E venne il giorno…
Premessa: pubblico per conto del nostro Axel. I meriti di questo pezzo sono tutti suoi!
Un giorno, un piovoso lunedì di febbraio, dopo l’ennesima partita senza capo ne coda, ai geni della gestione rossonera, li “GLI” (gruppo di lavoro inertizzato), arrivò direttamente dall’alto l’illuminazione. La grazia divina li aveva toccati rivelando il segreto della buona gestione tecnica (per quella finanziaria erano già stati illuminati dal patriarca Elliot…). Evviva, gridarono in coro, adesso abbiamo la soluzione. Prenderemo un direttore sportivo, anzi, prenderemo il miglior direttore sportivo che esista e costui creerà la squadra più forte della storia del calcio, perchè qui, caso non lo aveste capito, cari miscredenti tifosotti da tastiera, o si fa il Milan vincente o si muore. (ops. dove l’ho già sentita?), siamo mica qui a pettinare le bambole. aggiunse poi il Furly con un sussurro sfuggito ai più: “il migliore, si, tra quelli in saldo…”.
Ovviamente tra il dire e il fare c’è di mezzo “e il”. Un conto è volere un direttore sportivo, un altro trovarlo, per di più con tali esclusive caratteristiche. Come fare quindi? Mesi e mesi di riunioni, meeting, nottate intere di freeweeling and brainstorming, digiuni propiziatori, processioni e preghiere su e giù per i campi di Milanello, sacrifici al Dio del calcio, pellegrinaggi a wall street… finalmente arriva, le cronache non dicono a chi, l’ennesima idea vincente.
Metteremo un annuncio, su giornali e media nazionali ed internazionali, sui più famosi portali, su facebook, tik ktok ed instagram, annunci a profusione sulle TV a reti unificate, e se non basta, ricopriremo i muri milanesi di tazebao. Se al mondo esiste un direttore sportivo degno dei nostri colori non potrà sfuggirci… dopo aver ben pesato il rapporto costi benefici, come è corretto fare in ogni società ben amministrata, fu deciso di pubblicare su testate di somma importanza e relativa risonanza come “il resto del carlino edizione di Reggio nell’Emilia”, “trotto sportsman”, “telegratosoglio” ed “il gazzettino della parrocchia della Magliana” il seguente avviso:
A.A.A.:
primaria S.p.a. calcistica nazionale, ricerca per il completamento dell’organico, una nuova e rivoluzionaria posizione professionale di: “direttore sportivo – autista – giardiniere”.
Si richiedono:
bella presenza
Diploma di scuola media superiore preferibilmente in tecniche agrarie
Patente livello B
discreta conoscenza della lingua Italiana
Conoscenza delle moderne tecniche di bilancio
assenza di precedenti penali e/o carichi pendenti
Innata capacità di negoziazione.
gradita, ma non indispensabile, provenienza dal settore specifico
Si offre:
regolare assunzione a tempo determinato di mesi sei, eventualmente rinnovabili per i seguenti sei e trasformabile, previa dimostrata attitudine al ruolo, in assunzione a tempo indeterminato al quarto livello del ccnl-agricoltura con la qualifica di giardiniere specializzato.
stipendio ai massimi livelli della categoria ed importanti prospettive di carriera.
E venne il giorno…
Dopo aver attentamente vagliato ogni singolo curriculum vitae ricevuto in risposta al roboante annuncio Urbi et orbi, la scelta finalmente fu fatta. Tra tutte le centinaia di prospetti fu scelto tale Sig. Igli tare.
E da qui in poi è storia recente…
Adesso la smetto di cazzeggiare e cerco di essere per un momento un po più serio e razionale…
Tolto che un direttore sportivo che si rispetti avrebbe bisogno di tempo per programmare il futuro di una squadra da ricostruire praticamente da zero. A cominciare dalla scelta dell’allenatore con il quale condividere un progetto tecnico degno di questo nome ma i tempi non li ha certo decisi lui e se è arrivato giusto alla fine di questo campionato umiliante e disastrato non posso certo fargliene una colpa.
Non ho seguito la carriera da direttore sportivo del buon Igli. Ho letto pareri contrastanti ma non voglio partire prevenuto. Vedremo cosa sarà capace di fare e lo giudicheremo per quello che farà. Intanto ha scelto in pochi giorni l’allenatore. Allegri… (ci torno dopo).
Certo l’esordio da direttore sportivo non è stato tra i migliori. Neanche il tempo di arrivare che ha venduto (cioè, gli hanno fatto vendere) TJR, forse r il giocatore migliore, o comunque tra i migliori, che avevamo in rosa e non è stato certo un esordio glorioso. Di contro è arrivato Ricci dal Torino (che riterrei una buona presa non fosse che deve sostituire TJR…). Per il resto al momento la solita ridda di voci secondo le quali, in piena tradizione del Milan di questi anni, siamo sempre lì lì per prendere chiunque. Sono tutti ad un passo, stanno per firmare, li attendono per le visite a Milanello poi… Poi capita sempre che qualcuno rompe le uova nel paniere. Un’altra squadra che si presenta con una offerta ed uno stipendio migliore, la cessionaria che alla fine si oppone perché manca sempre quel milione (o più) per convincerli a privarsi del giocatore, la mamma del giocane che non vuole che vada in una città di perversione come la Milano odierna, la fidanzata che vorrebbe l’attico con superattico in via della spiga e non il trilocale doppi servizi alla Comasina offerto dalla società e cosette così, e gli affari, o supposti tali, sfumano. E dopo le prime, seconde, terze e quante scelte ci si deve accontentare dei rimasugli del mercato.
Ma ci sarebbe di più…
Il buon Igli, pur dopo avere rimandato a casa tutti i giocatori in prestito, si è ritrovato, con i prestiti di ritorno, con 27 giocatori (uno più uno meno in rosa) di cui almeno la metà da far fuori in quanto pippe conclamate. In più per una stagione nella quale, di fatto, avremo solo il campionato. A parte le solite voci dei mirabolanti acquisti sui quali saremmo li li per chiudere, CVSD, solo consultando un paio di siti ne ho contati altri 27, temo che il suo problema più grosso sarà quello di vendere (che a svendere al Milan odierno non se ne può nemmeno parlare) più che quello di comprare.
E finisco con Allegri…
L’ultimo degli allenatori che avrei voluto vedere (o rivedere) a Milanello… Non mi piace il suo calcio sparagnino da Trapattoni del terzo millennio, non sopporto la sua arroganza per la quale se le cose vanno bene e merito suo ma se vanno demmerda è sempre colpa di qualcun altro. Che so, gli arbitri, il sistema cattivo e perverso, i giocatori, i preparatori, le congiunzioni astrali e quant’altro. E tralascio la spocchia, e la maleducazione congenita. Però, da quel tifoso che sono, e come tale perversamente credulone, che a qualcosa deve attaccarsi, che deve sempre cercare almeno una speranza, riesco a trovare qualcosa di potenzialmente positivo anche in questa scelta. Allegri, questo devo obiettivamente riconoscerglielo, è un allenatore con un passato, anche vincente, ed uno status. Vero che era a spasso e quindi avrà dovuto accettare dei compromessi (che in passato non avrebbe nemmeno discusso), ma non vorrà proprio sputtanarsi con un fallimento totale. A questo mi attacco, che, quando ha accetto la sfida sia riuscito ad ottenere almeno qualche garanzia sulla rosa che gli metteranno a disposizione.
A questo mi hanno ridotto…
Ma la stagione oramai incombe e… e verrà il giorno… forse…
Axel