Stadio della Roma, altri ritardi: stop agli scavi a Pietralata, c’è il nodo del bosco urbano
AS ROMA NOTIZIE – Nonostante l’arrivo di aprile, gli scavi archeologici per il nuovo stadio della Roma a Pietralata restano fermi. Dopo un primo via libera ottenuto nei giorni scorsi, nuove lungaggini burocratiche hanno ulteriormente posticipato l’avvio delle operazioni. Al centro della questione, un’indagine ambientale sulla possibile presenza di un’area boscata di circa due ettari, che impedisce al club di procedere con le trivellazioni fino alla conclusione delle verifiche.
Scavi bloccati: la nuova richiesta del Campidoglio
La vicenda si complica il 7 marzo, quando la Roma presenta una richiesta formale di autorizzazione per l’abbattimento di alberi e arbusti, necessario per lo svolgimento delle indagini archeologiche. La risposta del Campidoglio, tuttavia, è un compromesso: via libera agli scavi, ma solo nelle aree prive di elementi arborei. Di fatto, un’autorizzazione che impedisce di procedere nella maggior parte del terreno interessato.
A rendere la situazione ancora più intricata è un documento del 19 marzo, in cui il Comune afferma che gli scavi potranno iniziare solo dopo la conclusione della ricognizione per stabilire se l’area sia effettivamente un bosco urbano. Un’informazione che contraddice quanto sostenuto per un anno dalle stesse istituzioni, che avevano sempre escluso la presenza di un’area boscata a Pietralata.
L’iter per l’avvio dei lavori: Roma e Comune rassicurano
Nonostante questi ostacoli, nella serata di ieri AS Roma e Roma Capitale hanno diffuso una nota congiunta per chiarire la situazione: “Con riferimento al previsto riavvio delle indagini archeologiche propedeutiche alla realizzazione dello Stadio, Roma Capitale e A.S. Roma rendono noto che è in corso una definizione congiunta della pianificazione delle operazioni da attuare a partire dai prossimi giorni, dunque senza alcun tipo di ritardo rispetto a quanto annunciato, con l’ausilio costante di un team di archeologi e tecnici agronomi nel rigoroso rispetto della normativa vigente.”
Tuttavia, la realtà dei fatti racconta una situazione ben diversa. Dopo i continui rinvii degli ultimi mesi – inizialmente a febbraio, poi al 10 marzo e ancora oltre – ad oggi non esiste una data certa per la ripresa delle operazioni.
Si può costruire in un’area boscata?
La normativa vigente prevede comunque la possibilità di costruire anche in presenza di un bosco, purché l’intervento sia stato preventivamente autorizzato come opera di rilevante interesse pubblico. Inoltre, qualsiasi trasformazione dell’area boscata deve essere compensata economicamente dalla Roma, un aspetto già incluso nel progetto preliminare approvato dal Comune.
Il nodo resta quindi burocratico e politico. Se da un lato il pubblico interesse è stato già riconosciuto, dall’altro la vicenda del presunto bosco urbano continua a rallentare un processo che, sulla carta, avrebbe dovuto riprendere già da settimane. La Roma attende una risposta definitiva, mentre i tifosi restano in attesa di vedere finalmente il primo passo concreto verso il nuovo stadio.
Fonti: Il Messaggero / Il Tempo
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