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Inter, vittoria con brivido: aprile comincia col sorriso, ma che paura nel finale!

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MILANO – Se il buongiorno si vede dal mattino, allora Simone Inzaghi può tirare un sospiro di sollievo. L’Inter apre il suo mese più intenso – sei gare in 18 giorni tra campionato, semifinale di Coppa Italia contro il Milan e quarti di Champions con il Bayern – con una vittoria sofferta, che lascia però segnali contrastanti. A San Siro finisce 2-1 contro un’Udinese coriacea, in una sfida che i nerazzurri dominano a lungo, ma che si trasforma in un thriller nel finale.

Il successo porta le firme di Arnautovic e Frattesi, ma il ritorno della “Pazza Inter” si fa sentire quando il gol del difensore Solet riapre i giochi. Dopo un’ora abbondante di controllo totale, i cambi di Inzaghi sembrano inceppare la macchina perfetta, rischiando di compromettere tutto nel finale.


Arnautovic show, Frattesi decisivo: le riserve rispondono presente

Giocava come nel cortile di casa, Marko Arnautovic. Tacchi, intuizioni, personalità: l’austriaco sblocca il match dopo appena 12 minuti, confermando il suo ottimo momento. Già protagonista nelle ultime sfide contro Lazio, Monza e Fiorentina, il numero 8 sembra finalmente aver colmato il vuoto dietro la coppia Thuram-Lautaro.

Bene anche Frattesi, preferito a Barella (fresco di 180 minuti in Nazionale). L’ex Sassuolo prima colpisce un palo, poi trova la rete del 2-0 con un inserimento da manuale su assist perfetto di Dimarco, al rientro e già determinante. Per Frattesi è il quinto centro in carriera contro l’Udinese, squadra a cui sembra particolarmente ispirato.

Il primo tempo è un monologo nerazzurro, interrotto solo da un colpo di testa di Lucca che finisce tra le braccia di Sommer. San Siro inizia silenzioso – protesta del secondo anello – ma la squadra in campo non si lascia distrarre.

Solet mette paura, Sommer salva l’Inter

Nella ripresa l’Udinese prova a cambiare marcia con l’ingresso di Iker Bravo, ma l’Inter continua a gestire il pallone senza affanni. Dimarco sfiora il tris, poi Inzaghi inizia la rotazione in vista del tour de force: fuori Arnautovic, Frattesi, Calhanoglu e lo stesso Dimarco, dentro Correa, Barella, Asllani e Bisseck.

Ma proprio da lì iniziano i problemi. Un rinvio di Sommer diventa un regalo per Solet, che controlla a centrocampo e parte indisturbato fino al limite dell’area, dove fulmina il portiere nerazzurro con un siluro sotto l’incrocio. È il 72’: da lì in poi, il match cambia volto.

Passano tre minuti e l’Udinese sfiora l’incredibile pari: Lucca, dimenticato da Bisseck – entrato malissimo – stacca di testa in area, ma Sommer compie un intervento prodigioso. Il portiere svizzero si ripeterà anche al 92’, quando dice ancora di no a Solet da pochi passi.

Inzaghi espulso, San Siro trattiene il fiato: ma alla fine è festa

Nel recupero succede di tutto: tensione altissima, l’Udinese ci crede, l’Inter stringe i denti. Inzaghi protesta per un fallo non fischiato e viene allontanato dalla panchina. Ma al minuto 97, il triplice fischio di Chiffi libera l’urlo di San Siro.

L’Inter porta a casa tre punti fondamentali, mantiene il distacco dal Napoli – impegnato in serata – e può concentrarsi sul mese più importante della stagione. Non senza qualche lezione da portare con sé: gestire non significa abbassare la guardia. Ma intanto, è un altro passo verso i grandi obiettivi.

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