Stadio a Pietralata, Veloccia: “Inaccettabile ostacolare attività lecite e autorizzate”. Zaratti (AVS): “Violenza contro i manifestanti, subito un’interrogazione al governo”
Riprendono oggi a Pietralata gli scavi archeologici propedeutici alla costruzione del nuovo stadio della Roma, dopo lo stop forzato di ieri dovuto alla protesta dei comitati contrari all’opera. La ripartenza è accompagnata da nuove tensioni e da un acceso dibattito politico e cittadino.
L’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia ha espresso la posizione del Campidoglio sugli avvenimenti di questa mattina: “È necessario che i sondaggi archeologici previsti per la realizzazione dello stadio a Pietralata si svolgano, come previsto, nel pieno rispetto della normativa vigente: l’idea che un’attività autorizzata possa essere impedita da iniziative estemporanee è inaccettabile. Allo stesso tempo, è fondamentale evitare ogni forma di tensione e scongiurare l’uso della forza. Per questo motivo, oggi abbiamo deciso di invitare alla pazienza e di rinviare temporaneamente le lavorazioni propedeutiche. Ci auguriamo che, nei prossimi giorni, prevalgano il rispetto delle regole e il senso di responsabilità da parte di tutti: è legittimo esprimere dissenso rispetto a un’opera, ma non è accettabile ostacolare attività lecite e autorizzate. Questo principio deve essere chiaro e condiviso”.
Non si è fatta attendere la reazione del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Filiberto Zaratti, presente oggi al presidio dei comitati: “Apprezziamo la scelta del sindaco Gualtieri e dell’assessore Veloccia di sospendere i lavori per il previsto stadio della Roma nell’area di Pietralata dove oggi si attendevano le ruspe. Tuttavia stamattina nel corso del presidio pacifico delle associazioni e dei comitati che si oppongono all’inutile opera abbiamo assistito a deliberati atti di violenza da parte delle forze dell’ordine contro cittadini e parlamentari. Questo è gravissimo, siamo arrivati a un punto di intolleranza e di minacciosi comportamenti da parte di agenti che non avevano di fronte scalmanati manifestanti ma persone che esercitavano il loro diritto di manifestante. Piantedosi ne deve rispondere, presenterò oggi stesso una interrogazione perché ormai è aperta una questione democratica importantissima, il governo non può lavarsene le mani”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Comitato Pro Stadio Roma, che ha pubblicato un comunicato ufficiale per denunciare quanto accaduto: “I prepotenti non possono fermare una città, Stadio subito! Il Comitato Pro Stadio Roma esprime profonda preoccupazione per gli ostacoli che si stanno presentando a Pietralata. Un piccolo gruppo di persone, sotto le bandiere di Potere al Popolo, sta cercando di bloccare gli scavi archeologici propedeutici alla costruzione dello Stadio della A.S. Roma, lavori regolarmente autorizzati e programmati. Chiediamo alle autorità competenti e al Comune di Roma di intervenire affinché i lavori autorizzati possano procedere senza ulteriori ostacoli. Ogni ritardo inflitto a questo progetto danneggia chi desidera lo Stadio e ne riconosce i benefici. La stragrande maggioranza dei cittadini chiede rispetto per un’opera fondamentale per Roma”.
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