A Monaco è un incubo, l’Inter ne prende 5! PSG campione
MONACO DI BAVIERA – La notte che doveva riscrivere la storia dell’Inter si è trasformata in un incubo a occhi aperti. A sollevare la Champions League 2024/25 è il Paris Saint-Germain, che conquista il trofeo per la prima volta e lo fa rifilando una clamorosa “manita” ai nerazzurri: 5-0 il risultato finale, senza appello.
Un dominio netto, imbarazzante per certi versi, quello imposto dalla squadra di Luis Enrique su un’Inter mai entrata in partita. Già al 12’, è proprio l’ex Achraf Hakimi – che non esulta per rispetto dei suo anni in nerazzurro – ha spianato la strada ai parigini con l’1-0. Ma il vero protagonista della serata è stato il 19enne Désiré Doué: assist per l’apertura, poi doppietta personale (20’ e 63’) e prestazione da predestinato. Un talento puro, che ha ballato sul prato dell’Allianz Arena mandando al tappeto i sogni nerazzurri.
L’Inter ha provato a reagire solo su calcio piazzato, ma Donnarumma non ha mai stato impensierito. Al 73’ è arrivato anche il poker, firmato da Kvaratskhelia – colpo da maestro pescato a gennaio – che ha messo il punto esclamativo su una serata da incorniciare per il PSG e da dimenticare in fretta per Inzaghi. Nel finale, ciliegina sulla torta per i francesi con il gol del baby Mayulu (classe 2006) che ha chiuso la pratica sul 5-0, il divario più largo di sempre in una finale di Champions League.
Il tracollo nerazzurro
Difficile, per i tifosi interisti, trovare appigli in una serata così. Non è stata solo una sconfitta: è stato un crollo, tecnico, fisico e mentale. Il Paris ha pressato alto, giocato con velocità e qualità, mentre l’Inter sembrava un pugile colpito a freddo che non ha mai trovato l’angolo dove rifugiarsi. Da Barella a Lautaro, da Bastoni a Sommer, tutti hanno steccato nel momento più importante.
E dire che alla vigilia c’era ottimismo. L’Inter arrivava forte di una stagione solida, di un gruppo coeso, e con la memoria ancora viva della finale sfiorata appena due anni fa. Ma stavolta non c’è stata partita: i nerazzurri sono stati travolti da una squadra, il PSG, nettamente più forte e con più voglia di vincerla della squadra di Inzaghi.
E ora l’Inter?
Ci sarà tempo per analizzare, capire, ricostruire. Ma è innegabile che una sconfitta così pesante rischia di lasciare strascichi. Inzaghi, al suo secondo ko in una finale europea, dovrà riflettere sul suo futuro. Il gruppo, dopo anni di crescita, potrebbe essere arrivato al capolinea. Molti sono i giocatori in scadenza (IAcerbi, Devrij, Mikhitaryan). Resta il percorso, certo. Ma resta anche una ferita che brucia. E per i tifosi interisti, che sognavano una notte magica a Monaco, resta l’amarezza di un finale amarissimo.
Il sogno è svanito sotto i colpi di un PSG formato galattico. L’Inter torna a casa con la testa bassa, ma con l’orgoglio ferito di chi sa che per ripartire bisognerà guardarsi dentro, più che intorno.