Daniele Baselli: “Padova mi ha voluto davvero, qui per rilanciarmi. Voglio essere messo allo stesso piano degli altri, giocherò solo se lo...
Presentazione Daniele Baselli, centrocampista la scorsa stagione al Como:
«Il mio procuratore mi ha fatto pervenire l’offerta del Padova ed io ho voluto subito incontrare di persona il direttore e il mister. Il direttore Mirabelli mi ha fatto subito capire quanto mi volesse. È venuto a casa mia, dopo quattro mesi senza squadra, e questo ha contato tantissimo. Il Padova è arrivato per primo ed è stata la squadra più concreto. Abbiamo parlato poco e fatto tanto. Poi, dopo il direttore, anche mister Andreoletti l’ho incontrato dal vivo e ci siamo parlati per un’ora. Una bella chiacchierata dove ho capito che volevo davvero venire qui. Con il Como era cominciata bene: ho esordito alla prima contro la Juve, poi ho avuto un fastidio all’adduttore ma sono tornato subito. Le occasioni per scendere in campo, però, non sono più arrivate. Decisioni tecniche che ho accettato con serenità. Avrei voluto una chance in più, certo, ma con Fabregas ci siamo salutati bene e il rapporto è ottimo. Tornare in A è stato bello, è stato un cerchio che si chiude con soddisfazione. Il mister ha carattere e competenze. Mi piace come lavora: pretende intensità e tratta tutti allo stesso modo. Se stai bene giochi, se non stai bene, stai fuori. Questo approccio mi ha convinto: io voglio partire dallo stesso livello dei miei compagni, senza corsie preferenziali. Voglio giocare il più possibile e dare una mano con la mia esperienza. Ho trovato un gruppo carico, fresco di promozione. C’è entusiasmo, tanta qualità e la giusta fame. Le premesse per fare bene ci sono tutte. Crisetig? Lo conosco dai tempi delle nazionali e della Serie A: è il punto di riferimento di questo gruppo, e sono sicuro che ci completeremo bene. In passato, nel mio prime, ho fatto la mezzala, garantendo gol e assist. Detto questo mi trovo a mio agio anche davanti alla difesa o in una mediana a due. Deciderà il mister dove sono più utile. Io mi metto a disposizione. Dopo gli interventi al ginocchio e alla caviglia non ho più sofferto grossi problemi fisici. In questi mesi ho lavorato ogni giorno per tenermi in forma. Ora devo solo ritrovare un po’ di gamba e distanze. Volevo una squadra vera e la possibilità di rilanciarmi. Non sono qui per rubare spazio a nessuno. Ho firmato per un anno perché prima voglio dare, poi si vedrà. C’è anche una clausola nel contratto che riguarda un certo obiettivo. Magari ve la racconterò più avanti… Cittadella? In quell’esperienza imparato cosa vuol dire fare il calciatore. Sono stati due anni importantissimi per me. Ho ancora un ottimo rapporto con il direttore Marchetti, ci sentiamo spesso. E ogni tanto torno a salutare amici e staff. È un posto che mi ha forgiato. Vorrei tornare anche al gol. Mi manca e sarebbe bello ritrovarlo quest’anno”.
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