Tino Anjorin, l’uomo della provvidenza
Durante la stagione si è molto parlato dei numerosi assenze a cui ha dovuto far fronte mister D’Aversa, spesso può essere un alibi semplice a cui appellarsi ma le defezioni di giocatori importanti dello scacchiere azzurro hanno inciso in qualche maniera sul rendimento della seconda parte della stagione. Allo stesso tempo però il perdurare e le molte ricadute hanno fatto storcere la bocca a molti, sicuramente non è stata la dea bendata a voltare le spalle ma c’è stato anche altro.
La lunga indisponibilità, soprattutto nella seconda fase della stagione di Tino Anjorin è stata pesante; non sono parole gettate al vento per giustificare un girone di ritorno in grande affanno, soprattutto per i risultati, perchè l’inglese quando ha superato i suoi problemi fisici ha fatto capire ancora una volta di cosa è capace, di avere una qualità superiore a tutti gli altri tanto da far attirare le prime attenzioni di altre squadre in ottica mercato. Le sue due reti sono state determinanti, negli scontri con Venezia e Parma nei minuti finali tra l’altro sempre nella stessa porta. Contro i lagunari ha evitato una sconfitta pesantissima per classifica e morale in un periodo delicatissimo, mentre domenica il suo bellissimo tiro da fuori ha permesso di tornare a vincere dopo cinque mesi rimanendo in piena corsa per la salvezza.
Partirà anche dalla sua qualità sopraffina, dai suoi piedi educati le speranze dell’Empoli di mantenere la categoria; in questi ultimi 180′ molti faranno attenzione ai risultati dagli altri campi, dove tutto può accadere ma tutto passa intanto da espugnare Monza per continuare a nutrire concrete speranze di rimanere in serie A, completando quella che sarebbe un autentica impresa per una realtà come Empoli.
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