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Inizia il campionato, Inter che fai?

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Alla vigilia del primo weekend del nuovo campionato di serie a, è necessario fare la valutazione, della griglia di partenza, per le maggiori contender allo scudetto di quest’anno. Capire le ambizioni e gli obiettivi di ogni squadra, captando anche le informazioni che il mercato estivo può averci dato.

Conte tenta il back to back

Partiamo dalla squadra che per forza di cose è la favorita allo scudetto, il Napoli di Conte.Se l’anno scorso è stata una sorpresa, quest’anno i partenopei devono puntare al premio massimo grazie anche ad un mercato che non si può definire privo di colpi grossi, partendo da De bruyne passando per Lucca e con una punta che ancora deve arrivare. Vero che ci sono state delle cessioni, e che a differenza dell’anno scorso ci sono delle coppe da giocare, ma una squadra che nell’undici titolare non ha perso nulla deve avere l’ambizione come minimo di pareggiare i risultati dello scorso anno. Conoscendo Conte, avrà probabilmente studiato una strategia per affrontare nei migliori dei modi sia le coppe europee sia il campionato, vedremo come il Napoli a fine anno affronterà questa sfida che in campionato li vede come favoriti.

L’Allegri bis porta alla seconda stella

Come abbiamo potuto vedere l’anno scorso, non giocare le coppe è un assoluto vantaggio, in primis se ti chiami Milan in secondo luogo se hai un allenatore che fa della difesa il suo cavallo di battaglia, non scordandosi dei già 6 scudetti vinti in carriera. Una variabile importante sarà quella del gioco della squadra, capire se il tecnico è riuscito a reinventarsi dopo la seconda avventura bianconera non troppo esaltate. Ricordiamo come i mancati introiti della Champions hanno portato ad un ridimensionamento della rossa, vedi le cessioni di Theo e Rejnders, ma per una squadra che avrà solo una partita a settimana è doveroso tentare il tutto per tutto in campionato, che per il Milan significherebbe cercare la seconda stella. Allegri e i suoi dovranno cercare di creare un gruppo unito, cosa ancora più complicata a causa della problematica curva, creando attaccamento tra i giocatori che dovranno avere come pensiero unico quello di vincere tutte le partite in campionato.

Juve, vorrei ma non posso

La stagione che la Juventus sta per affrontare non sembra partire al meglio. L’allenatore non è uno che infiamma la piazza, anche se di passato bianconero ne può vantare, inoltre il mercato è stato bloccato da delle cessioni che non sono arrivate, quella di Vlahovic su tutte. Ma Juventus è sempre la squadra con più scudetti in Italia e di cui bisogna sempre avere un occhio di riguardo, sapendo che l’anno scorso in campionato all’Inter ha sempre fatto male con una rosa che si è sempre definita abbordabile rispetto a quella che disponeva Inzaghi. Se l’anno scorso l’obiettivo champions è stato a rischio ma Tudor poi ha sistemato tutto, quest’anno come minimo il tentare di essere in lotta per il primo posto deve essere un’ambizione, che poi potrà essere vanificata, ma il compito di combattere per l’alloro massimo ci deve essere. Vedremo se le dinamiche di spogliatoio, influenzate da possibili malumori di giocatori che volevano rimanere ma che sono stati accompagnati alla porta ma non totalmente fatti uscire, influenzeranno i risultati sul campo. Il mercato deve ancora finire, e la Juve concluderlo per regalare ai suoi tifosi la rosa migliore.

Inter che fai?

Parlando finalmente di Inter il discorso non è semplice come poteva essere quello delle ultime stagione, il mercato non è stato scoppiettante ma allo stesso tempo la rosa non si può non definire competitiva, ma la dinamica dell’esperienza dell’allenatore influisce sulle pretese della squadra. Innanzitutto la dirigenza non ha regalato a Chivu, e ai tifosi, il fantomatico giocatore che salta l’uomo e la telenovela Lookman è stata solo un segnale dell’inconsistenza che l’Inter ha avuto quest’estate sul mercato. Dall’altra parte l’inter si ritrova con un attacco assolutamente di livello, la coppia titolare e ore anche le riserve potranno essere utili per tutto l’anno. La vera problematica però è quella legata al mister, analizzando solamente le prime 9 classificate l’Inter è quella con l’allenatore meno esperto, è vero nei 6 mesi a Parma ha svolto un ottimo lavoro, ma ora si trova a gestire la panchina dell’ultima finalista di champions quindi il lavoro è totalmente differente. Dalle amichevoli estive però abbiamo potuto evincere come sotto il punto di vista del gioco Chivu sia più pragmatico rispetto ad Inzaghi, più capace di cambiare sistema durante la partita e non mantenere un modulo fisso per tutta la durata della stagione. Vedremo se il mister e il suo staff riusciranno a regalare ai tifosi un trofeo, cosi da tornare finalmente ad aggiornare la bacheca della squadra.

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