L’Inter ‘due’ vince a Torino e Napoli a -1
Per tenere viva la fiammella della speranza in ottica scudetto i nerazzurri devono centrare la vittoria a Torino, uno stadio storicamente difficile contro un avversario privo di pensieri e che ha poco da perdere. Dopo la leggendaria (e dispendiosa) vittoria contro il Barcellona i nerazzurri sono – per forza di cose – costretti a cambiare numerosi interpreti nell’undici titolare.
Inzaghi ne cambia nove
Martinez sostituisce il miracoloso Sommer, autore di alcune parate spettacolari, su tutte quella effettuata nel tiro di Lamine Yamal, in difesa De Vrij rileva l’autore della rete valsa il momentaneo pareggio – Acerbi -, completano il reparto Bastoni e Bisseck. A centrocampo doppio cambio sugli esterni con Darmian e Carlos Augusto titolari, al centro Asllani, Zielinski e Zalewski – che poi guadagnerà anche dei metri andando sotto punta -, con Correa – fuori dalla lista UEFA – a supporto di Taremi.
Nel primo tempo è l’Inter a fare la partita, anche se la gara è molto piacevole dato che il Torino riesce comunque a ripartire e creare pericoli. I nerazzurri partono forte, il desiderio è quello di portare a casa la vittoria per mettere per quanto possibile pressione al Napoli, impegnato nella serata odierna contro il Genoa. Al 14’ Zalewski prende palla e conclude a giro, la parabola del polacco si insacca splendidamente alle spalle di Milinkovic-Savic. Fino alla mezz’ora è l’Inter a gestire la gara, infatti al 26’ esimo arriva una seconda grande occasione, con Matteo Darmian che sfiora la rete del raddoppio. Al 37’ è la volta del Torino, da calcio d’angolo arriva il cross per Maripan, che stacca di testa a lato.
Al 47’ ancora Toro in avanti con Adams che colpisce ancora di testa, un ottimo Martinez gli nega la gioia del gol. Dopo quasi mezz’ora di stop per il diluvio che si è abbattuto su Torino, ad inizio secondo tempo l’Inter torna in campo ancora più affamata, è subito Mehdi Taremi ad impensierire la difesa granata, con una grande conclusione disinnescata, successivamente Milinkovic commette fallo dal rigore, sul dischetto si presenta Asllani che trova la seconda rete consecutiva dagli undici metri portando i nerazzurri sul 2-0. L’Inter spinta anche dalla recente straripante vittoria contro il Barca sembra aver grande voglia di chiudere la partita, potrebbe aspettare gli avversari ma continua ad attaccare, al 56’ Dimarco va vicino al tre a zero. Al 70’ è la volta di Correa, fermato ancora da Milinkovic. Nel finale il Torino trova la rete a tempo scaduto, annullata per un fallo.
Cooperativa del gol
Al minuto 14’ di Torino-Inter, la squadra nerazzurra ha messo a segno la settantaquattresima rete del suo campionato. Unendo i gol di questa competizione a quelli della Champions, della Coppa Italia e della Supercoppa ecco che l’Inter inserisce un altro record statistico nella sua annata. Se escludiamo infatti Buchanan – andato via a gennaio -, ed i vari debutti dei ragazzi provenienti della primavera, con la realizzazione di Nicola Zalewski – arrivato nel mercato invernale dalla Roma-, la formazione allenata da Simone Inzaghi, ha portato a segno tutti i giocatori di movimento.
Un obiettivo reso possibile anche dalla rete siglata per mano di Francesco Acerbi al minuto novantatré di Inter-Barcellona, quando il centrale con una conclusione da centravanti vero ha dato il via alla storica contro-rimonta. Un gol che conferma un concetto, un’idea di gioco da sempre professata dal tecnico piacentino, ovvero quella di coinvolgere tutti i giocatori del gruppo squadra nel proprio progetto di gioco. Dagli schemi sui piazzati, alle incursioni dei quinti, alle reti dei centrocampisti, per arrivare alle punte, ognuno degli elementi in campo deve essere il primo sia ad offendere che a difendere, un modo di giocare che da anni porta l’Inter ad essere sempre tra i migliori attacchi del campionato.
Non a caso anche nella stagione 2024/25, sono 75 le reti realizzate in campionato, quattro in più dell’Atalanta – la quale per onor del vero ha ancora da giocare il suo turno -.
Protagonisti che non ti aspetti
L’imperativo categorico nerazzurro, era quello di dover vincere, e così è stato. A siglare le reti nerazzurre, sono stati protagonisti che non ti aspetti. A sbloccare la gara, l’ottima conclusione realizzata dal polacco Nicola Zalewski, autore di un destro a giro formidabile, in grado di battere Vanja Milinkovic-Savic. Nicola, ha dichiarato recentemente di voler restare in nerazzurro: “Non ho mai negato di voler restare all’Inter, mi sono inserito bene, grazie allo staff e ai miei compagni, si vede da fuori e da dentro ancora di più”, desiderio quello del ventitreenne scuola Roma che potrebbe essere presto esaudito, il ragazzo infatti arrivato a gennaio, ha sicuramente bisogno di entrare all’interno delle dinamiche di gioco organizzate da Inzaghi ma quando è stato chiamato in causa – oggi per giunta anche in una posizione diversa, in cui è piaciuto molto – ha sempre offerto prestazioni positive, garantendo una grande gamba, qualità di piede e facilità nel saltare l’uomo, qualità quest’ultima molto ricercata, insomma un ottimo jolly, che dal punto di vista anagrafico risponde completamente ai profili suggeriti da Okatree.
L’altro volto della vittoria è quello di Kristjan Asllani, anche lui ventitreenne, futuribile ed in crescita nella seconda parte di stagione. È indubbio che il ruolo di vice-Chala, peserebbe a chiunque, data la caratura internazionale del calciatore – ad oggi probabilmente il migliore nel suo ruolo-, a discolpa dell’albanese va detto anche che Kristjan è stato spesso chiamato in causa in momenti veramente pesanti della stagione. Se però nella prima fase dell’anno, sono arrivate alcune prestazioni non all’altezza, in questo ultimo periodo – quando c’è stato da dare quel qualcosa in più -, il ragazzo non ha mai fatto mancare il suo apporto, mettendo in campo sempre tutto quello che aveva, un atteggiamento che piace sempre ai tifosi. A coronamento di ciò sono arrivati nelle ultime due gare, reti decisive dal dischetto che tengono i nerazzurri in corsa per lo scudetto.
Infine una menzione anche per Mehdi Taremi, altra prestazione positiva in cui è mancato solo il gol. La doppia sfida di champions ha dato consapevolezza al centravanti iraniano che oltre a procurarsi il rigore, ha offerto un’altra bella prestazione sia in fase offensiva che dal punto di vista del sacrificio, sfiorando anche una bella rete.
Pareggio del Napoli
A riaccendere la speranza per lo scudetto arriva nella serata il pareggio casalingo del Napoli. La squadra di Conte gioca una partita molto povera dal punto di vista delle occasioni e lascia due punti per strada contro un Genoa che si presenta in campo zeppo di riserve, oltre al cambio del portiere schiera tanti ragazzi under 20. Al Maradona va in scena una partita noiosa che i ragazzi di Vieira riescono ad acciuffare solo nel finale, certo con un Napoli così brutto da vedere – non che durante la stagione abbia mai brillato per qualità del gioco -, viene da pensare quale potesse essere il risultato finale se l’allenatore francese avesse schierato dal primo minuto qualche titolare in più. Certo è che stasera più che mai si certifica, che nonostante le fatiche europee, l’Inter è ancora lì, ed il Napoli che prepara una partita a settimana da inizio anno dovrà sudare lo scudetto fino all’ultimo minuto.
Post gara
Al termine della gara è intervenuto il mister partendo dall’analisi della posizione di Zalewski:
“Sta facendo molto bene, si è calato benissimo nella nostra squadra, è un giocatore di qualità, nasce in quel ruolo poi sa fare molto bene il quinto. Ci mancava gente come Chalanoglu e Barella, che ci hanno dato grandissima disponibilità, potevano fare una parte e l’hanno fatta benissimo, c’era l’opportunità di vedere Nicola con Correa sotto Taremi. Lo ha fatto molto bene, fin quando non è arrivato il diluvio abbiamo giocato bene, con una partita intensa e lucida”.
Successivamente è intervenuto sulla gestione degli infortunati fino al 31:
“Adesso avremo qualche giorno libero, i ragazzi hanno bisogno di riposo. Frattesi, Mkhitaryan, Lautaro e Pavard non penso di recuperarli nemmeno per la Lazio. Vedremo per Como, noi dobbiamo cercare di allenarci in serenità come sempre, ansia e aspettative non portano da nessuna parte”.
Inoltre delle belle parole sono state spese dal tecnico piacentino per Martinez:
“Pepo è un portiere che abbiamo voluto a tutti i costi con la società. Lo avevamo visto fare molto bene al Genoa, ha personalità ed è un ragazzo molto positivo. Si allena molto bene e quando è stato chiamato in causa ha rimpiazzato molto bene Sommer”.