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E’ già tempo di domani…

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È passata una settimana esatta da quella serata che ci ha condannato alla retrocessione in Serie B dopo quattro stagioni consecutive nella massima serie. Una retrocessione amara, arrivata all’ultima giornata di campionato, dopo aver vissuto – soprattutto nella prima parte di stagione – momenti quasi incredibilmente positivi. Momenti che, pur non illudendoci rispetto agli obiettivi reali, difficilmente avrebbero fatto immaginare un epilogo così doloroso. Questi giorni sono serviti a metabolizzare la delusione sportiva e a iniziare a razionalizzare ciò che ci aspetta. Da oggi si guarda avanti. Si guarda alla costruzione della nuova squadra, alle speranze e agli obiettivi che porteremo con noi nel prossimo campionato. E tutto, inevitabilmente, passa dalla scelta più importante: quella della guida tecnica.

Come abbiamo già avuto modo di raccontare nei giorni scorsi, l’Empoli si sta guardando intorno, valutando con attenzione il profilo del tecnico cui affidare la panchina per la stagione 2025/26. D’Aversa, a meno di clamorose sorprese, non sarà confermato: l’Empoli ripartirà da un nuovo allenatore. Se per l’allenatore non ci aspettiamo tempistiche particolarmente lunghe – almeno secondo quanto dichiarato dal presidente Fabrizio Corsi – sarà invece un’estate molto lunga per quanto riguarda la costruzione della rosa. L’Empoli, e qui non si scopre nulla di nuovo, sarà praticamente rivoluzionato rispetto a quello visto lo scorso anno.

Ci aspettiamo davvero pochi effettivi confermati nel gruppo che proverà a fare del suo meglio in Serie B. Una rivoluzione che richiederà tempo, pazienza, attenzione. Servirà assemblare con cura una squadra che, almeno sulla carta, sarà inserita tra le favorite per la promozione. Non possiamo non pensare che l’Empoli approcci a questo campionato con l’idea di provare a tornare subito in Serie A. Sia però chiaro, non sarà facile. Non bisogna farsi ingannare dalle ultime esperienze felici in cadetteria: il recente passato insegna che chi scende dalla Serie A non ha mai vita semplice. Non basterà cercare “le figurine”, servirà piuttosto quel mix giusto tra esperienza, gioventù, fame, motivazione. Tutto dovrà amalgamarsi sotto la guida tecnica migliore possibile per avviare un percorso che, ci auguriamo, possa portare fin da subito risultati concreti.

Come sempre, un ruolo fondamentale sarà ricoperto dall’ambiente, in tutte le sue componenti. Empoli sa fare quadrato, e sa che fa parte della sua natura affrontare – e saper affrontare – stagioni di Serie B. È proprio in queste circostanze che riemerge con forza quell’orgoglio e quel senso di appartenenza che ci lega profondamente ai colori della squadra e alla sua storia. Certo, qualcosa potrebbe perdersi dal punto di vista numerico, ma chi ama davvero questi colori c’è sempre stato e sempre ci sarà.

Giugno è, da sempre (almeno per noi), l’unico mese senza calcio. La squadra riprenderà l’attività nella prima settimana di luglio, quando inizierà ufficialmente il nuovo corso. Anche il calciomercato, nelle sue forme ufficiali, entrerà nel vivo proprio da quel momento. Ma questo non sarà affatto un mese “vuoto”. Anzi. Ci sarà tanto da raccontare, da discutere, da analizzare. Si inizieranno a intravedere le prime mosse, le prime idee, forse anche i primi volti del nuovo Empoli. A partire proprio dall’allenatore, il tassello fondamentale per ogni costruzione. Sarà un mese di intenso lavoro nella “stanza dei bottoni”, dove il presidente Corsi, insieme al direttore sportivo Roberto Gemmi – confermato anche per la prossima stagione in virtù del contratto in essere – inizierà a tracciare le linee guida. Si lavorerà con attenzione, precisione, per ridurre al minimo gli errori. Proprio quelli che, memori del recente passato, non si potranno più commettere.

Ed è proprio ora, con l’inizio di questo nuovo mese, che dobbiamo portare la testa, il cuore e l’anima nel futuro. La stagione 2024/25 si chiuderà ufficialmente il 30 giugno, ma lo sguardo è già proiettato avanti. È tempo di tornare a sperare, è tempo di iniziare a costruire. Con pazienza, con intelligenza, ma anche con il fuoco dentro. Perché Empoli è pronta a ripartire. Le lacrime sono già asciugate, è tempo di domani.

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