Cafè chantant di Napoli: cosa sono e i più famosi

Cafè chantant di Napoli: cosa sono e i più famosi, nel post a cura di Napoli Fans

Napoli è una città da sempre nota per la sua cultura musicale e artistica straordinariamente vivace. Tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, la città partenopea diventò celebre per i suoi cafè chantant, locali raffinati e allo stesso tempo popolari, dove musica, spettacolo e mondanità si incontravano in modo unico.

In questo post scopriremo cosa sono i cafè chantant, qual è la loro storia, quali sono stati i più famosi di Napoli e perché continuano ad affascinare ancora oggi. Benvenuti su Napoli Fans!

Cafè chantant: cosa sono e la loro origine

I cafè chantant erano locali di intrattenimento che conobbero il loro periodo d’oro tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in concomitanza con la Belle Époque. Il termine francese significa letteralmente “caffè cantante”, un luogo in cui la gente si riuniva per assistere a spettacoli musicali dal vivo, accompagnati da cibo, bevande e momenti di socialità.

Nati a Parigi, questi locali si diffusero rapidamente anche in Italia, trovando a Napoli un terreno particolarmente fertile. Qui, grazie alla grande tradizione musicale della città, si affermarono velocemente, diventando simbolo di eleganza, divertimento e modernità.

Il successo dei cafè chantant napoletani era legato alla capacità di coniugare un’atmosfera vivace con spettacoli artistici di grande qualità.

Napoli e la diffusione dei cafè chantant

A Napoli, i cafè chantant non erano solo luoghi di intrattenimento, ma veri e propri centri di cultura e innovazione. La loro diffusione avvenne soprattutto nella Belle Époque, periodo in cui la città visse una straordinaria fioritura culturale e artistica. Nei cafè chantant napoletani si esibivano artisti, cantanti, ballerine, comici e poeti che spesso raggiungevano una grande popolarità nazionale e internazionale. Qui si esibivano, ad esempio, le sciantose con la loro celebre “mossa”, un particolare movimento dell’anca, oppure ballerine con il famoso can-can, tipico balletto parigino.

Questi locali erano frequentati da persone di tutte le classi sociali: aristocratici e borghesi, intellettuali e gente comune. Proprio per questo, il cafè chantant fu un punto di incontro unico tra mondanità, cultura e svago, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo della canzone classica napoletana e di nuovi generi musicali.

I cafè chantant più famosi di Napoli

Vediamo ora quali furono i cafè chantant più celebri e amati di Napoli, locali che segnarono profondamente la storia artistica della città.

Salone Margherita

Situato nella centralissima Galleria Umberto I, il Salone Margherita era certamente il cafè chantant più celebre di Napoli. Inaugurato nel 1890, divenne rapidamente il punto di riferimento della vita mondana cittadina. Qui si esibivano grandi artisti come Raffaele Viviani, Ettore Petrolini e la leggendaria cantante Elvira Donnarumma.

Il Salone Margherita ospitò spettacoli teatrali, balletti, numeri di varietà e fu uno dei primi locali italiani a presentare spettacoli di cabaret e café-concert in stile parigino.

Eldorado Lucia

L’Eldorado era un altro dei cafè chantant più prestigiosi della città, situato in Piazza Municipio. In questo locale si esibirono celebri artisti del calibro di Lina Cavalieri, considerata una delle più affascinanti e talentuose interpreti del tempo.

L’Eldorado rappresentava il massimo della raffinatezza e dell’eleganza napoletana, attirando spettatori illustri provenienti da tutta Italia.

Caffè Gambrinus

Il Gambrinus non era propriamente un cafè chantant, ma la sua atmosfera raffinata e i concerti dal vivo che proponeva lo resero un luogo di riferimento simile per il pubblico napoletano più sofisticato. Frequentato da intellettuali e aristocratici, qui venivano organizzati eventi musicali e letterari di grande prestigio.

Ancora oggi il Gambrinus è uno dei simboli della cultura napoletana, testimonianza della sua importanza storica e culturale.

La Birreria dello Strasburgo

Situata nei pressi del Teatro San Carlo, la Birreria dello Strasburgo fu un altro cafè chantant amatissimo dai napoletani. Era famosa per la sua atmosfera vivace e informale, con spettacoli comici e musicali che attiravano un pubblico numeroso e variegato.

Tra gli artisti più famosi che si esibirono qui ricordiamo Armando Gill, grande cantautore e artista di varietà napoletano.

Artisti celebri del cafè chantant napoletano

I cafè chantant napoletani furono fondamentali per lanciare o consacrare artisti diventati celebri a livello nazionale e internazionale:

• Raffaele Viviani. Attore, autore e cantante, fu uno dei maggiori protagonisti del cafè chantant napoletano e italiano.
• Elvira Donnarumma. Straordinaria interprete della canzone napoletana, simbolo femminile del cafè chantant.
• Lina Cavalieri. Soprano, attrice e ballerina, divenne famosa grazie ai suoi spettacoli al Salone Margherita e all’Eldorado.
• Armando Gill. Cantautore e primo vero cantautore italiano, noto per la sua ironia e la capacità di coinvolgere il pubblico.

Eredità e attualità dei cafè chantant a Napoli

Anche se l’epoca d’oro del cafè chantant è ormai tramontata, l’eredità culturale e artistica di questi locali è ancora viva a Napoli. Spesso vengono riproposti spettacoli ispirati a quel periodo in locali storici o teatri cittadini, permettendo così di rivivere l’atmosfera unica della Belle Époque napoletana.

Il Salone Margherita, ad esempio, ancora oggi ospita eventi culturali, musicali e teatrali che richiamano il suo glorioso passato, mentre il Caffè Gambrinus continua a offrire un’atmosfera elegante e raffinata, conservando il fascino intramontabile dei tempi d’oro napoletani.

Conclusioni

I cafè chantant napoletani rappresentano un capitolo affascinante della storia artistica e culturale della città.

Luoghi di incontro, spettacolo e innovazione, hanno contribuito alla nascita di miti e leggende della musica e del teatro.

Oggi, la loro memoria rivive attraverso spettacoli, concerti e iniziative culturali che continuano a celebrare quell’epoca straordinaria, mantenendo viva la tradizione artistica e musicale che rende Napoli una città unica al mondo.

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