Rabbia Roma, Ranieri ai suoi: “Puliamo la mente”. Il club non parla ma sta col tecnico
Non si spegne il rumore attorno ad Atalanta-Roma. A due giorni dal fischio finale, l’eco delle parole di Claudio Ranieri nel post partita continua a risuonare tra social, radio e moviola. Il rigore prima assegnato e poi revocato alla Roma per il contatto tra Koné e Pasalic ha acceso di nuovo i riflettori su un tema mai sopito: l’uniformità (mancante) dell’applicazione del VAR.
Sul campo, l’arbitro Sozza aveva indicato il dischetto senza esitazioni. Poi la chiamata del VAR, il check al monitor, la retromarcia. Un déjà-vu che ha fatto esplodere la rabbia del tecnico giallorosso, ammonito per proteste e protagonista di uno sfogo lucido ma durissimo nel ventre del Gewiss Stadium. Parole forti, ma mai offensive, tanto che – come riportato da La Gazzetta dello Sport – Ranieri non rischia alcun deferimento.
Nessuna nota ufficiale, ma la Roma è con lui
Se la società ha scelto la via del silenzio ufficiale, è chiaro che a Trigoria la posizione del tecnico è pienamente condivisa. Già in passato, dopo i torti subiti contro il Porto, la Roma aveva difeso pubblicamente il proprio allenatore. Stavolta si preferisce una linea più diplomatica, ma l’allineamento con le parole di Ranieri è totale.
La sensazione, confermata anche dagli addetti ai lavori, è che il VAR abbia sbagliato. Da Calvarese a De Santis, passando per Di Marco, il giudizio è pressoché unanime: il rigore poteva anche non esserci, ma da protocollo non andava revocato. Una scelta che ha lasciato l’amaro in bocca a una squadra che si sta giocando l’accesso all’Europa, se non proprio alla Champions, punto su punto.
“Puliamo la mente”, la Roma riparte per salutare Ranieri
La rabbia è ancora viva, ma non può trasformarsi in rassegnazione. È stato lo stesso Ranieri a dettare la linea nello spogliatoio: “Puliamo la mente”, il mantra scelto per ripartire. Domenica sera all’Olimpico arriverà il Milan, e sarà una partita speciale: non solo per il peso in classifica, ma perché sarà l’ultima volta che Sir Claudio guiderà la Roma in casa.
Per lui, l’ambiente romanista sta preparando un tributo che si preannuncia emozionante. Coreografia inclusa. Un saluto a un uomo che, tra mille difficoltà e torti arbitrali, ha rimesso insieme i pezzi e restituito dignità e identità a una squadra che sembrava smarrita. L’ultima all’Olimpico. Ma non l’ultima battaglia. Perché Ranieri vuole lasciare la Roma là dove merita di stare.
Fonti: Gazzetta dello Sport / Leggo
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