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Inter, la finale di Champions League vale il record di ricavi Uefa: 131,9 milioni di euro

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Il passaggio alle finale della Champions League vale per l’Inter un assegno da 18,5 milioni di euro e consente al club nerazzurro di sfondare il record storico di ricavi Uefa. Comunque vada a finire il 31 maggio a Monaco di Baviera, per le casse interiste questa campagna europea è stato un successo senza precedenti. Solo alla voce premi Uefa, l’assegno che Nyon girerà nei prossimi mesi alla sede di Viale della Liberazione a Milano sarà di 131,97 milioni di euro cui potrebbero aggiungersene altri 6,5 in caso di conquista del trofeo. Senza contare quanto incassato riempendo San Siro per nelle sette serate casalinghe che hanno contrassegnato il viaggio fino alla finale in terra tedesca.

Il ritorno contro il Barcellona ha fatto cadere anche il record italiano di tutti i tempi alla voce incasso per un singolo match: 14.675.293 euro. Più del derby di semifinale del 2023 (12,5 milioni) e più della sfida nei quarti con il Bayern Monaco che era stato di 10.061.474 euro. Mancano dati ufficiali, ma è possibile stimare che la somma complessiva prodotta dalla partecipazione alla Champions League 2024/2025 non sia stata troppo lontana dai 200 milioni di euro. Un successo per il fondo Oaktree che si avvia a chiudere il primo bilancio della sua era con un attivo mai registrato in epoca recente.

Un dato clamoroso se si pensa che la società nerazzurra viene da un passivo complessivo da mezzo miliardo accumulato tra il 2020 e il 2024 (-37,7 al 30 giugno scorso), il salto in avanti è evidente e conferma come nel business del calcio i risultati di campo siano fondamentali per limitare le perdite. Anche per questa consapevolezza, il fondo californiano che ha rilevato la proprietà da Zhang insolvente un anno fa ha deciso di non depotenziare il progetto sportivo, dando a Beppe Marotta il via libera per i rinnovi di contratto dei giocatori più importanti.

Il record di ricavi Uefa è anche il prodotto della riforma del format della Champions League che ha aumentato il divario tra chi vi prende parte, facendo strada, e chi rimane fuori: una forchetta ormai incolmabile, se è vero che nel 2010 della finale vinta a Madrid l’Inter di Massimo Moratti incassò alla voce premi Uefa “solo” 49 milioni di euro. Meno della metà di quelli garantiti oggi semplicemente arrivando ai quarti di finale.

Inter, ecco i premi Uefa 2024/2025 voce per voce

Come si arriva alla cifra record (o quasi) intorno a quota cento milioni? Il conto è semplice. L’Inter ha avuto accesso a un bonus partecipazione per questa Champions League pari a 18,62 milioni di euro, cui aggiungere il denaro garantito per il piazzamento nel ranking Uefa decennale (9,67) e il market pool televisivo diviso tra zona Europa (24,02) e non europea (7,36).

La squadra di Inzaghi ha chiuso la prima fase con 16 punti frutto di 6 vittorie, un pareggio e una sconfitta: totale 13,3 milioni di euro in premi legati ai risultati del girone. Essendosi piazzata nelle prime otto che hanno avuto accesso direttamente alla seconda fase, è scattato il bonus piazzamento (2) da sommare a quello per la qualificazione agli ottavi di finale (11). Eliminare il Feyenoord che aveva messo fuori il Milan nel playoff ha garantito un premio passaggio ai quarti di finale da 12,5 milioni di euro. Fare fuori il Bayern Monaco nei quarti ha garantito un altro assegno da 15 milioni che sono diventati 18,5 eliminando il Barcellona di Lamine Yamal. La vittoria nella finale di Monaco di Baviera porta in dote un extra bonus da 6,5 più il pass per la partecipazione alla Supercoppa Europea che nel 2024 è valsa all’Atalanta, sconfitta dal Real Madrid, un premio di 4 milioni di euro.

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