Voglia di Roma
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IL TEMPO (F. BIAFORA) - Cala il sipario sul ritiro della Roma al St George's Park National Football Centre. Ieri mattina è andato in scena l'ultimo allenamento della preparazione svolta a Burton upon Trent, dove la squadra allenata da Gasperini è sbarcata a tarda sera il 2 agosto dopo l'amichevole con il Lens, iniziando IL pomeriggio gli allenamenti. Oggi è invece in programma l'ultimo appuntamento della trasferta in terra inglese: alle 16 italiane Mancini e compagni affrontano l'Everton (diretta Dazn) di Moyes nel nuovo Hill Dickinson Stadium di Liverpool, dove la carovana giallorossa si è trasferita nel pomeriggio. Sin dall'annuncio della sfida in molti l'hanno definito «il derby di Dan Friedkin», proprietario di entrambe le società, che non ha annunciato ufficialmente la sua presenza sugli spalti. Ma è facile pronosticarla, dopo che già al Tre Fontane si era visto il figlio Ryan per il match con il Cannes (sempre di loro proprietà). La gara, sotto gli occhi dello stato maggiore romanista, metterà la parola fine alla settimana di lavoro in Inghilterra, dove Gasperini ha potuto continuare a plasmare la rosa secondo i suoi dettami tattici e ha proseguito la linea di una preparazione atletica senza fare sconti. Dopo la rotonda sconfitta con l' Aston Villa , gara che era stata preceduta da un intenso allenamento, sarà anche il momento per lo staff di fare un nuovo punto della situazione sul livello raggiunto dalla squadra, con il campionato e la prima giornata contro il Bologna che incombono. In particolare la richiesta è di colmare quelle lacune, evidenziate dallo stesso Gasperini, emerse contro gli uomini di Emery: evitare di prendere imbucate a formazione schierata, contenere meglio le ripartenze, dare migliori segnali di resistenza atletica e soprattutto esprimere maggiore incisività con il pallino del gioco in mano. Facendo un primo bilancio della settimana al St George's Park, tra le note più positive c'è la promozione a pieni voti di El Ayanoui, che giorno dopo giorno sta entrando sempre di più nei meccanismi richiesti da Gasp e sta affinando l'intesa con Koné , e la conferma di un Soulé in grado di far cambiare la musica quando entra in campo come accaduto l'altra sera nell'amichevole persa malamente contro l'Aston Villa. Le note stonate di questo periodo Oltremanica sono probabilmente le as-senze per via degli infortuni: Dybala non ha mai potuto lavorare con il resto dei compagni a causa dei fastidi alla cicatrice del tendine, N'Dicka ha dovuto osservare qualche giorno di stop per un risentimento sciatalgico, mentre Ferguson ha svolto un'unica seduta con il gruppo. Nessuna situazione preoccupante, ma è scontato dire che avere tutto il gruppo a disposizione avrebbe fatto piacere al tecnico piemontese. Che comunque, come chiarito nell'intervista a Sky, vede il bic-hiere mezzo pieno dopo qua-si un mese di gestione: «Abbiamo fatto tanto, ma si può fare ancora di più. Abbiamo im-boccato la strada giusta. Tutti vorremmo partire forte con una squadra amalgamata e con delle vittorie, questo è l'obiettivo ma non lo prometto ». Nessuno, al momento della firma dopo la rottura con l'Atalanta, pensava che sin dall'esordio stagionale sarebbe già stata una Roma perfetta. Ma Gasperini, che vuole in particolare risolvere il problema della sterilità dell'attacco, ha chiarito che c'è l'intenzione di partire subito forte e non trovare scuse. Dan-do una spinta immediata, anche agli occhi dei tifosi, al progetto triennale che sta per cominciare.