Pagelle Inter Milan 0-3, #ROADTOSTOCAZZETE
Ben ritrovati.
Confesso che nel mio voluto esilio stavo piuttosto comodo, ma l’occasione di questa sera era troppo ghiotta per non fare di nuovo una capatina da queste parti.
Doverosa premessa: nessuno si azzardi a dire o nemmeno lontanamente a pensare che una vittoria a Roma tra tre settimane potrebbe salvare questa disgraziatissima stagione.
Il bilancio dell’esercizio sportivo 2024/2025 (almeno uso la terminologia più consona agli strozzini che ci tengono in ostaggio) registrerebbe comunque 14 sconfitte da agosto alla data odierna, ed anche mettere in bacheca due trofei conquistabili con la bellezza di 7 partite totali non potrebbe farne cambiare il giudizio complessivo.
Però però però…stasera era una di quelle serate in cui ancor prima che la vittoria del Milan la cosa più importante era la sconfitta di quegli altri…ed è successo!
Per di più in modo fragoroso, con una vittoria rotonda e meritata, con una prova di orgoglio e di intelligenza tattica che ha annichilito un’avversaria che è sembrata decisamente alla frutta (pere nello specifico, tre) e che dà l’impressione di essere sul punto di implodere dal punto di vista nervoso, dopo aver blaterato per oltre due mesi di triplete ed amenità similari: diciamolo piano, ma la ROADTOSTOCAZZETE sembra pronta ad essere percorsa con grande velocità da una tifoseria bauscia e chiacchierona da sempre, e sarà bello assistere allo spettacolo con i popcorn in mano.
Intanto comunque un giretto a Roma il 14 maggio io quasi quasi me lo faccio, in fin dei conti la città eterna merita sempre una visita.
Maignan: 7 Grande parata di istinto sulla testata di De Vrij, grande autorevolezza nelle uscite alte, serata su standard consoni al suo lignaggio
Tomori: 7 La difesa a tre gli giova, sgravato da compiti di guida del reparto e di prima impostazione ceduti volentieri a Gabbia, può dedicarsi a sciorinare il meglio del suo repertorio, l’aggressività e l’anticipo veloce sull’attaccante avversario
Gabbia: 7 Interpreta il ruolo quasi da libero alla vecchia maniera, un paio di metri dietro ai compagni ma pronto a salire e a dirigere il reparto, con piedi educati nella prima impostazione che rivelano il suo lontano passato da mediano nelle giovanili (Thiaw: 6+ Si cala velocemente senza problemi nel clima della partita)
Pavlovic: 6+ Tenace, aggressivo, generoso…ma i piedi sono qualcosa di inconcepibile in un calcio moderno che vorrebbe in tutti i giocatori la capacità di cavarsela in entrambe le fasi
Jimenez: 7,5 Un autentico moto perpetuo su tutta la fascia destra, capace di cancellare dal campo Di Marco e contenere senza problemi Zalewski, togliendosi anche la soddisfazione di pennellare un cross al bacio perfettamente finalizzato da Jovic
Fofana: 7 Grande partita del Maurizione Costanzo nero, catalizzatore di una marea di palloni sulla mediana e capace persino di concedersi qualche licenza poetica in fase offensiva
Reijnders: 7,5 Dopo un inizio così così sale enormemente alla distanza, tagliando a fette una mediana nerazzurra incapace di contenerne la dinamicità, fino al meritato terzo gol che dà inizio ai festeggiamenti
Theo Hernandez: 7+ La cosa che mi è piaciuta di più è stata la noncuranza rivolta al guardalinee ogni volta che lo invitava ad accelerare i tempi nella battuta dei corner, per il resto partita intelligente con buone coperture difensive e sortite in avanti ben dosate, come nell’azione del terzo gol (Bartesaghi: SV)
Pulisic: 6,5 I mesi iniziali trascorsi a tirare ininterrottamente la carretta ora si stanno facendo sentire sulle gambe, ma ciononostante continua a non far mancare il suo apporto sacrificandosi in un lavoro oscuro di densità a sporcare la prima impostazione nerazzurra (Loftus-Cheek: SV se da qui a fine stagione non ci scappano anche le tonsille potrebbe ancora tornare utile)
Leao: 6,5 Il voto è la media tra un primo tempo orripilante in cui fatica a rendersi minimamente utile in entrambe le fasi ed una ripresa più tonica in cui fa valere le sue doti di velocista in spazi più ampi, apprezzabile l’assist per il terzo gol di Tigianni (Joao Infelix: SV)
Jovic: 9 Sostengo da sempre che Millo sia l’attaccante più tecnico che abbiamo in rosa, e questa sera sciorina veramente il meglio del suo repertorio: due gol da centravanti vero (grande stacco di testa il primo, pura rapina nell’area piccola il secondo) e un lavoro infinito a cucire i reparti in ogni zona del rettangolo di gioco, senza sbagliare un singolo passaggio o una singola scelta negli 80 minuti in cui rimane in campo, qualche replica gioverebbe a noi e alla sua carriera (Abraham: SV)
Allenatore Conceicao: 7,5 Le sue chances di permanenza probabilmente le ha già buttate nel cesso, e non potrebbe essere diversamente visto il colpevole ritardo con cui sembra aver trovato la (s)quadra, ma se davvero la sera del 14 maggio si facesse un’altra fumatina danzante nel ventre dell’Olimpico potrebbe andarsene lasciando un buon ricordo (soprattutto perché nelle 4 partite giocate contro di lui Scemone ci ha capito veramente poco, per sua stessa ammissione)
Max