Notizie di Ferragosto
Una mini carrellata di notizie al sapore di parmigiana e anguria.
Milan, acquisti e cessioni: il saldo sul mercato per ora è positivo. Investiti oltre 100 milioni in cartellini
Il mercato del Milan finora ha rivoluzionato la rosa rossonera, che solo pochi mesi fa ha chiuso mestamente la stagione all’ottavo posto in graduatoria. Una rivoluzione che se porterà risultati positivi lo vedremo in futuro, ma che di certo è stata portata avanti con idee chiare e pelo sullo stomaco. Come quello necessario per “aspettare” tanto tempo Jashari, per trovare un’alternativa a Doué sulla destra, per riuscire a scucire 40 milioni di Euro al Newcastle per Thiaw. Igli Tare per ora sta lavorando sodo, ha cambiato tanto sacrificando Reijnders, ma con un saldo positivo potenzialmente di 70 milioni e una rosa sulla carta non indebolita rispetto un anno fa, al momento la sessione estiva è a mio avviso molto buona. Sarà poi il campo a giudicare, come sempre.
Fuga di talenti all’estero: Giovanni Leoni è ufficialmente del Liverpool
Alla fine tra Milan e Inter, a spuntarla per Leoni è stato il Liverpool, che ha sborsato la bellezza di 35 milioni più bonus per il difensore 18enne del Parma. Per quanto intrigasse il suo profilo, erano forse troppi i soldi chiesti dai ducali per un ragazzo che in Serie A ha messo piede in campo solo 17 volte, specie per una squadra con una potenza economica limitata come la nostra. Giusto invece dal punto di vista del Liverpool investire su di lui: il Milan aveva invece bisogno di un innesto più rodato, di un acquisto più sicuro. De Winter ha alle spalle tre stagioni in Serie A tra Empoli e Genoa, dove ha dimostrato solidità. Per 20 milioni di Euro (e per un +20 tra la cessione di Thiaw e l’acquisto del belga) la presa sembra positiva, almeno sulla carta.
MN – Wheeler: “Hojulund? Così giovane ha dovuto portare l’enorme peso del suo prezzo”
Vero, non dev’essere semplice a soli 20 anni essere acquistato per 70 milioni di Euro, ma non credo che Hojlund sia stato costretto a forza ad andare a Manchester. Se lo ha fatto, è anche perché era pronto a raccogliere la sfida che aveva davanti a sé, quindi piano con il giustificare sempre in tutto e per tutto i giocatori, giovani e non. Il danese in Italia ha mostrato qualcosa di molto interessante a Bergamo, al Milan a mio avviso troverebbe un ambiente e una situazione tattica a lui congeniale: non è tecnico come Giroud, ma può raccogliere e finalizzare i suggerimenti dei vari Leao, Pulisic, Modric, Ricci e Jashari. Se Gimenez fa anche girare un po’ di più l’attacco, Hojlund è più vero e proprio finalizzatore, e a finalizzare il Milan negli ultimi anni ha avuto qualche problemino.
Sabatini e le ambizioni del Milan: “Ceduti tre titolari di una squadra arrivata 8ª. Invito alla prudenza”
Concludo con questa notizia fresca fresca perché mi ha fatto sorridere. Posto che sicuramente i tifosi del Milan devono avere pazienza, vedo un errore logico in quel che dice Sabatini. Se una squadra come il Milan arriva ottava, allora c’è qualcosa che non va. In ufficio, in panchina e in campo. In ufficio e in panchina si è intervenuti, in campo lo si sta facendo. Se una squadra come il Milan arriva ottava, allora può anche essere che i “titolari inamovibili” non abbiano fatto granché bene. È il caso di Theo, soprattutto, perché Reijnders è stato invece uno dei pochi a salvarsi e Thiaw non è nemmeno stato titolare inamovibile (19 presenze dal 1’ in Serie A, 3 da subentrato, per un totale di 22 presenze su 38 partite). Credo quindi sia logico che si cambino i titolari di una squadra che ha reso parecchio sotto le aspettative.