagioni di Serie B dal 1951/52 al 1954/55). Quelli furono sicuramente gli anni forse più importanti nella storia dei veneti dominati dalla figura del grande allenatore Nereo Rocco che in seguito avrebbe portato il Milan a vincere 2 scudetti e poi sul tetto d’Europa. Retrocesso in Serie B al termine della Stagione 1961/62 il Padova rimase in Cadetteria (cambiando anche nome nel 1967 in Associazione Calcio Padova S.p.a.) fino al 1967/68 e poi in serie C nel 1968/69 dove rimase fino al  1982/83 quando tornò in B. Retrocessione in C1 al termine del 1984/85 e ritorno in B al termine della Stagione 1986/87 fino a raggiungere la Serie A al termine della Stagione 1993/94. Solo un anno nella massima Serie e poi la discesa in B nel 1995/96, in C1 nel 1997/98 e in C2 nel 1998/99. Il ritorno in Serie C1 avverrà al termine del 200/01 e saranno anni di C1 e poi Serie C fino al ritorno in Serie B dopo i play-off nel 2008/09. Dalla B si arriva però al fallimento a conclusione della Stagione 2013/14. Con il 2014/15 il Padova riparte dalla Serie D dove viene ammessa in soprannumero in base alla tradizione sportiva della città e prende il nome di Società Sportiva Dilettantistica Biancoscudati Padova. Vince subito il Campionato e risale in Lega Pro nel 2015/2016 con un nuovo nome, Calcio Padova S.p.A., nome col quale torna di nuovo in B nel 2017/18. Sarà però per una sola stagione perché poi sarà di nuovo Serie C fino al termine della Stagione 2024/25 quando vince il suo girone e torna in Serie B.

La Stagione 2025/26 è la 35a partecipazione dell’ Padova al Campionato di Serie B.

La proprietà del Padova è di Joseph Oughourlian, imprenditore franco-armeno che nel 2017 ha rilevato il 20% del Padova, passato poi al 40% nel 2018, al 51% e 85,5% nel 2019, e infine al 96% nel dicembre del 2020. Joseph Oughourlian ha il controllo de Padova attraverso la sua società ”J4A Holdings II S.a.r.l.”, che detiene il 68,25% delle azioni. Francesco Peghin, che ha la carica di Presidente del Padova, detiene il 25% e altre quote sono suddivise tra HGB s.r.l., Luca Destro e Giampaolo Salot.

 

COLORI SOCIALI – LO STEMMA – LA MASCOTTE

Già nello Statuto fondativo viene stabilito di scegliere il bianco e il rosso come colori sociali perché sono i colori dello stemma cittadino. Sembra tuttavia che nelle prime partite il Padova abbia utilizzaro maglie con il bianco e nero, con fasce orizzontali sul petto, una divisa molto simile a quella adottata negli anni seguenti dal Petrarca, la seconda squadra cittadina che ebbe anche una sua squadra di calcio prima di affermarsi come una della pià importanti squadre italiane di Rugby. Negli anni ’20 comparve sulle maglie il primo scudo e da lì derivò il nome alla maglia ”biancosudata”, termine che poi sarà associato ai giocatori che saranno chiamati ”biancoscudati”. Unica eccezione al bianco rosso sarà negli anni ’30 quando il regime fascista impose il nero.

Per i 112 anni di storia del Padova, il 29 gennaio 2022, in occasione della partita casalinga dei veneti con la Pro Patria  fu presentata la mascotte ufficiale della squadra: una gallina – con l’armatura da guerriero ed uno scudo – scelta da un sondaggio tra i tifosi ed alla quale è stato dato il nome di Giuditta.  La gallina a causa di un’antica tradizione legata alla città di Padova e a una specifica razza di gallina, la “Gallina Padovana”. Questa gallina, con il suo caratteristico ciuffo, è un simbolo della città e della sua storia. E quindi anche della squadra di calcio. C’è anche un un aneddoto storico che lega Padova alla gallina.  Nel 1214, i padovani sconfitti dai veneziani, dovettero pagare un tributo annuale di 30 galline. Questa tradizione durò cinque secoli e nella ricorrenza i padovani liberavano le galline nei sestieri di Venezia suscitando l’ilarità generale.

 

LO STADIO – GLI STADI DEL PASSATO

In nome dello Stadio in cui il Padova gioca le gare interne è Stadio Euganeo.

Prima dell’Euganeo il Padova aveva giocato in tre Stadi. Al suo esordio nel 1910 giocò al Campo ”Giovan Battista Belzoni” (archeologo italiano del XIX secolo), ribattezzato poi  nel 1945 ”Walter Petron”, ex calciatore di Padova, Torino e Venezia dalla seconda metà degli negli anni ’30 fino alla prima metà degli anni ’40.  Il secondo fu l’ex Stadio Comunale il “Campo Giovanni Monti” intitolato all’aviatore e  giocatore Giovanni Monti (giocò nel Padova 176 partite, dal 1919 al 1930) costruito al interno dell’omonimo velodromo; il Padova vi giocò la prima gara il 12 febbraio 1919 e lì giocherà le sue gare interne fino al termine del campionato 1922-1923.  

Lo Stadio più famoso prima dell’Euganeo fu sicuramente il terzo Stadio,  lo Stadio Appiani. Il nome fu dedicato all’attaccante biancoscudato Silvio Appiani che aveva vestito la maglia del Padova dal 1913 al 1915 quando decise di partire per la Prima Guerra Mondiale nella quale trovò la morte. Lo Stadio venne inaugurato il 19 ottobre 1924 con una capienza che arrivò nel corso degli anni a 24.000 spettatori in piedi. Lì si giocarono le partite casalinghe del Padova fino all’ultima, il 29 maggio 1994 contro il Palermo. Stadio famoso perché legato ad un periodo in cui il Padova era una squadra tra le più importanti nel panorama calcistico italiano. Lì giocò le sue gare interne il Padova del ”patron” Rocco. Dalla sua dismissione come Stadio per le gare interne dei biancoscudati ha subito varie ristrutturazione e viene usato dalle squadre giovanili del Padova e a volte per gli allenamenti della prima squadra..

Torniamo allo Stadio Euganeo. Il nome deriva da Euganea, regione storica del Veneto che comprende l’area di Padova e dei colli corcostanti. Il nome dello Stadio vuole sottolineare un forte senso di appartenza di Padova alla geografia ed alla storia dell’area.

Lo Stadio venne inaugurato il  19 giugno 1994 ma fu completato solo nel 1999. Originariamente c’era anche una pista di atletica che fu eliminata nel 2011. Successive ristrutturazioni ne hanno modificato la struttura e, anche a causa di leggi sopravvenute nel frattempo, ridotta la capienza, per le sole partite di calcio. Dal 2021 furono iniziati alcuni lavori per una ulteriore ristrutturazione, lavori interrotti per il Covid e  e ripresi nell’aprile del 2025.

Il terreno di gioco, in erba naturale, misura m 105 x 68.

Attualmente ha una capienza di 18.236 spettatori.

 

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