Roma, dopo i “no” ora Friedkin guarda all’estero: Espirito Santo o Hutter per la panchina
Tra suggestioni da copertina e piste più concrete, la caccia al nuovo allenatore della Roma continua a tenere banco. Dopo settimane di attesa, voci e depistaggi, la matassa sembra lentamente districarsi. Se il sogno Klopp è stato smentito ufficialmente ma continua a infiammare i cuori dei tifosi, nelle ultime ore è emerso con forza il nome di Nuno Espirito Santo, tecnico portoghese attualmente alla guida del Nottingham Forest.
In pole ora c’è il portoghese ex Tottenham
Secondo quanto riportato da fonti spagnole e rilanciato in Italia, la Roma avrebbe già avviato i contatti con l’allenatore classe ’74, proponendogli un contratto biennale. Espirito Santo – gestito dalla Gestifute, la stessa agenzia di Mourinho – conosce bene la pressione dei grandi palcoscenici, avendo allenato in passato Porto, Valencia, Wolverhampton e Tottenham.
Non solo curriculum: dietro al possibile affondo ci sarebbe anche la situazione turbolenta tra Nuno e il presidente del Nottingham, Evangelos Marinakis, culminata in un battibecco plateale in campo. Un dettaglio che potrebbe facilitare la separazione dal club inglese, dove nel frattempo ha messo radici anche Lina Souloukou, ex CEO della Roma oggi dirigente dei Forest. Proprio la sua presenza potrebbe agevolare un dialogo con i Friedkin, con cui i rapporti sarebbero rimasti distesi dopo l’addio dello scorso autunno.
La filosofia di Ranieri e le similitudini
Un altro elemento che gioca a favore di Nuno è la sua compatibilità con la linea tracciata da Claudio Ranieri. Chi lo ha avuto in squadra, come il difensore Wes Morgan, ha sottolineato quanto i due condividano un approccio simile: attenzione al gruppo, gestione della pressione e pragmatismo tattico. Non a caso, i due si sono conosciuti e stimati nei rispettivi periodi in Premier League.
Klopp resta una suggestione
Intanto, il nome di Jürgen Klopp continua a serpeggiare tra i sogni dei romanisti. L’indiscrezione de La Stampa su un presunto “sì” del tedesco ha acceso la fantasia del tifo giallorosso, portando persino a un crollo delle quote scommesse sul suo approdo a Trigoria. Una suggestione che, però, appare ancora lontana dalla realtà: Klopp ha appena assunto un ruolo dirigenziale di prestigio alla Red Bull, con un ingaggio da 15 milioni a stagione, ben oltre gli standard romanisti.
I no incassati dalla Roma
Nella lista di Ranieri erano in cima alla lista i nomi di Cesc Fabregas, che però ha deciso di restare al Como, e Gian Piero Gasperini, i cui contatti dei giorni scorsi però non hanno portato a una fumata bianca: per il tecnico della Dea è probabile un rinnovo con l’Atalanta. Farioli era invece il preferito di Ghisolfi, ma per lui sembra più probabile un’esperienza in Premier o in Germania. Mai contattato invece Allegri.
Hutter l’outsider
Tra le alternative, sui giornali si parla oggi anche di Adi Hutter, tecnico del Monaco, profilo meno mediatico ma molto apprezzato per il suo lavoro in Ligue 1. Fuori dai radar invece Gasperini, vicino al rinnovo con l’Atalanta, mentre Allegri e Farioli sembrano destinati altrove.
In attesa dell’annuncio ufficiale – che dovrebbe arrivare subito dopo la fine del campionato – resta la sensazione che il nuovo tecnico della Roma possa parlare con accento straniero. L’identikit tracciato da Ranieri e dai Friedkin lascia pochi dubbi: esperienza internazionale, solidità tattica, e la capacità di gestire l’ambizione di una piazza che non si accontenta più di sogni sfumati.
Fonti: Il Messaggero / Leggo / Il Tempo / Gasport
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