Gli “Over & Under the Top” di Empoli-Castelfiorentino
In attesa del ritorno delle pagelle (con la prima gara ufficiale) andiamo a trovare chi si è distinto e che invece è da rivedere dopo la gara amichevole con il Castelfiorentino:
OVER THE TOP:
ILIE
Già in allenamento il rumeno aveva destato interesse. Ieri ha fatto vedere cose interessanti ed una qualità (con tutti i dovuti margini di miglioramento) tecnica di rispetto. Soprattutto nel primo tempo, assieme a Konatè è l’unico che ha fatto novanta minuti, ha fatto vedere una buona gestione del pallone. Un po’ troppo caparbio in qualche situazione dove magari poteva essere preferibile un dribbling di meno. “La dieci” potrebbe essere realmente la sua maglia, sinonimo che ha anche gli attributi.
IGNACCHITI
Il ragazzo rientrato dalla Reggiana potrebbe avere le sue buone chance. Ieri ha fatto vedere un ottimo senso della posizione oltre ad una visione considerevole quando c’era da far ripartire l’azione. Chiaro che non può essere giudicata la sua fase difensiva, visto l’avversario, ma il passo, l’attenzione e l’atteggiamento sono stati quelli giusti. In quella zona di campo si farà mercato ma Lorenzo dirà la sua.
BUSIELLO
Se simpaticamente dicessimo che c’è un giocatore che ha rappresentato il “crack” nella partita di ieri, questo è sicuramente Busiello. Ha segnato una tripletta dimostrando grande senso del gol. Ha però anche smistato bene e permesso a Konatè di fare un secondo tempo realizzativo diverso dal primo. Non sappiamo quale sarà l’imminente futuro del campano classe 2008, ma c’è da attenzionarlo.
UNDER THE TOP
IL MOMENTO
Non c’è assolutamente nessuno che può finire, per cosi dire, dietro la lavagna nella prima uscita. Sicuramente la difficoltà sta nel momento perché davvero questo Empoli è oggi un cantiere molto aperto. Una squadra in fase di trasformazione, con pochi punti fermi, una freschezza atletica ancora lontana e tanta incertezza dal punto di vista del mercato. Alla fine, se si va a rileggere il racconto delle prime uscite nelle passate stagioni, si ritrova più o meno quello che visivamente si è visto ieri. C’è da lavorare ancora tanto sotto ogni punto di vista, ed il tempo non manca. Anche la “passività” di mister Pagliuca, uno che è molto vivo durante la partita, testimonia questo momento in cui c’è da gestire tanto, con una costruzione che sarà lenta e graduale. Da dire che non è propriamente entrato negli occhi l’altro nuovo, Saporiti. Non merita un paragrafo a se, anche perché va detto che è stato impiegato in una posizione non proprio abituale.
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