Spot del gioco d’azzardo nel calcio, il ministro Abodi: “La ludopatia? Provoca disastri”. Ma rivendica il “diritto alla scommessa”
“Non mi sottraggo al tema delle scommesse”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, intervenendo alla conferenza stampa sulla “riforma del Calcio” in Senato. Il Ministro parla dopo il voto favorevole della Commissione Cultura e Sport del Senato alla proposta di Fratelli d’Italia che riapre le porte alla pubblicità del gioco d’azzardo nel mondo del calcio e dopo le proteste nell’Aula di Palazzo Madama da parte dei senatori M5S. “Tutti noi vogliamo contrastare la ludopatia come fenomeno sociale degenerativo, che crea disastri nelle persone e nelle famiglie, ma abbiamo – sottolinea – un’idea diversa di come perseguire quest’obiettivo e secondo me ripristinare la pubblicità (del gioco d’azzardo nel calcio, superando il divieto imposto nel 2018 dal ‘decreto dignità’, ndr) determina un discrimine tra il legale e l’illegale, consente anche di comunicare proprio sul versante del contrasto la ludopatia, al gioco responsabile, alla tracciabilità del gioco e l’impegno a reinvestire parte delle risorse sul contrasto vanno in questa direzione. Così come come son convinto che il diritto alla scommessa o il diritto per scommettere sia il riconoscimento semplicemente degli organizzatori sui quali si scommette che sentono il peso dell’organizzazione, ma non partecipano al beneficio di ciò che avviene sul loro impegno. Tanto più importante – prosegue il ministro Abodi – è che una parte di questo diritto alla scommessa o per la scommessa intendiamo proporre di destinarlo anche per investimenti sociali, sulle infrastrutture sportive sociali e quindi – conclude – la valenza è molto ampia”.
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